CAPITOLO 7

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Matthew

«MERDA!» urlo tutto ad un tratto e scaravento il telecomando della TV a terra

«possibile che in questa casa non vada nulla oltre alla luce?!»

Non potevo nemmeno lamentarmi, già di suo l'appartamento non era messo bene ma serviva solo da base e nascondiglio per svolgere il tutto senza interruzioni.

Il sole batte molto forte e illumina abbastanza la stanza e l'azzurro del divano tutto rotto risaltava.

Esco di casa e decido di andare a prendere un caffè qui dietro visto che c'era un piccolo bar che lavorava abbastanza, i prezzi sono giusti e non troppo costosi e il personale è molto professionale e disponibile con i clienti.

Entro e mi metto al bancone e una ragazza mi si avvicina squadrandomi bene.

Noto subito il suo sguardo e capisco facilmente cosa trasmette la sua espressione.

Ormai attiro anche sia più grandi che più piccole, mia mamma mi aveva sempre detto che da grande avrei fatto colpo su tutte le ragazze e aveva ragione.

La mia famiglia non è mai stata una delle migliori; mio padre è sempre stato un uomo che pensava solo a se stesso, finché dove c'erano soldi lui era il primo a mettersi avanti.

Era il classico tipo che non li importava degli altri e che non si curava del fatto che stava rompendo una famiglia.

Mia mamma invece è sempre stata cagionevole di salute, aveva continui problemi al cuore, e purtroppo quando avevo 5 anni se ne andò per un infarto.

Al funerale mio padre non versó nemmeno una lacrima e questa cosa mi faceva assai male perché pensavo che almeno un pochino di affetto ci fosse ma invece nulla.

Lo odiavo, per me poteva pure morire.

Era una persona estranea.

Una persona così non l'ho mai incontrata.

Non è vero che se tuo padre decide di mettere su famiglia avendo dei figli, non dovrebbe prendersi la responsabilità?

Non fa per lui.

Ci sono stati molti episodi di dove lui mi picchiava accusandomi che la morte di mamma fosse colpa mia.

E la cosa bella era che ci credevo...

Mi aveva fatto il lavaggio del cervello, ero bambino e certe cose ancora non le capivo bene ma crescendo sono più cosciente.

Ormai avevo tagliato i rapporti con mio padre da 2 anni; niente chiamate, niente messaggi, niente incontri.

Il me 15enne aveva così paura di perdere l'unica figura che le era rimasta ma purtroppo i miei sforzi non venivano ripagati.

Il mio Negroni venne appoggiato sul bancone davanti a me dalla stessa ragazza che avevo addochiato prima e mi venne un sorrisetto furbo perché capivo che mi stava provocando e cercando di portarmi a letto.

Per quanto fosse allettante come proposta non cedevo facilmente e se una donna voleva portarmi a letto per fare sesso oppure fare giochi erotici doveva fare molto di più.

Io volevo solo dominare e mettere dentro il mio cazzo nella figa il più rude possibile perché si mi eccitava vedere le donne sottomesse al mio volere.

Se dovevamo farlo decidevo io.

IO decidevo come la donna doveva stare.
IO decidevo se la donna doveva cavalcarmi.
IO decidevo se doveva succhiarmi il cazzo.
IO decidevo se farla godere o no.
IO decidevo se doveva restare legata a letto.

E credetemi, se sto insieme ad una ragazza lei mi deve essere fedele a prescindere da chiunque sia.

Non sembra visto che il mio carattere dice tutt'altro, si io quando sto in mezzo alla gente dimostro disprezzo, freddezza e paura.

Ma per me una relazione è la cosa più importante a parere mio.

Se qualcuno ci prova con lei oppure la ragazza in questione ci prova e fa cose con altri, prima ammazzo lui massacrandolo di botte e facendolo andare in ospedale.

Mi metto a bere il mio Negroni e i pensieri riguardo alla sera prima vennero a galla di nuovo.

Beh che potevo dire? Niente.

Dovevo averla ad ogni costo non mi sarei arreso così facilmente.

Rifiuto l'invito della cameriera e mi dirigo verso casa, se si poteva chiamare così.

Mi intrufolo nel vicolo cercando di andare avanti il più velocemente possibile.

Salgo le scale per arrivare al 2 piano, dove si trovava il mio appartamento.

Incrocio lo sguardo del proprietario ma lui corre via con la coda tra le gambe non dandomi nemmeno tempo per salutarlo.

Fuori stava cominciando a fare buio e ad essere sincero non sapevo cosa fare.

Magari posso andare a fare una passeggiata al parco?

Oppure stare solo al telefono e a cazzeggiare tra i social?

Oppure...soluzione migliore...dormire mi sembra quella più giusta.

Quindi mi dirigo in camera, rimango completamente nudo e con il cazzo duro in mano pronto per segarsi.

Comincio a fare su e giù immaginado che ci fosse lei...ed era bellissimo...la sensazione era come se fosse reale.

Dalla mia bocca escono gemiti e grugniti segno che stavo per venire.

Dopo qualche passaggio...eccolo lì...il seme che comincia a colarmi sui peli...volevo riempirla, marchiarla e fare tutto e di più.

Esausto e senza fiato mi metto su un fianco e provo a dormire ma il pensiero di prima nella mia mente me lo impedisce.

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buonasera gente, come state? mi scuso in anticipo se non ho più pubblicato ma facendo il Grest e restando via tutto il giorno non ci penso e arrivo a casa alle 17 stanca morta...quindi mi scuso ancora sorry
-shizuku

RAPITA DAL MIO STALKERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora