20.

3.7K 113 28
                                    

"I couldn't stand still and look at you

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"I couldn't stand still and look at you..."
~~~~~~~~~~~𓆉︎~~~~~~~~~~~

«Ti ringrazio di tutto Kat»

Un sussurro al mio orecchio, un dolce brivido lungo la mia schiena, una sensazione di vuoto e poi, due morbide e calde labbra sulla mia guancia. Schioccò un lungo e dolce bacio sul mio viso assonnato. Non capii cosa stesse succedendo finché non sentii la finestra aprirsi ed il fresco venticello mattutino venire a contatto con la mia pelle accaldata.

JJ quella mattina se ne andò presto, lasciandomi forse uno dei più bei buongiorni che abbia ricevuto in tutta la mia vita.

Ci saremmo rivisti solo quella sera, una volta tornato John B dalla pesca con Ward tutti ci saremmo riuniti per iniziare ad estrarre l'oro dalla caverna nel pozzo dei Crain.

Mi alzai dal letto con uno strano sorriso sulle labbra ma nonostante questo ero quasi dispiaciuta, avrei voluto che rimanesse.

Non pensavo sempre a lui.

Anche se poteva sembrare così. Capivo quando provavo qualcosa per una persona, iniziavo a pensarlo notte e giorno, mattina e sera, ogni attimo della giornata.

Con lui non era così, forse per il fatto che passavamo molto tempo insieme. Ero confusa, ma schiarirmi le idee mi sarebbe servito solo a mettermi nei casini con me stessa. Non avevo bisogno di stare male di nuovo, non volevo farlo.

Nonostante i miei genitori non ci fossero il biondo decise di calarsi dal balconcino della mia camera, per non rischiare nulla forse.

Avrei passato l'intera mattinata a casa, non avevo voglia di uscire ed era ora di mettere in ordine la mia camera dopo parecchio tempo.

Legai i capelli in una treccia, accesi lo stereo e feci partire la musica. Adoravo passare le giornate nella mia stanza, ballare e cantare a squarciagola le mie canzoni preferite. Adoravo rinchiudermi nel mio modo anche se solo per qualche ora, mi aiutava a riflettere ed a non pensare per qualche momento, poteva non aver alcun senso agli occhi degli altri, ma per me lo aveva e questo aiutava molto.

Sentii in lontananza un rumore, le pareti vibrarono leggermente più volte e capii che al piano di sotto qualcuno probabilmente stesse bussando alla porta. Mia madre mi avrebbe ucciso se avesse saputo che stavo tenendo la musica ad un volume così alto da non accorgermi del campanello.

Misi in pausa Lana e mi precipitai al le piano di sotto stando attenta a non andare lunga per le scale.

«Arrivo!» urlai sistemandomi i capelli e corsi verso la porta.

Non appena la aprii i miei occhi si spalancarono e feci un passo indietro.
Squadrai il ragazzo da testa a piedi e feci per chiudergli la porta in faccia ma lui prontamente riuscì a fermarmi bloccandola.

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora