CAPITOLO 37: gioco di sguardi

1.5K 28 7
                                    

•CIRO•
Lino mi aveva chiamato comunicandomi che avevo un colloquio con mio padre e mio fratello.

Raggiunsi subito l'aula, appena entrai guardai Elisa al tavolo con i suoi genitori, lei si voltò subito indietro e incrociò i miei occhi, capì subito dai suoi che aveva ansia, io la guardai cercando di rassicurarla con un solo sguardo.

Mi sedetti poi davanti a coloro che mi stavano aspettando al primo tavolo che c'era.

<<We Cirù, allor?>>
<<Tutto buon pa>> gli risposi ma con la coda dell'occhio qualche volta guardavo come stava procedendo la situazione infondo alla stanza dove c'era la ragazza dai capelli neri.

<<Pur Rosa?>>
<<Si, aggia fatt pur na'bbona amicizia>> intendevo ovviamente di come avesse legato con Elisa. L'avevo notato anche io, quelle due solo a guardarsi si capivano e la cosa mi faceva piacere, erano le due donne più importanti della mia vita.
<<Over? Appost allor>>

Continuammo la nostra conversazione parlando di lavori e affari fino a quando sentì una sedia fare un rumore alquanto fastidioso, mi girai e vidi Elisa uscire con un'aria molto agitata, la guardai ma lei non si girò.

<<Oh ma c rè? Staje fissando ch'ella ra tutto o'tiemp>> mi fece ripristinare subito l'attenzione mio padre
<<No pa nun iss nient>> avrei dovuto dirglielo anche a loro che ero fidanzato seriamente, ma non adesso avrei trovato il modo in una situazione più tranquilla.

•ELISA•
Corsi subito nelle celle femminili per cercare le due braccia che volevo sentire attorno al mio corpo, subito le trovai e in un istante le sentì sulla mia schiena.

<<Oh amò che è success?>> Rosa mi domandò preoccupata
<<Ho detto tutto ai miei genitori, di me e Ciro, cazzo ma perchè non riescono a capire facilmente>> sentì la presa più forte
<<Lo so, all'inizio non è facile, ma ricorda, sono sempre i tuoi genitori, vogliono sempre il bene per te, lo capiranno>> annuì lentamente e mi staccai

<<Ja mo'jamme fori ca' e'altre ci aspettano>> e cosi fecimo, andammo fuori dove c'erano Naditza e Silvia ad aspettarci sedute su un muretto.

<<We Elì come è andata?>> mi chiesero entrambe e gli spiegai quello che era successo, loro mi dissero di non pensarci e che si sarebbero risolte le cose. Forse avevano ragione, decisi di non pensarci e starmene tranquillla.

Stavo entrando nel campo femminile fino a quando vidi Ciro venire verso di me, mi fermai e lo raggiunsi anche io

<<Allor?>> si riferiva anche lui al colloquio con i miei
<<Allora una merda, come già sapevo, ma sinceramente non me ne frega dovranno accettarlo>>
<<Ci vorrà solo tempo pccrè>> annuì e mi diede un bacio a stampo
<<Ciro>>
<<Dimmi>>
<<A me del cognome che porti non mi interessa niente, io amo Ciro e nessuno mi farà cambiare idea>> lo vidi sorridere prendendomi per i fianchi facendomi scontrare contro il suo petto
<<Ti amo assaje, lo sai?>> presi il suo viso tra le mani avvicinandolo al mio e gli dissi <<anche io.>>

•CIRO•
Quelle parole mi avevano riempito il mio cuore nascosto dall'oscurità in gioia, quella luce in me me l'aveva portata Elisa e per questa cosa non potetti amarla più di quanto già facevo. Era stata la prima a dire una cosa del genere, tutti mi vedevano solo come Ciro Ricci, il boss che comandava qua dentro senza nessun sentimento, aggressivo e stronzo. Invece lei era stata capace a leggermi dentro e scavare per raggiungere la luce.

_____________________
SPAZIO AUTRICE
Ehilaaa come state? Ecco a voi il capitolo, fatemi sapere con un commento o con una stellina se vi sta piacendo la mia storia, mi farebbe piacere 🫶🏻

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Où les histoires vivent. Découvrez maintenant