«Questo è il mio sogno.» confermò infine e molto coraggiosamente risposi: «Abbiamo molte cose in comune...» lo guardai.

Sorrise di nuovo, sapevo che stesse ripensando alla conversazione avuta in quella notte e, in seguito, a tutto ciò che avvenne precendentemente a quella conversazione.

«Sembra perfetto» commentò Kiara.

«Già...» rispose guardandomi di nuovo.

«C'è spazio per un altro ospite?» domandò lei rivolgendosi al biondo.

Avrei risposto di no, stavo per risponderle in realtà, ma mi ricordai cosa avevamo stabilito io e JJ; dovevamo essere solo noi due, nessun'altro avrebbe dovuto saperlo.

I Pogues venivano prima di ogni altra cosa e saremmo stati disposti a diventare un segreto.

Se ero convinta?

No, non lo ero. Ma lo avrei fatto.

Tenevo troppo a Jay, più di quanto tenevo a tutti loro, e se qualcosa fosse andato storto avrei rischiato di perdere tutto, per questo lo avrei fatto; mantenere il segreto significava rimanere al sicuro da qualsiasi piega storta che avesse potuto prendere il mio rapporto con quei ragazzi, diventati ormai la mia famiglia.

Qualcuno che bussò sulla parete del container mi risvegliò dai miei pensieri «Hey! Ragazzi! Aprite!» riconobbi la voce di John B ed immediatamente scattammo in piedi.

Li aiutammo ad entrare di nuovo nel container. Pope fu il primo a raggiungerci, poi John B ed inaspettatamente una ragazza mai vista sbucò fuori dal nulla.

«Ma che cazzo hai fatto?!» sputò rivolgendosi a John B.

Aveva la carnagione scura, i capelli raccolti in una coda coperta dal cappello con visiera che portava, le labbra carnose ed il suo sorriso era caratterizzato da un piccolo spazio proprio in mezzo ai denti incisivi; doveva avere la nostra stessa età, o forse qualche anno di più, ma sembrò conoscere John B e questo mi lasciò perplessa.

«Ti uccido John B!» lo minacciò entrando nel container passando per quella piccola finestrella.

«Cleo, andiamo!» si lamentò lui ed in quel momento guardai la ragazza continuando a non capire.

«Aspetta, lei chi diavolo è? - il tono di chiara era evidentemente preoccupato - Chi diavolo è, John B?!» ripeté alterandosi ma il ragazzo tentò di calmarla.

«Ti ricordi della ragazza delle Bahamas che ci ha salvati?» disse lui e solo in quel momento realizzai ricordando i racconti di Sarah...

«Cleo.» dissi.

John B mi guardò annuendo «Cleo - Posò lo sguardo sulla ragazza - Lei ci aiuterà ad uscire.»

«La prossima volta avvisami.» rispose la mora visibilmente contrariata all'idea assurda che Pope e John B avevano avuto lasciandoci entrare in quel container.

«Aspettate, dove sono le armi?» domandò JJ osservando i ragazzi.

Pope abbassò lo sguardo facendo intendere a tutti quale fosse la risposta: facile, non le avevano.

«Sul serio non avete preso niente? Neanche una pistola?» li guardò a dir poco scioccato il biondo.

«Ci abbiamo provato okay? Sono stato aggredito!»

«Oh ma certo!»

«JJ smettila di pensare a-»

Noi tre ragazze zittimmo immediatamente i ragazzi che per l'ennesima volta in quella giornata si stavano per immergere in un'altra discussione.

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora