«Sei pronta?» Mi chiese mia zia, tenendomi le mani.
«No.» Ammisi e sospirai.
«Sono stufa dei funerali.»
Mia zia strinse le labbra.
«A chi lo dici.» Mi baciò la fronte.
Presi una foto poggiata sul comodino.
Mi scappò una lacrima.
«Vorrei aver avuto...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Quando mi svegliai non riconobbi immediatamente il luogo in cui mi trovavo. La mia mente era annebbiata e ci misi un po' a ricordare quello che era successo.
La stanza in cui mi trovavo era bianca e luminosa, con mobili in metallo lucido e uno schermo piatto appeso alla parete. Ero in ospedale.
Riuscivo a sentire delle voci al di là della porta; erano Josie e Lizzie.
«Come hai potuto? Ti sei messa in pericolo senza dirmi niente!» disse Lizzie, il tono della sua voce stava raggiungendo un livello allarmante.
«Dovevo farlo. Hope...» Josie venne interrotta rapidamente da Lizzie.
«Siamo una squadra, Jo!» disse Lizzie, cercando di contenere la sua rabbia.
«Era rischioso, non volevo metterti in pericolo.» rispose Josie, cercando di giustificarsi.
«Perfetto, ora sei un'eroina, ma se qualcosa fosse andato storto? Come avrei fatto senza di te?» Attraverso il vetro della porta riuscivo a vedere Lizzie agitare le mani in aria.
«Mi dispiace, Lizzie.»
Non avrei mai dovuto coinvolgerle in tutto questo. Avrei dovuto insistere e farle lasciare la città.
Provai a muovermi, ma mi accorsi che avevo vari tubi collegati alle mie braccia. Gli staccai e decisi di alzarmi per andare in bagno a lavarmi. Mi sentivo la pelle appiccicosa e i capelli erano incrostati di sangue.
Aprii l'acqua e mi spogliai. Lentamente entrai sotto la doccia, lasciando che l'acqua lavasse via ogni traccia della notte scorsa.
Dopo essermi pulita, uscii dalla doccia e mi asciugai. Avevo bisogno di vestiti puliti, trovai un borsone contenente i miei vestiti vicino alla porta della stanza dell'ospedale, doveva essere stato portato dai miei zii.
Tirai fuori dei jeans neri e una maglietta grigia. Indossai anche una felpa leggera, avevo ancora i brividi dalla notte scorsa.
Tutte le ferite che mi erano state inflitte si erano rimurginate. Ero praticamente come nuova, solo un po' stanca.
Quando i miei zii mi dissero che Keelin era stata trovata mi feci subito portare da lei.
Aprii la porta della stanza ed entrai, zia Freya era al suo fianco.
«Oh tesoro, sei sveglia!» Venne verso di me a fatica.
