Capitolo 7

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Ophelia mi guidò in un enorme stanza con un interminabile tavolo al centro. In quella stanza c'erano decine di persone, Drystan era a capotavola, a sinistra potevo riconoscere Althea e nel posto accanto a lei stava andando a sedersi l'anziana signora. Osservai il tutto confusa fino a quando Drystan mi fece cenno di sedermi accanto a lui. Devo ammettermi che mi sentivo leggermente intimorita, era da molto che non mi sedevo di fronte a tutte queste persone. 

Mi sedetti lì, poi mi accorsi del grosso libro che era posato di fronte a Drystan. L'alpha cominciò a sfogliare le pagine attentamente, per poi fermarsi alla pagina 207.

-Il lupo nero e il lupo bianco un giorno dovranno incontrarsi per porre fine alla grande guerra

Queste erano le parole che Drystan recitò, io mi voltai a guardarlo in modo molto confuso. Che voleva dire? Sapevo solo che di lato a me c'era un maleducato che sparava insulti a vanvera su di me senza avermi conosciuto.

-Soleil trasformati in lupo

Drystan richiese, ma io scattai come una furia verso lo sconosciuto.

-Io non faccio nulla fino a quando non riceverò il rispetto che mi si deve

Sibilai, in meno di pochi secondi mi ritrovai a combattere contro il lupo grigio. L'istinto è stato molto più veloce di me a rispondere, in meno di pochi secondi mi ritrovai anche io nella mia versione lupo. Con la coda dell'occhio vidi Althea pronta a correre verso di noi ma Drystan la bloccò. 

Tirai una zampata alla faccia del lupo che sibilò leggermente, forse gli avevo centrato gli occhi, che sembravano un po' arrossati. Inaspettatamente, quando mi girai, mi arrivò un calcio quasi esplosivo alla gamba posteriore. Mi girai per vedere l'avversario in piedi su due zampe pronto per schiacciarmi a terra, feci lo stesso spingendo l'altro lupo sotto di me per poi finire con le zampe anteriori sulla schiena dello sconosciuto. Quando abbassò le orecchie in sottomissione mi ritrasformai in umana.

A quel punto una ragazza entrò nella stanza con una busta da lettera in mano ansimando e correndo. Lo si leggeva nei suoi occhi che era qualcosa anche più importante di quello che stavamo facendo, o forse della stessa importanza.

La ragazza quasi cadde a terra, visibilmente affaticata. Sembrava quasi un atleta non allenato dopo aver corso una maratona.

-Airi!

Althea urlò correndo verso di lei. Messe a confronto da vicine sembravano quasi sorelle. Se non fosse che la bellezza di Althea superava comunque di gran lunga la bellezza di Airi.

Drystan scattò in piedi avvicinandosi alle due, io mi girai verso il ragazzo di prima e lo aiutai ad alzarsi, mi assicurai che stesse bene e poi mi avvicinai.

-Quindi? Notizie?

Drystan chiese. Airi alzò lentamente lo sguardo e notai che aveva un grosso graffio sul volto.

-Il branco di Dowgate è stato attaccato dai werekatze, sono a centinaia lì

Airi ansimò.

-Uno di loro, una pantera, ha tentato di uccidermi

Lei aggiunse indicando il terrificante graffio che andava a partire dal sopracciglio sinistro e andava a finire alla mascella nella parte destra della faccia formando una linea diagonale che le passava il volto. Poi lei passò la lettera all'alpha.

-Questo è un messaggio da Cedric

Drystan le prese la lettera dalle mani cominciando a leggerla. Riuscii a percepire la paura nei suoi occhi scuri sgranati.

-Domani partiremo. Qui non siamo al sicuro

Drystan disse rimponendo la lettera nella tasca. Oggi mi sono sistemata e domani devo scappare. Abbiamo capito già da ora quale sarà la mia vita da oggi. 

Ophelia invitò Airi ad andare con lei affinché potesse medicare il graffio. 

-Soleil vieni?

Althea mi chiese invitandomi ad uscire. Io annuii e trotterellai dietro di lei mettendomi facilmente al passo.

-Sei contenta di quello che hai scoperto?

Lei chiese uscendo dalla porta della casa. 

-Contenta di cosa?

Chiesi, non davvero capendo cosa Althea stesse cercando di dirmi.

-Non lo so. Contenta di fare parte di una profezia millenaria forse?

Althea sospirò mentre camminavamo per il giardino.

-Dovrei?

Chiesi a mia volta.

-Hai appena risposto alla mia domanda con una domanda

Althea ridacchiò. La sua risata mi piaceva.

-Nessuno ha detto che non potevo

Risposi provando a dare una pacca sulla schiena a lei ma poi delle piante colsero la mia attenzione.

-Oh si chiamano Orchidee del Diavolo. Il nome non rassicura molto ma per le ferite infette fa miracoli

Althea spiegò, poi cominciai a tempestarla di domande sulle erbe del giardino.

Io non lo sapevo ma la vera avventura cominciava quel giorno.


Angolo autrice:

Ciao a tutti, mi auguro che questo capitolo è stato interessante. Il lupo nella foto comunque è la versione lupo di Soleil. Secondo voi il branco di Dowgate è sopravvissuto all'attacco? Cosa succederà nei prossimi capitoli? Sta a voi scoprirlo (e a me scriverlo eheh)

Il turno notturno al supermercato di Shepling StreetWhere stories live. Discover now