SEI

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L'aria in casetta è tesa, tutti sono di malumore e nessuno ha voglia di parlare della puntata appena conclusasi. Abbiamo salutato Ludovica, ho pianto, un po' come tutti. Al di là del suo innegabile talento, era una ragazza d'oro. Dolce, gentile, genuina, mi ha aiutato dal primo momento nella scuola, mi ha accolta con amore e per questo le sarò sempre grata. Mi mancherà, ma so che nel suo futuro c'è una carriera da ballerina.

Adesso sono sul divano a vedere un film con Samu, che è molto giù per l'uscita della sua compagna di squadra con cui aveva legato molto, e altri. Come se non bastasse l'uscita di Ludo, Maddalena e Mattia hanno anche chiuso la loro relazione, così l'aria è sempre più pesante e nessuno sorride. Mi ritrovo in mezzo ai due ballerini di Emanuel Lo, cupi e mogi. Maddy posa la testa sulla mia spalla, socchiudendo gli occhi per la stanchezza, e mi viene da sorridere, mentre la accarezzo i capelli con dolcezza.

«Tesoro, vieni andiamo a letto». Samuel, con cui la bionda condivide la stanza, le accarezza una spalla, la scuote. Questa mugugna, lamentandosi, ma poi apre gli occhi e si alza. La saluto, per poi vederli sparire di là.

Il posto al mio fianco non rimane a lungo libero perché viene ben presto occupato da Wax, che si getta a peso morto accanto a me, scatenandomi una leggera risatina. Incrocia le gambe, posandoci al centro una ciotola.

«Vuoi?» Indica i popcorn tra le sue cosce, masticandone un paio.

«Grazie.» Gli sorrido, infilando la mano per pescarne un paio.

«Cos'è?» fa cenno verso il televisore, dove ancora corre la pellicola.

«Uno schifo». Mi precede Samu, causandoci una risata. In effetti, il film scelto da Nico fa pena, e lui se ne è andato dopo i primi dieci minuti. «E infatti io me ne vado.» Sbadiglia. Ha gli occhi rossi e gonfi, un po' per il pianto, un po' per la stanchezza.

«Buonanotte, a domani.» Mi lascia un bacio tra i capelli prima di andarsene. Sto legando con tutti, probabilmente per il mio carattere espansivo e solare, ma con Samu è stato più facile del previsto. È così dolce e indifeso, lo vedo come un fratellino da proteggere, anche per la nostra differenza d'età.

Ormai soli, ci concentriamo sul film smielato ancora in corso, lasciandoci andare a qualche battuta ironica qualche volta. Non parliamo molto, sembra una persona difficile da avvicinare, ma è davvero simpatico. Durante la scena finale, per quanto il film sia scadente, mi scende una lacrima, vedendo l'amore che trionfa.

«Dai, davvero?» Mi prende in giro divertito, e lo seguo in una risatina.

«Sono una piagnucolona, scusa» Ridiamo, mentre con la manica della sua felpa mi asciuga la guancia.

«Finalmente è finito.» Si alza stiracchiandosi, mentre io spengo il televisore. «Vieni a fumare?» Tira fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca, infilandosene una in bocca.

«Non fumo, ma se vuoi compagnia vengo con te». Mi offro, la verità è che non ho per niente sonno, quindi spero dica di sì.

«Certo.» Alza le spalle, infilandosi il giubbotto e uscendo. Non avendo a portata di mano la giacca, mi porto dietro la coperta che avevo addosso durante il film, raggiungendolo.

«Ti piacciono i film d'amore?» Si appoggia alla colonna, aspirando il fumo. Io invece, mi siedo comoda sul divanetto, raggomitolata dentro la mia calda coperta. Annuisco, con un sorriso.

«Sono innamorata dell'amore.» Confesso, sospirando. Butta fuori il fumo e rimango incantata a quella visione, sembra un'opera d'arte. «L'amore è ciò che mi tiene in vita, che illumina le mie giornate. Amore come entità, per gli amici, la famiglia, la danza. Spero di non smettere mai di crederci, credo sia l'unica cosa ancora vera in questo mondo falso.» Mi sento sempre così piccola parlando d'amore, ma dal suo sguardo non mi sento giudicata, così buffo fuori.

Platonic soulmates | WAXDonde viven las historias. Descúbrelo ahora