𝓟𝓻𝓸𝓵𝓸𝓰𝓸

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Seattle 5 anni prima...

Ore 19:40

Maggie

Mi risveglio in una stanza a me sconosciuta completamente buia, la paura e il panico iniziano a farsi sentire mentre capisco dove sono stata portata.

Quasi subito noto che sono seduta con le mani e piedi legati con la bocca coperta da qualcosa probabilmente con del nastro adesivo.

Non posso nemmeno liberarmi visto che sono immobilizata e un piano di fuga ora come ora non lo avevo.

La porta all'improvviso venne aperta e dei doppi passi si avvicinarono a me percorrendo la stanza.

A un certo punto caló di nuovo il silenzio e iniziai a dimenarmi ma le corde erano troppo strette e mi laceravano la pelle.

Ormai mi stava per venire un attacco di panico per la troppa pressione.

Emisi dei lievi mmh sotto al nastro che mi copriva letteralmente la bocca, potevo solo sentire, guardare e annusare, non potevo parlare giustamente.

«vuoi parlare piccoletta?»

Una voce maschile mi porta a fermarmi e a guardare nella zona in cui la voce ha parlato.

Sentivo il suo sguardo addosso nonostante davanti a me vedessi solamente il nero dell'oscurità.

«adesso ti tolgo il nastro, non gridare mirracomando»

Cominciò a torglierla lentamente e potevo sentire anche la pelle che veniva tirata insieme.

«chi sei?» chiesi all'uomo misterioso

«il tuo peggior incubo»

A quella frase diventai pallida, chi poteva essere? Lo conoscevo? Aveva la mia età?

«lasciami andare se non vuoi che io chiami la polizia»

Una forte luce si accesse e chiusi instintivamente gli occhi e lui si mise a ridere a crepapelle.

«non lo faresti te lo assicuro, poi il tuo telefono c'è l'ho io quindi ti è andata male»

Cercai di aprire gli occhi per abituarmi, una volta aperti i miei occhi guardai il mio rapitore; il suo viso era coperto da una maschera e potevo intravedere i suoi occhi scuri e i suoi capelli mori, aveva un corpo abbastanza muscoloso, la sua statura mi dava l'idea che forse tra 1.75/1.80cm e vedendo la sua figura potevo credere che avesse la mia età.

«tu chi sei? perché sono qui? perché mi hai rapito»

«carissima rispondo subito alle tue domande; a te non importa di chi possa essere io poi beh il motivo perché sei qui te lo spiegherò volentieri ma questo non è il momento e per ultima cosa anche a questo c'è tempo per rispondere»

«sei un pazzo psicopatico chiunque tu sia»

Si rimise a ridere e io cominciai a urlare.

«ti ho detto di non urlare» mi disse rabbioso

Mi rimise il nastro e nello stesso momento le sirene della polizia erano lì, buttarono giù la porta e si buttarono addosso al ragazzo e mi liberarono mentre lo portarono via.

Lui si girò nella mia direzione e mi guardò con un sorriso a 32 denti

«ti ritroverò Maggie»

E fu l'ultima frase che disse prima di essere portato via..

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<nuova storia, nuovi personaggi, spero che vi piaccia questa storia e ci tengo tantissimo -shizuku>

RAPITA DAL MIO STALKERWhere stories live. Discover now