CAPITOLO 15: protettivo

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Ci stavamo dirigendo verso la classe quando ad un tratto mi raggiunse mio fratello e mi disse:

<<Scusa per prima, forse sono stato un po' esagerato ma lo dico solo per il tuo bene>>
<<Lo so non ti preoccupare è acqua passata>> lo abbracciai per rassicurarlo
<<Ma ricordati che devi fidarti di me>> annuì ed entrammo.

<<Ragazzi, ho un annuncio da farvi: per chi vuole, potrà partecipare ad un concorso di poesie, chi farà la poesia più bella come premio potrà andare a Posillipo>>  ci comunicò la prof

Beh, chi non vorrebbe andare a Posillipo? Inoltre io amavo scrivere, quindi potevo partecipare senza alcun problema.

Vidi Edoardo molto interessato al discorso così quando uscimmo gli andai incontro e gli chiesi:
<<Pensi di partecipare al concorso di poesia?>>
<<Si! Là a Posillipo ci sta Teresa Elì, diventerò nu'poeta>> risi a questa sua affermazione

<<Ahh Edoardo Conte innamorato, ti ricordo però che c'è Carmela, quindi non fare cazzate e prenditi del tempo per capire quello che provi>> Carmela era la sua fidanzata, le avrebbe mancato di rispetto tradendola.

<<Si nun te preoccupà principè, tu invece? Parteciperai?>>
<<Si, quindi vedi di impegnarti bene a scrivere perché io sono sempre stata la migliore nella scrittura>> lo avvertì, lui rise e nel mentre arrivò anche Ciro.

<<Si pure brava a scrivere? Allora famme na'dedica>> disse facendomi l'occhiolino
<<Contaci Ricci>>  e me ne andai dandogli una spallata

Più tardi verso il pomeriggio vidi una cosa che non avrei mai voluto vedere, Leonardo era appena entrato dal cancello, probabilmente aveva richiesto ancora un colloquio per vedermi, ma io non lo volevo rivedere mai più.

Notandomi corse verso me ma io subito iniziai a irrigidirmi

<<Che cosa ci fai tu qui?>>
<<Volevo chiederti scusa per l'altra volta sai>>
<<E sapessi quanto me ne frega delle tue scuse, non ricuciono le ferite che mi hai provocato dentro di me>>
<<Dai su non fare così>> mi accarezzò il braccio ma io lo spostai violentemente, a quel gesto lui mi diede un forte spintone da farmi cadere a terra

<<Oh che cazz fai ah?!>> sentimmo una voce urlare e venire verso noi

POV CIRO
Ero tranquillo con il mio fratello di strada, Edoardo fino a quando vidi una scena che mi fece ribollire il sangue nelle vene.

Un ragazzo biondo, decisamente un chiattillo, andò incontro ad Elisa, all'inizio sembrava normale la conversazione fino a quando lui non le diede un forte spintone fino a farla cadere a terra.

Non ci vidi più, mi alzai e andai velocemente verso loro

<<Oh che cazzo fai ah?!>> urlai piazzandomi davanti a lui
<<Chi sei tu adesso? Il suo nuovo fidanzatino? È solo una puttana inutile>> mi innervosì ancora di più, come poteva usare certi termini contro di lei?

Lo spintonai a terra e lo riempì di pugni fino a farli uscire sangue, in sua risposta mi diede un pugno anche lui sul labbro spaccandomelo ma poco me ne importava, doveva essere morto.

<<Ciro fermati ti prego!>> mi supplicò lei ma io continuai a riempirlo di pugni senza fermarmi un secondo.

<<Oh che sta succedendo ca?!>> il comandante mi divise da lui << Subito in cella! Forza!>> prima di andarmene dissi a quel coglione <<nun te azzardà a chiamarla nata vota accusì>> il ragazzo rimase a terra con la faccia piena di sangue e sicuramente qualche dolore alle ossa.

SPAZIO AUTRICE
Eccoci qui con il capitolo 15, che cosa ne pensate di questo comportamento protettivo di Ciro? Preparatevi al prossimo, vi piacerà 🤭

M'ARREVOUT' O CORE // Ciro Ricci Where stories live. Discover now