Capitolo 2: 2 anni dopo, Lincoln County, 1869

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Li dentro l'aria era pervasa come quasi sempre da una piacevole e allegra melodia suonata ad un piccolo pianoforte pochi metri più in la, accompagnata da un violino, e come di consueto, la gente non mancava.

Se non sbaglio, era l'unico saloon della cittadina, pertanto non c'era da stupirsi che tutti coloro che ne andavano in cerca si fermassero proprio li.

Starsene al bancone per un po' o ad un tavolo per giocare a poker con qualche nuovo amico era un ottimo modo per socializzare e al contempo divertirsi senza spendere una fortuna.

Era un locale che ero solito frequentare spesso, non solo con i miei compagni di banda, altrettanto regolarmente ci andavo anche completamente da solo.

Seguivo quasi una vera e propria routine li dentro, una volta entrato ero solito prendere posto al bancone e ordinare alcuni bicchieri di qualcosa da bere, tipicamente whisky da quelle parti, sebbene abbia sempre preferito il rum... ma aveva la brutta abitudine di scarseggiare nel west.

Visto che non ero mai l'unico, se ero in vena, mi mettevo anche a parlare con qualcuno seduto affianco a me se sembravano simpatici o perlomeno affabili.

Altrettanto spesso però, poteva anche capitare il contrario... poteva anche capitare che fossero gli altri i primi a socializzare nei miei confronti prima che io rivolgessi loro la parola. Molti pensano di no, ma in realtà c'era anche tanta gente simpatica nel far west...

Fu proprio in questo modo che prima ancora del 1867 fui abbastanza sfortunato da fare la conoscenza di una delle persone più schifose che abbia mai incontrato.

Si chiamava Robert "Bob" Turner, se non ricordo male; una specie di figlio di papà.

Non saprei definire bene il mestiere che faceva, ma era il tipico parassita della società. Mi pare fosse una qualche sottospecie di "agente immobiliare", o che svolgesse un qualche lavoro con le assicurazioni... non ricordo...

Sta di fatto che appena mi rivolse la parola, quasi per sbaglio, da quel momento non me lo scrollai più di dosso.

Era un'idiota, questo lo sapevano tutti, ma un'idiota con i soldi...

Purtroppo già mi conosceva di nome, ormai in paese la gente cominciava a conoscermi perché benestante e perché mi facevo vedere spesso.

Quel parassita umano, in qualche modo, era venuto a conoscenza del mio ranch, e fin dal 1867, se non persino prima, cominciò a farmi offerte vergognose perché glielo vendessi.

Pazzo idiota...

Partiamo dal presupposto che per me e mia moglie il ranch non era solo una fonte di guadagno, ma letteralmente la nostra casa, non l'avrei venduto per tutto l'oro del mondo, e poi lo adoravo, non me ne sarei mai distaccato.

Io glielo avevo fatto capire un'infinità di volte, ma per anni ha continuato a insistere.

Io odiavo Turner, con tutto me stesso, varie volte avrei solo voluto colpirlo perché mi faceva infuriare, ma in città ho sempre cercato di rimanere più civile possibile per non attirare l'attenzione... anche perché la maschera di "civiltà" che indossavo era appunto solamente questo: una maschera.

Li mi comportavo in modo civile solo per non attirare guai su di me, ma la verità è che all'epoca civile lo ero solo con mia moglie e con quei pochi amici stretti che avevo, questo perché il conformismo della società è sempre stato troppo per me, non mi sarei mai potuto integrare nella società moderna, a stento ci riuscivo con quella di una volta...

Ero una specie di "auto-emarginato" all'insaputa di tutti, un uomo troppo selvaggio e all'antica, alle volte, troppo persino per quello che chiamavano il "selvaggio west"... peccato, perché in quel luogo in quell'epoca mi sentivo a casa.

Le Due Facce della MedagliaWhere stories live. Discover now