Ayato×reader-parte 2

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Viaggiando per Liyue e Sumeru mi accorgo di quanto sia vasto il mondo e quanto poco ne avessi vissuto fino adesso. Da entrambe le nazioni porto qualcosa da spedire ai Kamisato e da portare ai miei amici di Mondstadt.
Ormai sono quasi a Mondstadt, dovrei arrivare prima di sera. Mi aspettano tutti per settimana prossima, ma sorpresa.
Arrivo poco prima che tramonti il sole e mi dirigo al quartier generale dei Knights of Favonius.
Entro in libreria e incontro Lisa, che mi saluta come se fossi tornata dai morti per poi annunciare a tutto il quartier generale che sono tornata.
Mi propongono di andare a festeggiare da Angel's Share. Così in meno di mezz'ora siamo tutti riuniti alla taverna, compresa Jean.
Fortunatamente non c'era Diluc.
Kaeya come al solito devastato, Lisa nonostante abbia bevuto quanto Kaeya é solo un po' alticcia e Jean ha bevuto solo un bicchiere. Venti non ne parliamo nemmeno.
Jean accompagna Kaeya a casa e Lisa accompagna Venti.
Io torno a casa mia da sola. E chi incontro? Non l'avevo incontrato prima alla taverna ma lo incontro ora. Che gioia.
Cerco di ignorarlo guardando davanti a me.
"T/n..." mi sento chiamare.
Mi giro senza neanche rispondergli.
"Mi fa piacere che tu sia torna-"
"Non provarci nemmeno. Sei solo un traditore e un fallimento, quindi non sprecare nemmeno le tue parole con me. Dopo anni che mi dicevi di non preoccuparmi di Donna, ti trovo a letto con lei?! Come dovrei sentirmi? Eh? DIMMELO! Sei solo un poveraccio che pensa col cazzo anziché con la testa, Ragnvindr." dico con sdegno.
Mi guarda con lo sguardo basso e se ne va con la coda tra le gambe senza dire niente.
Torno a casa con un leggero mal di testa a causa dell'alcool e della sfuriata appena fatta.

La mattina dopo vado da Albedo per fargli sapere del mio ritorno.
Arrivata al suo laboratorio trovo solo Sucrose insieme a Timaeus. Dopo avermi abbracciata mi dice che Albedo é andato a cercare dei materiali per alcuni esperimenti.
Decido di preparare il pranzo mentre aspetto il ritorno dell'alchimista, che torna proprio appena ho finito.
"Mhh, cos'è questo buon odore Sucrose?" domanda non vedendomi.
"Mi ferisci fratellino, non riconosci nemmeno la cucina della tua sorella maggiore preferita?" dico con le mani sui fianchi e con finta aria offesa.
"Sei tornata!" dice abbracciandomi. "Ma non dovevi arricare settimana prossima?"
"Se vuoi me ne vado di nuovo."
"No!"
"Ti sono mancata così tanto?"
"Essendo stata via quasi quattro mesi, direi..." mormora.
"Mangiamo che il pranzo si raffredda."
Ci sediamo e mi chiede dei miei viaggi.
"Noto che parli molto di Ayato." mi dico con un sorrisino.
"Bhe, ecco, sì. Insomma, diciamo che é stato...mi sono...emh...Albedoooo." piagnucoli.
"26 anni e sei ancora una frana con i sentimenti." dice scuotendo la testa.
"Non mi sembra che tua sia tanto meglio." mormoro difendendomi.
Finito il pranzo torno a Mondstadt e vado a casa mia.

I mesi passano, io ho ripreso a lavorare e continuo con la mia solita vita.
Un giorno mentre sono a pranzo al Albedo stavamo parlando e io mi ritrovo a parlare di una delle mie passeggiate con Ayato. Per la milionesina volta durante i nostri pranzi.
"Eravamo ad Inazuma City e a un certo punto si é messo a piovere, così corriamo verso un posto riparato e appena arriviamo vedo che era tutto bagn-"
"Perché non sei rimasta ad Inazuma?" mi chiede con sguardo serio.
"Che cosa intendi?" chiedo non capendo.
"Quello che ho appena detto."
"Bedo la mia vita é qui, non posso mollare tutto e andarmene."
"E invece sì, puoi e devi farlo. Torna ad Inazuma e rimanici. Per Ayato. Trova la tua vita, non quella dell'uomo che ti ha mollata per una scalda-lenzuola."
"Bedo, stai scherzando?"
"Ti sembra che io abbia la faccia di uno che sta scherzando?"
"Non lo so..."
"No, tu lo sai ma non vuoi ammetterlo."
"E anche fosse? Non sta a te decidere per me, Albedo. Sono io che decido la mia vita." alzo la voce.
"No. Tu non stai vivendo la tua vita, con Ayato lo stavi facendo. Con Diluc vivevi nella sua ombra e ora continui a fare così se non vuoi ammetterlo. Hai la testa più dura di una roccia."
Non so cosa dire, sono spiazzata. Dopo aver sentito la verità come uno schiaffo in faccia mi risveglio.
Chiedo scusa ad Albedo e decido che ha ragione.
Che devo tornare ad Inazuma, perché é giusto.

