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Altro giorno,altra tortura.
Si,melo ripeto nella testa ogni giorno appena mi sveglio.

Iera sera dopo lo spiacevole avvenimento mi sono subito diretta nella mia stanza,mi sono struccata e poi dopo essermi lasciata andare ad un pianto isterico mi sono addormentata a notte fonda.

La mia faccia in questo momento ne è la dimostrazione,ho due occhiaie così profonde che sembro un panda.

Mi affretto a lavarmi la faccia e coprirle con del correttore.

Oggi non ho intenzione di stare nella stessa stanza con mio padre,non voglio vedere nessuno quindi scendo le scale per andare in cucina e rubare quante più schifezze riesco e rinchiudermi nella mia stanza.

Dopo essermi riempita le tasche,le mani,le braccia e la bocca di qualsiasi tipo di Kinder,patatine e biscotti torno nella mia stanza facendo attenzione a non scontrarmi con nessuno. Sono molto vulnerabile oggi,potrei attaccare chiunque.

Organizzo la mia "postazione" prendendo il mio Ipad,fazzoletti (ho intenzione di guardare film strappalacrime) e organizzando i pacchetti di cibo dal più grande al più piccolo sul letto.

Posso dire di essere pronta alla mia giornata deprimente.

Sono ormai le 14:00 e la pancia comincia a farmi male per quante schifezze ho mangiato.
Stranamente nessuno è venuto a chiamarmi per fare colazione o pranzare. Avranno capito che oggi è meglio lasciarmi in pace.

Ma sapete una cosa? Non ho intenzione di lasciarmi abbattere da mio padre ancora. Ho intenzione di continuare la mia vita come sempre e godermi queste ultime giornate che mi rimangono prima della mia fine.

Mi alzo per scegliere l'outfit della giornata.

Una mini gonna,che mi arriva appena sotto l'inguine,rosa.
Un top bianco con scritte rosa abbastanza corto e una felpa corta rosa che lascio semiaperta.
Ho intenzione di far incazzare mio padre? Si.

Dopo la doccia,per i capelli faccio dei semplici boccoli alle punte e meli porto all'indietro con una fascia bianca e per il trucco ci vado giù molto pesante, proprio come non piace a mio padre.

Metto più fondotinta del solito,correttore e,cosa che non ho mai fatto,faccio un contouring viso molto pesante.
Negli occhi faccio uno smokey eye rosa e dopo essermi quasi accecata riesco a mettere anche le ciglia finte.
Per le labbra invece decido di cambiare un po' e mettere una matita bordò,un rossetto rosa nude e un gloss glitterato.

È stato un parto ma non mi sono mai vista così bene, comincerò a truccarmi così più spesso.

Mi infilo i texani bianchi,spruzzo del profumo come se non ci fosse un domani e prendo la mia borsetta ovviamente rosa,mi serve a qualcosa? No,ma la prenderò comunque se no sento che il mio outfit non è completo? Si.

Apro la porta sentendo subito delle voci nel salotto e prima di perdere tutta la sicurezza che avevo acquistato percorro lentamente le scale facendo rimbombare il ticchettio dei tacchi.

Appena raggiungo gli ultimi cinque gradini tutti gli occhi si posano su di me. Vorrei tornare indietro,qua ci sono Christopher ed i suoi uomini.
Ma non ho speso tre ore a prepararmi per nulla quindi finisco la scalinata a testa alta.

Li supero tutti dirigendomi in cucina sotto lo sguardo sorpreso degli uomini presenti e quello incazzato di mio padre e Christopher.
Christopher? Perché dovrebbe essere incazzato con me? Ma dopo tutto non mene frega niente,che si faccia fottere.

Mi siedo su uno sgabello davanti al bancone e penso ad una prossima mossa. Ne ho già in mente una ma deve essere l'ultima,sarà epico.

Prendo una bottiglia di Tequila Ley,l'unica,dalla collezione di liquori di mio padre e un bicchiere e mi dirigo verso il salotto.

Mi siedo nel mini salottino che c'è fra il salotto principale e la cucina e mene verso un po'.

Alzo il bicchiere davanti allo sguardo omicida di mio padre e lo bevo tutto in un sorso.

La sua faccia si deforma così tanto per la rabbia che sembra un puma all'attacco.
Volevi la guerra papà?

Mi alzo e faccio cadere "accidentalmente" la bottiglia,riducendola in mille pezzi e riempiendo il pavimento in parquet di liquido che vale almeno tre milioni di dollari.

Tutti si girano a guardarmi ed il suo sguardo non promette nulla di buono ma non dice nulla,si limita a guardarmi.
Mai svegliare il cane che dorme.

-Scusami tanto papà,non l'ho fatto apposta. Non so cosa mi sia preso,non avrei nemmeno dovuto prendere la tua bottiglia di liquore più costosa. Perdonami.-
Uso la voce più falsa che le mie corde vocali riescano a produrre e metto su la faccia da cane bastonato.

Ma esiste qualcuno più falso di me?

-Meglio che chiamiate qualcuno per pulire,io mene torno in stanza prima di combinare qualche altro casino.-
Alzo un po' di più la gonna e salgo i gradini uno ad uno, lentamente.
Rosicate bastardi. Nessuno mette i piedi in testa a Carol Mary Lacroix.

Entrò nella mia stanza saltellando per la felicità.
Le loro facce,erano qualcosa di epico. Rido da sola come una matta solo a pensarci,non vedo l'ora di vedere Marta e raccontarle tutto.

Ma ora passiamo all'ultima fase del mio piano. Ti farò penare ancora per un po' Igor Lacroix.

Tolgo le scarpe e cammino scalza fino alla camera di mio fratello per stare più comoda.

-Giacomino,fratellino del mio cuore...mi devi aiutare.-
Entro nella sua stanza senza bussare e mi butto a peso morto su di lui che mi guarda malissimo per poi sedermi a gambe incrociate sul letto.

-Che ti serve Carol?-

-Mi devi aiutare a fare una cosa, possiamo anche chiamarlo uno scherzo.-
Faccio un sorriso sghembo e lo guardo negli occhi.

-Se è contro papà ci sto, dobbiamo farlo penare.-
Ricambia il mio sorriso e mi porge la mano.

-Fratelli Lacroix di nuovo in azione.-
Gli stringo la mano mentre un sorriso malizioso nasce sulle nostre labbra.

𝖘𝖈𝖆𝖗𝖘 - 𝖒𝖆𝖋𝖎𝖆 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊Where stories live. Discover now