19

173 5 0
                                    


"Non lo sarai... tu li troverai"

"Dove sono gli altri?" Chiedo appena ci sciogliamo dall'abbraccio.
Jake dovrebbe essere nei paraggi: faccio fatica a credere che siano qui solo loro tre.
"Ti stavamo cercando tutti, ci siamo divisi per ampliare la ricerca. Finché questi due non hanno disobbedito a Jake! Potevate farvi male!"
Neytiri si rivolge ai suoi due figli con tono severo e preoccupato. Posso capirla ma alla fine mi hanno salvata. Sono scusati per questa volta.
Però non faccio in tempo a dirlo che sentiamo uno sparo.
Da dove proverrà? Ho ucciso tutti nei dintorni di questa base e l'uomo più pericoloso è steso a terra con una pozza di sangue sotto la testa.
Ci guardiamo tutti. Lo'ak si tocca il petto per essere sicuro di essere ancora vivo.
Usciamo dalla stanza percorrendo a gran velocità il corridoio e saltando tra i cadaveri finché vediamo una figura uscire da una porta.
Tutti e quattro ci mettiamo in posizione nel caso sia uno scagnozzo di mio padre mancato alla morte; invece è Jake. Per fortuna è lui.
Un sospiro di sollievo lascia le mie labbra e Neytiri corre ad avvolgerlo in un abbraccio.
Appena Jake nota i suoi figli la delusione per Neteyam appare sul volto, ma poi i suoi occhi cadono su di me e come se si fosse dimenticato di tutto, spruzza felicità da tutti i pori.
Neteyam e Lo'ak non perdono tempo a chiedere dove provenisse quello sparo.
"Ero io, c'è qualcuno lì dentro. Morto" Risponde Jake entrando dalla stanza da cui è uscito precedentemente.
Tutti lo seguiamo curiosi di sapere dell'accaduto.
Nessuna reazione proviene dalle loro bocche o facce, così mi faccio avanti.
Ai miei occhi si mostra un corpo senza vita e lo riconosco immediatamente.
Quindi non l'ho ucciso per davvero...
"Questo è il suo corpo. Sono entrato nel mentre lui stava uscendo dalla capsula"
Spiega Jake.
"C-Come è possibile? L'ho ucciso in laboratorio! Non poteva essere ancora vivo!"
Jake non è affatto preoccupato dalla situazione. In realtà dovrei esserlo anch'io ma in qualche modo è tornato il panico. Neteyam se ne accorge e mi mette un braccio intorno alle spalle per tranquillizzarmi. Funziona.
Gli sorrido un poco per ringraziarlo.
"Il suo corpo da Avatar magari era di là con voi, ma le capsule che contengono i corpi da demoni del cielo sono qui. Se non uccidi l'uomo, non sarà mai finita"
Ma adesso lo è: è finita.

Torniamo tutti a casa e per la vittoria il resto del clan ha organizzato una festa.
Musica e danze sono all'ordine della serata; ed io sono spensierata e in pace.
Appena abbiamo varcato la zona del clan degli Omaticaya, Kiri è venuta a salutarmi insieme a Tuk. Soprattutto quest'ultima che era quasi sull'orlo delle lacrime per la felicità.
Kiri voleva subito recuperare il tempo perso.
Sono tutti felici. A nessuno manca il sorriso.
"Beh, ben tornata!" Mi giro trovando Ktu.
Lo abbraccio d'istinto e lo ringrazio.
"Per cosa? Sono stati Lo'ak e Neteyam a salvarti. Io ero solo arruolato" Ridiamo insieme prima di essere interrotti da Neteyam.
"Posso rubarla per un po'?" Chiede sapendo già la risposta. Appena avvolge il mio braccio con la sua mano per portarmi ovunque lui voglia, un brivido mi percorre la schiena e il cuore comincia già a battere all'impazzata.
Quando Ktu mi ha fatto capire che Neteyam ha un posto speciale nella mia vita, non ci credevo molto finché poi non me ne sono andata e sentivo una mancanza dentro me stessa.
Grazie Eywa per tutto questo.
Neteyam mi porta lontano dal villaggio in cui si stanno tenendo i festeggiamenti.
Mano nella mano trapassiamo la foresta.
Lui si volta per assicurarsi che stia bene per poi continuare a guidarmi.
"Dove mi stai portando?" Chiedo con un'enorme sorriso dipinto in volto.
Neteyam non risponde e continua a ridere.
Mi guardo attorno per capire dove siamo: lo conosco questo posto.
Ho portato qui Kiri la prima volta che l'ho conosciuta per guardare le stelle, e Neteyam insieme al resto dei fratelli si è unito. Ovviamente dopo averlo corrotto.
"Perché siamo qui?" Chiedo con un filo di voce per non rovinare l'atmosfera.
Le stelle splendono sul cielo di Pandora e illuminano il viso perfetto del ragazzo davanti a me.
Lui mi prende le mani e le accarezza delicatamente con i pollici. Non faccio a meno di sorridere per il dolce gesto.
"Avevo voglia di stare con te senza alcuna interruzione"
Lo stomaco in questo momento si sta attorcigliando. Il respiro si fa più corto.
"Grazie per tutto, Neteyam"
Mi allungo per dargli un bacio sulla guancia e sento come l'imbarazzo stia prendendo il sopravvento su di lui.
"I-Io volevo dirti una cosa..." Sto in silenzio aspettando che parli; eppure quello che vuole dire non riesce ad uscire.
Continua a balbettare per l'emozione.
Intuisco cosa voglia rivelarmi.
Oh, Neteyam...
Sei sempre stato tu.
Dal primo momento che ti ho visto mi trasmettevi curiosità e sicurezza; c'era qualcosa in te che mi attirava ma inizialmente non ne capivo il motivo. Poi più giorni passavano e più desideravo stare con te giorno e notte. Ho amato i momenti passati insieme, anche solo godersi l'uno la compagnia dell'altro senza parlare.
E spero di tornarci a quei momenti magici.
C'eravamo solo io e te, o forse dovrei dire noi, perché io so cosa pensi, so cosa provi, e so cosa vuoi. Perché io ti vedo, Neteyam. Ti vedo nel profondo.
Gli poggio delicatamente una mano sul petto e ci guardiamo intensamente negli occhi.
Ci capiamo con uno sguardo, e senza esitazioni mi avvicino alle sue labbra facendole scontrare.
E potrei giurare di aver sentito il mio cuore mancare un battito per un momento, di aver sentito lo stomaco in subbuglio e la pelle d'oca sul mio corpo.

𝐀𝐘𝐎𝐄𝐍𝐆 Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang