2- Lixxie

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"Hai fatto i compiti di matematica?" le chiese Han disperato con le mani hai capelli, non aveva avuto neanche il tempo per studiare ieri pomeriggio.
In realtà lo aveva avuto, ma era troppo impegnato a scrivere pezzi di canzoni per poterci pensare!

"Sì Ji, sei tu che non li fai mai!" rispose la ragazza divertita dopo aver sistemato le sue cose nell' armadietto blu e sfilando il materiale didattico per le prossime due ore.

"Ero impegnato!" cercò di giustificarsi con le mani ai capelli.

"Certo, tu sei sempre impegnato con quelle tue canzoni! Non hai mai neanche il tempo per uscire con me" si lamentò Vanya aggiustandosi le mollettine di perle che le sorreggevano i capelli in un semiraccolto.

"Ti prometto che se mi fai copiare questi, inizierò ad uscire con te almeno una volta alla settimana!" la pregò con le mani giunte.

"Uff e va bene, lo avrei fatto comunque. Non sono mica un' infame!" chiuse lo sportello e passò all'amico il quaderno rosso a quadretti.

"Yaaa! Che bello sei la migliore Nya" le scoccò un bacio sulla guancia per poi prenderla a braccetto e incamminarsi verso la mensa.

"Lo so, me lo dici semp-" qualcuno le andò a sbattere contro facendo cadere tutti i libri che aveva in mano.
Alzò lo sguardo un tantino infastidita e si trovò davanti un bellissimo ragazzo biondo, alto e con una marea di lentiggini a contornargli il visino angelico.
Stava per dirgliene quattro, ma fu Han a parlare per lei.

"Hey guarda dove vai!" vedendo la faccia impaurita del ragazzo biondo, Vanya mise una mano sul petto del moro.

"Lascia stare, non è nulla" disse sorridendo all'altro, capendo che fosse dispiaciuto solo guardandolo negli occhi.

"M-mi... Spiace" disse inchinandosi a raccogliere i libri della ragazza, che si affrettò a fare lo stesso.

"Cavolo ma tu non sei di qui vero?" chiese la ragazza alzando immediatamente la testa, comprendendo lo spavento quando Han gli aveva parlato, non conosceva bene la lingua coreana.

Lui scosse la testa con velocità, poi si alzarono entrambi.
"Dall'Australia" disse sistemandosi la cravatta.

"Vieni dall'Australia?" domandò il moro curioso. Lui scosse la testa di nuovo. Si inchinò di nuovo e poi mormorando degli "scusa" se ne andò.

"Hey! Hai qualcuno con cui mangiare a pranzo?" chiese Vanya girandosi e chiamandolo, lui si fermò e abbassando lo sguardo scosse il capo.

"Che fai allora? Vieni con noi!" lo invitò ricevendo un occhiata contraria da Han, che non era ancora del tutto convinto da quel ragazzo.

"Sicura?" chiese il biondo timidamente, strofinando le unghie contro il dorso della piccola mano.

"Certo!"

E così si avventurarono insieme verso la mensa, sedendosi ad un tavolo solo loro tre.
"Va meglio per te se parliamo inglese?" chiese la ragazza bevendo un sorso d'acqua.

"Ma io non lo capisco bene Nya!" Han era geloso di quel ragazzo, perché Vanya gli dava tante attenzioni?
Pensava che qualcuno avrebbe potuto rubare la sua noona, che poi era più piccolo di lei solo di un mese.

"Farò da traduttore umano, non preoccuparti Ji" e gli posò un delicato bacio sulla guancia, che arrossì notevolmente.

"Io sono Vanya comunque, lui è solo Han o solo Jisung" rise la mora ricordandosi del primo giorno di scuola mesi fa, il ragazzo la seguì a ruota, mostrando i suoi denti perfetti e bianchi come la neve.

"Sono Lee Felix! Solo Felix per gli amici" sorrise iniziando a sentirsi notevolmente a disagio con loro due.

"Felix non è un nome coreano vero?" domandò Han cominciando a gradire la compagnia del più piccolo.

"No, insomma vengo dall'Australia... Ma neanche Vanya è un nome coreano, no?"

"È russo se non sbaglio, significa farfalla" rispose addentando un pezzo del kimchi.

"E quindi vieni dalla Russia?"

"No, sono coreana, semplicemente la migliore amica di mia madre si chiamava così e hanno deciso di darmi il suo nome" fece spallucce.

L'amicizia tra Han, Vanya e Felix sarebbe stata duratura, avrebbe resistito per sempre.
Dopo essersi trovati non si sarebbero mai lasciati.

Anti-Venom| PrequelWhere stories live. Discover now