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"Tu eccellerai, è inevitabile"

"Saresti disposta?" Chiede Neteyam incredulo.
"Certo che sì! E ho già un piano in mente!" Faccio l'occhiolino al ragazzo e lui distoglie lo sguardo imbarazzato. Cerco di non ridere per la sua reazione ma posso certo giurare di averlo visto arrossire un pochino.
Mi sdraio sull'erba e lui fa lo stesso. Smettiamo di parlare per un po' e questo silenzio non è più insopportabile come i giorni precedenti: è per godersi l'uno la presenza dell'altro ed io amo questo tipo di silenzio. Non c'è bisogno di parlare a vanvera per riempire il vuoto, basta starsene in compagnia. È l'equivalente della pace interiore.

"Ok, facciamo così: cerco di farmela amica così da fartela conoscere e poi vi lascio soli" Neteyam annuisce con un sorriso enorme in viso.
Il piano è approcciare Yeri il più amichevolmente possibile così che possa unirsi a me e Neteyam.
Farò in modo che durante l'addestramento loro due lavorino insieme.
"Ehi!" Sbuco da dietro la ragazza e lei non sembra affatto infastidita. Mi facilita il gioco.
"Sono Stxeli, dato che siamo le uniche femmine ho pensato: perché non conoscerla? Sai... solidarietà tra tutti questi maschi!"
Yeri ride e si presenta di conseguenza.
Prima dell'inizio della lezione parliamo del più e del meno, di quale famiglia appartiene e dove sia la sua amaca così da poterla andare a trovare un paio di volte, e poi, come concordato, Neteyam si avvicina a noi due e sembra incantato alla vista di Yeri.
E pensare che un paio di giorni fa guardava me in quel modo. Ma non devo pensarci ora. Non m'interessa dopotutto. O sbaglio?
"Lui è Neteyam, Neteyam lei è Yeri"
Neteyam porge la mano alla ragazza e lei l'afferra.
"So chi sei"
Prima che possiamo dire altro, veniamo interrotti dal maestro che avvisa dell'inizio della lezione.
Ci mettiamo tutti in fila ordinatamente.
Io e Neteyam ci scambiamo qualche sguardo e la sua felicità spruzza da tutti i pori.
"Prendete il vostro compagno e un bastone! Dovrete disarmarlo! Ricordate: concentrazione, svuotate la mente, non fatevi distrarre!"
Faccio segno a Neteyam di farsi avanti con Yeri, io prenderò un ragazzo a caso.
Ne vedo giusto uno molto carino così vado da lui a proporgli di stare in coppia assieme.
Si dimostra subito disponibile e mi chiedo se esista un Na'Vi in questo clan che sia un cafone insopportabile.
Il ragazzo davanti a me sorride e non saprei dire il motivo finché non si presenta dicendo di chiamarsi Ktu.
È davvero bello. Manca poco che m'incanto per il suo fascino.
Devo concentrarmi, non posso fallire questa lezione per colpa di un Na'Vi belloccio come lui.
"Ho visto che hai vinto contro Neteyam l'ultima volta" Dice con uno sguardo beffardo ma con un tono amichevole. Non capisco questa sua differenza.
Resto al suo gioco e iniziamo a punzecchiarci e capisco subito che non ha brutte intenzioni.
"Vuoi che faccia il culo anche a te?"
"Non se te lo faccio prima io"
Prima di iniziare a combattere il mio sguardo si posa sulla giovane coppietta formata da Yeri e Neteyam. Pensavo di trovarli a ridere e scherzare, invece sono abbastanza tranquilli e Neteyam non smette di fissarmi.
Vorrà una mano per fare colpo? Cosa dovrei fare?
Ancor prima di darmi una risposta, il maestro da il via all'esercizio e in men che non si dica sento lo scoccare del mio bastone a terra.
Neanche l'ho visto muoversi.
Mi giro confusa e Ktu ride per la mia reazione.
"Non te l'aspettavi?"
"Non ero pronta... rifacciamo!"
Questa volta Neteyam e Yeri si stanno divertendo, sento le loro risate fin qui e quasi non mi va a genio che lei possa essergli così vicina da poterlo toccare.
Ma non dev'essere un mio problema. Devo svuotare la mente.
Faccio un respiro profondo.
Svuota. La. Mente.
Parto all'attacco e il mio bastone e quello di Ktu si scontrano facendo uno schiocco che potrebbe sentirsi fino a casa.
La mia fierezza cresce piano piano e continuo a ripetermi mentalmente che l'avrò vinta e che farò cadere quel bastone. Fosse l'ultima cosa che faccio.
Purtroppo però manco un colpo appena i miei occhi cadono su Neteyam il quale ha provato ad avvolgere Yeri con un braccio.
Sento un dolore lancinante allo stomaco e subito mi piego in due appena tocco il terreno con la schiena. Il bastone mi segue a ruota.
Questo fa in modo che tutto il resto del gruppo si fermi all'improvviso volendo assistere alla scena.
Nessuno prova ad avvicinarsi. Solo Neteyam vorrebbe aiutarmi ma gli faccio capire con uno sguardo che so cavarmela anche da sola.
Ktu rimane davanti a me a fissarmi e noto un'espressione sconvolta, e come se si fosse risvegliato da un momento di trans comincia a parlare e straparlare.
"Oddio mi dispiace! Stavamo andando così bene! Non pensavo di poterti fare del male! Non me lo perdonerò mai! Ho pensato: wow, riusciamo a schivare uno i colpi dell'altro, sicuramente schiverà il mio calcio! Ma no! Che stupido che sono!"

𝐀𝐘𝐎𝐄𝐍𝐆 Where stories live. Discover now