Capitolo 2

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Mi ero addormentata con i vestiti della sera prima e mi sono svegliata con due occhiaie che mi sembra di essere davvero uno zombie, anzi, ancora peggio perché neanche uno zombie se esistessero avrebbero delle occhiaie del genere. Sbuffai sentendomi già nervosa, e non ho ancora incontrato quella deficiente di Megan, a quella sì che le tirerei un pugno ben assestato in bocca come avrebbe fatto Mike Tyson. Diciamo che questa Megan non è la persona più affidabile del mondo, ecco, lei fa il turno di notte di martedì e un giorno disse al capo che avevo rubato una scatola di Vanilla & I, delle merendine alla vaniglia squisite. Voglio dire, ho preso solo una scatola di merendine. Che sarà mai? Mi ha fatto quasi licenziare. Lascio perdere il pensiero prima che strappi la testa di qualcuno a morsi, e potrei anche farlo. Mentre mi fissavo allo specchio cominciò a squillare il telefono. La mia mente sperava solo che non fosse Megan, sapete come si dice, parli del diavolo e spuntano le corna. Mi avvicinai al comodino e presi il telefono, fortunatamente no, era solamente Mary. Ci pensai un momento ma alla fine decisi di rispondere, avevo ancora del tempo.

-Ciao Mary!

Esclamai portando il telefono all'orecchio, dirigendomi a passo svelto verso la cucina.

-Ciao Sol! Stavi dormendo?

Mary chiese, mentre sgranocchiavo un biscotto al cioccolato.

-Io? Dormire? Ma se devo andare al lavoro

Dichiarai sgranocchiando il biscotto tra una parola e l'altra.

-Una cosa è sicura: se non dormi mangi, e ancora io non ho capito come fai a mangiare così  tanto ed essere così magra

La mia amica sospirò mentre prendevo un secondo biscotto.

-Te lo ho detto mille volte: io non mangio molto

Soleil ribadì sgranocchiando il biscotto mentre parlava.

-Oh no certo! Ieri non hai assolutamente mangiato 2 piatti di pasta al pesto per pranzo

Mary rise, mentre io mi allontanavo dalla cucina verso camera mia.

-Però poi non ho cenato

Sbuffai ricordandomi che ieri sera non ho nemmeno cenato.

-Va bene, certo, come no. Cosa hai fatto ieri?

Mary chiese, e io cercai di non fare caso al dubbio che lei aveva riguardo l'affermazione fatta da me prima sul fatto di non aver cenato.

-Nulla. Ho trovato un biglietto strano con un numero di telefono 

Spiegai semplicemente, mettendo il vivavoce per appoggiare il telefono sul letto. Poi aprii l'armadio decidendo cosa dovrei o cosa non dovrei mettere.

-Un numero di telefono? 

La ragazza domandò confusa mentre tiravo fuori un maglione beige e dei jeans a zampa bianchi.

-Esatto. Un numero di telefono

Replicai togliendomi la maglia e infilando velocemente il maglione, presa dal freddo.

-Probabilmente hanno voluto farti uno scherzo di cattivo gusto, non chiamare

Mary sospirò.

-Bhe comunque devo andare a lavoro, ci sentiamo più tardi

Salutai chiudendo accidentalmente la chiamata prima che lei mi potesse salutare. Roteai gli occhi infilandomi gli stivaletti di un marroncino davvero particolare e allacciandoli con un bel fiocco, poi afferrai il giubbotto color bianco sporco e lo indossai guardandomi per un momento allo specchio, constatato che andava bene, agguantai la borsa e uscii di casa. Il mio istinto dentro di me mi urlò di andare al negozio piedi oggi, chissà perché, ma fatto sta che decisi di ascoltare questa voce dentro di me perché l'ultima volta che non l'ho fatto è finita molto male. Comunque mi dirissi verso il negozio in ogni caso e aspettai i clienti che entrassero a fare i propri acquisti. Mi appoggiai al bancone guardando il foglietto.

-Non chiamare sono solo scherzi di cattivo gusto

Le parole di Mary mi rimbombarono nella testa, o almeno mi sembrava che lei avesse detto qualcosa di questo genere. La memoria non è uno dei miei punti forti diciamo. Mi guardai intorno, ma le persone si sarebbero fatte aspettare oggi secondo me. Afferrai il post-it e il telefono chiudendomi nel magazzino per telefonare. Digitai il numero e aspettai che qualcuno rispondesse, attesi un minuto o forse un minuto e mezzo ma nessuno rispose. Forse Mary aveva ragione era solo uno scherzo. In meno tempo di quanto ci misi per mettere il telefono in tasca, un dolore assordante mi colpì la testa, prima di vedere il buio più totale.


Angolo autrice:

Ciao lettori e lettrici! Oggi avete incontrato Mary (la ragazza nella foto in alto è ovviamente lei, ho creato l'immagine tramite ArtBreeder stavolta) che impressione vi ha fatto? Inoltre cosa sarà successo a Soleil? Lo scoprirete solo leggendo :)

Il turno notturno al supermercato di Shepling StreetWhere stories live. Discover now