09

187 4 0
                                    


"Sono troppo diversa per eccellere in questa vita"

La mia decisione di passare il resto della giornata stesa sulla mia amaca ha dato i suoi frutti.
Mi sono ripresa in men che non si dica dal calcio allo stomaco di Ktu, e tutti sembrano ancora in pensiero per me.
Kiri è venuta a vedere se stessi bene un paio di volte insieme a Tuk. Neytiri mi ha portato da bere e del cibo per riprendere le forze come una vera madre farebbe; Jake mi ha consolato con il
suo modo carismatico e con la sua capacità di fare discorsi convincenti e pieni di speranza.
Lo'ak e Neteyam, invece, non li ho ancora visti.
Il più grande mi ha aiutato a stendermi ma poi si è dileguato come un bambino impaurito.
Per cosa non ne ho proprio idea.
Non so cosa mi sia preso a lezione. Probabilmente mi stavo troppo concentrando su Yeri e Neteyam e su come stessero andando le cose tra loro.
Sono felice che si conoscano grazie a me, finalmente ho fatto qualcosa di buono nella mia vita, eppure devo ancora convincere me stessa in tutto e per tutto ad accettare la cosa.
C'è una parte del mio cervello che continua a dirmi che non avrei mai dovuto farlo, che dovevo lasciare la situazione com'era sin dal principio.
Devo smetterla di interrogare il mio subconscio o ne uscirò matta.
Mi alzo dall'amaca per andare a cercare Kiri, magari lei saprà distrarmi.
Mi faccio spazio tra i vari Omaticaya che camminano in senso opposto rispetto al mio e appena arrivo ai piedi dell'Albero Casa vedo Jake parlare con un membro del clan.
Quando mi vede mi saluta cordialmente e sorride come se avesse visto uno dei suoi figli.
"Sai dov'è Kiri?" Jake mi prende da una spalla ma non in un modo brusco, vuole solo invitarmi a girarmi e seguirlo in qualsiasi luogo lui voglia portarmi.
Non risponde alla mia domanda.
"Sai cosa dovresti fare? Raggiungere Neteyam"
Cerco di chiedergli il motivo ma continua a parlarmi sopra come se avesse qualcosa di più urgente da fare lasciandomi da sola e confusa.
Sbuffo e mi guardo intorno cercando un viso amico da cui andare.
Paiono spariti tutti. Volatilizzati.
Passo davanti alla loro amaca ma non vedo nemmeno Neytiri o Tuk.
Mi ci vuole poco per diventare sospettosa, e questo è il momento. Solitamente incontro sempre qualcuno della famiglia quando gironzolo per il villaggio ma questa volta nessuno è venuto ad accogliermi.
Nella foresta magari troverò qualcuno.
Forse hanno pensato di lasciarmi riposare e di andare a giocare da qualche parte per passare il tempo.
Oppure non vogliono più vedermi? No, non ha senso.
Mi incammino e appena trovo un albero abbastanza alto su cui salire, mi arrampico.
Mi dondolo dal ramo come se fossi su un altalena.
Sono stata così circondata di gente in questi giorni che non riesco più a stare da sola.
Chi avrebbe mai detto che sarei finita nel gruppetto che stavo seguendo quel fatidico giorno? Ai miei occhi, senza conoscerli, mi pareva un gruppo abbastanza strano; e invece eccomi qua a cercarli come se fossero di vitale importanza per la mia sanità mentale.
Sorrido tra me al solo pensiero.
Come sospettavo vedo qualcuno venire dalla mia parte. Faccio per cadere così da spuntare all'improvviso a chiunque ci sia lungo il cammino; infatti per poco queste due persone non prendono un infarto.
"Sei pazza?" Ci manca poco che Lo'ak fa per attaccarmi e Neteyam si mette in posizione difensiva per poi entrambi rilassarsi appena mi riconoscono. Io in tutto questo mi metto a ridere.
"Skxawng!" Lo'ak avvolge un braccio al mio collo spettinandomi i capelli con la mano ed io cerco di liberarmi dalla presa.
"Smettetela" Dice Neteyam e noi eseguiamo gli ordini. Non so se volesse dirlo in modo scherzoso e fosse uscito più duro e severo, oppure il contrario. Sta di fatto che gli ha dato fastidio questo mio avvicinamento con suo fratello. Ci metto la mano sul fuoco.
"Cosa stavate facendo?" Chiedo con ancora il sorriso sulle labbra. Neteyam non tarda a dare risposta prima che possa darla Lo'ak. Vuoi fare davvero a gara con tuo fratello?
"Niente che ti interessi" Alzo gli occhi al cielo e subito il fratello minore prende le mie difese.
"Dai fratello, non essere così sgarbato! siamo andati a fare un giro. Tu che ci fai qui? Hai già finito di riposarti? Mezza calzetta!" Allo scherzoso appellativo datomi da Lo'ak apro la bocca per far finta di sentirmi insultata. Per stare al gioco. Così gli salto addosso facendo cadere entrambi, e fortunatamente nessuno si fa male, ma Neteyam cerca comunque di separarci. Sento delle braccia sollevarmi come niente e rimettermi in piedi.
Mi sistemo e riprendo a parlare come una persona adulta. Quale non sono.
"Stavo cercando Kiri ma non la trovo da nessuna parte e Jake ha detto di venire a cercare te, Neteyam" Entrambi i loro volti sono confusi e posso capirli. Non c'è alcuna motivazione per cui dovrei cercare Neteyam. Eppure eccomi qua.
"Lo'ak va a casa" Neteyam mi prende sotto braccio. Non mi sembra affatto lui. Sembra un'altra persona e poi il suo tono di voce è praticamenete inesistente: l'ha detto con una tale piattezza che mi ha fatto quasi venire i brividi.
"Non posso venire con voi? Se vado a casa madre mi farà impacchettare la frutta! Abbi pietà fratello" Sebbene le suppliche di Lo'ak siano convincenti, Neteyam non si smuove e continua dritto per la sua strada provocando nel fratello più piccolo un piccolo sbuffo.

𝐀𝐘𝐎𝐄𝐍𝐆 Where stories live. Discover now