CAPITOLO 1: arresto

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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE!

Fisso l'orologio, la lancetta rossa finalmente segna le
14:00 in punto e la campanella suona. Anche oggi 6 ore infernali di scuola sono passate.

Esco e torno a casa, l'aria fresca di napoli mi travolge il corpo. Non sono originaria di qua, sono di Milano ma mio fratello Filippo 1 mese fa è stato mandato all'ipm di napoli per aver ucciso non volontariamente il suo amico, quindi i miei genitori hanno preferito trasferirsi qui per stare più vicino a lui.

‹‹Mamma sono a casa>> diciamo che mia madre è ancora scossa da questa cosa, all'inizio non riusciva neanche a guardare in faccia mio fratello.

<<Ciao tesoro, vai in tavola è già pronto il pranzo>>
finisco di mangiare e mi fiondo in camera mia, mi metto sul letto e mi riposo un po' finché non ricevo un messaggio da Alice, un'amica di cui ho stretto amicizia qua a Napoli.

<<Ciao Eli, stasera ti va di uscire fuori per divertirci un po'? andiamo a quel mini locale che c'è al centro>>. Un po' di svago ne ho bisogno quindi decido di accettare.

<<Ciao ali, va bene ci sono, a che ora?>>
<<perfetto! fatti trovare alle 21:30 a dopoo>>

Sono le 18:30 ed inizio a prepararmi. Mi faccio una bella doccia rilassante, esco ed inizio a vestirmi: decido di mettere una minigonna nera di pelle con sopra un top rosa e ai piedi dei tacchi alti anch'essi neri.

Mi trucco, molto semplicemente come piace a me, mi pettino i miei lunghi capelli neri lisci, avviso i miei ed inizio a uscire.

Incontrai Alice, non sola però, insieme a lei ci furono anche due ragazze bionde, una con i capelli corti l'altra più lunghi.

<<ehy ciao eli! ho portato con noi martina e valentina, volevo fartele conoscere>> le due mi guardarono con uno sguardo brusco, già non mi piacevano per niente.

<<ah va bene, piacere sono Elisa>> dissi presentandomi fingendo un sorriso.

<<tu sj del nord?>> mi chiese alzando un sopracciglio colei che da quel che ho capito sia martina.

<<si, mi sono trasferita  qui da poco, sono di Milano>> le due scoppiarono a ridere, ma che problemi hanno? datemi la pazienza di non piantargli un pugno in faccia.

<<ragazze basta smettetela!>> le rimproverò alice

<‹che è? vi fa ridere il fatto che sia del nord?>> domandai altamente scocciata dal comportamento di queste mocciose.

<< nono scusaci siamo state maleducate, dai andiamo ci faremo perdonare>> iniziò a camminare valentina verso un piccolo bar. <<scusale>> mi sussurrò alice.

entrammo, ci furono alcuni tavoli con persone sulla cinquantina di anni. Andammo verso la cassa ma non ci fu nessuno.

««tieni prendi questi un attimo>> martina mi porse un bel mazzo di denaro che aveva preso dalla cassa, che cazzo stava facendo?

<<aiuto! questa ragazza è una ladra ha preso i soldi
dalla cassa>> tutti si girarono con facce sconvolte ma allo stesso tempo confuse.

<<ma che cazzo stai dicendo>> inizia ad agitarmi e innervosirmi, nel frattempo era arrivato anche il proprietario e vedendomi chiamò la polizia.
<<ma che cazzo state facendo!>> disse anche alice in piena rabbia.

io non capì più nulla, ma una cosa la feci, inizia a picchiare a sangue quelle due puttane che mi avevano incastrata in una finta rapina.

<<brutte zoccole mi avete incastrato, io vi uccido>> alice cercò di calmarmi ma fallì, arrivò la polizia a staccarmi da loro e mettermi le manette per poi portarmi fuori.

Quelle due stronze mi hanno appena rovinato la libertà.

Spazio Autrice
Ciao a tutti! Ho iniziato a scrivere questa storia prendendo spunto dalla serie Mare Fuori di cui amo troppo, come avrete immaginato sarà su Ciro, mi scuso già in anticipo per eventuali errori nello scrivere il dialetto napoletano ma non sono di Napoli, spero la storia vi piaccia! Potete trovarmi su tik tok mi chiamo così: mar.x.for

CI VEDIAMO PRESTO PER IL SECONDO CAPITOLO! :)

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Where stories live. Discover now