Preparo tutto di nuovo e do la notizia ai miei amici, che sono un po' contrari ma capiscono. Così torno a Liyue e chiedo della prossima nave per Inazuma. E guarda caso c'è di nuovo Beidou.
"Ehi tu. Hai bisogno di tornare ad Inazuma per caso?" dice il capitano "Per il ragazzo azzurro? L'ho visto come vi guardavate prima di partire. Mi mancherà pure un occhio, ma dall'altro ci vedo più che bene. Forza, tra due giorni salpiamo." dice ridendo sonoramente.
Dopo ciò vado a salutare Hu Tao, conosciuta durante la mia permanenza a Liyue.

Arrivato il giorno della partenza salgo sulla nave, e stavolta sento di star facendo la cosa giusta.
Dopo giorni di navigazione e mal di mare arriviamo al porto di Inazuma.
Scendo dalla nave alla velocità della luce e vado a cercare un posto per la notte.
Mi sistemo e scrivo ad Albedo. Conservo la lettera e mi preparo per andare alla Kamisato Estate.

Arrivata vedo un Thoma sorpreso che mi corre incontro, come da tradizione ormai.
"T/n!! Che ci fai qui??"
"Shhh, abbassa la voce. Sai dove sono Ayato e Ayaka?"
"Nemmeno arrivi che chiedi già di loro."
"Sì sì, non fare l'offeso su. Ti offrirò la cena. Mi puoi dire dove sono? Per favore?"
"La Signorina é ad Inazuma City, il Signor Kamisato é dento nel suo uffi-"
"Perfetto, grazie mille Thoma!" dico sfrecciando via e lasciando Thoma spiazzato.

Corro dentro verso l'ufficio di Ayato e apro senza pensare a niente.
"Thoma, per favore bussa prima di entrare...Che cosa ti serve?" dice con la testa sui dei documenti.
Mi schiarisco la gola "Se il Signor Kamisato é impagegnato posso tornare dopo." cerco di non ridere.
Si ferma e alza lo sguardo di scatto.
Sorride e corre verso di me per abbracciarmi.
Entrambi ridiamo come due idioti.
Dopo un po' ci stacchiamo dall'abbraccio ma siamo comunque vicini, e Ayato appoggia la sua fronte sulla mia.
"Sei tornata." dice sorridente
"Sì." faccio una pausa "Sono tornata per parlarti. Posso?"
"Hai tutto il mio tempo. Vieni, andiamo fuori."
Lo seguo fuori mentre mi tiene per mano.
Ci sediamo e mi guarda aspettando che io iniziassi a parlare.
"Sino tornata perché volevo chiederti scusa, sono stata una codarda. Non appena ho realizzato una cosa sono scappata per paura che il passato si ripetesse."
Mi guarda confuso non sapendo a cosa alludessi, quindi gli racconto di Diluc.
"Non appena ho capito cosa provassi ho avuto paura." non riesco più a guardarlo negli occhi, sto solo guardando l'orizzonte.
Lo sento avvicinarsi e appoggiare una mano sulla mia guancia.
"Scusami per averti fatto sentire così."
Il momente é come quello nelle favole con sole che tramonta e i due protagonisti che si baciano. Peccato che questa non sia una favola.
Si avvicina e appoggia la fronte sulla mia come prima, mettendo anche l'altra mano sulla mia guancia.
"Io..." inizia Ayato, ma si blocca subito non appena scuoto la testa.
Ci avviciamo tutti e due sempre di più...ma arriva Thoma.
"Milord... Signor Kamis- SCUSATE." dice scappando via non appena ci vede.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

Thoma era venuto per dire che era arrivata Ayaka e che la cena sarebbe stata pronta a breve.
Ovviamente non appena Ayaka mi ha vista mi ha abbracciata e mi ha detto quanto le sono mancata.
La cena é di breve durata, Ayaka era stanca ed 3 andata letto subito augurandomi la buonanotte.
Ayato mi invita nella sua stanza in modo che potessimo parlare indisturbati.

Ci dirigiamo verso la sua camera e, arrivati, mi invita a sedermi sul letto.
Chiude la porta e si siede accanto a me.
Nessuno dei due sa cosa dire, quindi mi abbraccia e ci sdraiamo sul letto.
Rimaniamo così per un po' finché non mi giro verso di lui. Aveva gli occhi chiusi, come se stesse dormendo.
Lo guardo sorridente e gli sistemo i capelli. Al contatto apre gli occhi.
"Quindi...di cosa volevi parlare?" chiedo.
"Mi sei mancata...tanto."
Dopo aver visto che non sapevo cosa dire, riprende " Quindi...riguardo a quello che dicevi prima, cosa ne penseresti di una relazione? Adesso intendo."
Rido alla sua precisazione e lui mi guarda confuso.
"Penso che devo guardare al futuro senza guardarmi alla spalle, quindi sì Ayato. Tu, cosa ne penseresti?"
"Che la voglio, e anche subito...ovviamente solo se a te va bene."
"Sì, mi va bene." annuisco e mi avvicino lentamente a lui.
Mi mette una mano sulla guancia e mi bacia.

la vostra autrice preferita é viva.
dopo circa 6 mesi torno con una one shot di quasi 4000 parole, che fatica.
ci ho messo due/tre sere a scriverla tutta.
proprio per la lunghezza chiedo perdono per eventuali errori.

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⏰ Last updated: May 14, 2023 ⏰

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