Ritrovo

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Erano passate ore da quando la ragazza si era addormentata, adesso doveva essere notte fonda.
Tutti dormivano tranne lei.
La rosa si era svegliata di soprassalto bagnata di sudore da testa a piedi.
Provò ad alzarsi ma la testa le inizió a girare pericolosamente.
Si sentiva bollire, aveva un caldo incredibile eppure stava benissimo sotto quelle coperte...
Con lo sguardo cercò di capire con chi si trovasse e dove.
La stanza era piena di libri e provette, l'unico di quel gruppo che aveva passione per la "medicina" in generale era solo Sasori.
Alla sua destra, su una sedia dormiva Sasori con un'espressione stanchissima, alla sua sinistra c'era Deidara.
Doveva assolutamente uscire da quella camera e vedere Itachi.
Si tirò a sedere con molta fatica, la stanza girava tutta e non riusciva a distinguere il vero oggetto dalle sue copie.
Ad un tratto si ricordó che le chiavi della porta le aveva Deidara.
Si sentí morire, come avrebbe fatto?
Con una difficoltà immensa posò i piedi a terra e si sollevò.
Appena lo fece perse immediatamente l'equilibrio e cadde in avanti.
Pensava che sarebbe finita a terra o addosso a qualcosa ed invece era fra le braccia di Deidara.
La rosa divenne più rossa di quanto fosse con la mente annebbiata.
Ma immediatamente ne approfittó e facendo finta di appoggiarsi, lo derubó delle chiavi della stanza.
Deidara -Nana...vai a dormire- le disse sedendosi nuovamente sulla poltrona vicina al letto.
L'Haruno protestó un pochino per reggersi il gioco e fece finta di addormentarsi.
Silenziosamente aspettó che i minuti passassero e pregò che i giramenti di testa le svanissero per poter agire meglio.
Ascoltò il suo respiro un'ultima volta e poi decise di agire.
Si alzò e appoggiandosi al letto e alla parete arrivò alla porta.
Con il cuore a mille e il respiro affannato aprì la porta e si catapultó fuori dalla stanza chiudendo i due ragazzi a chiave nella stanza di Sasori.
Bene, era fatta.
Era fuori, poteva vedere Itachi e capire.
Con la felicità nelle vene fece il primo passo ma costató che le serviva aiuto.
Ad ogni passo la vista peggiorava e il corpo iniziava a cedere.
Non importa, lei voleva vedere Itachi e l'avrebbe visto a qualunque costo!
Sentiva il viso accaldato e la schiena sudata.
Non sapeva se sarebbe crollata sul pavimento come una cretina ma poco le importava.
Adesso voleva dare la precedenza ad Itachi.
Lo avevano isolato da lei come se fosse in pericolo di morte e non le permettevano di vederlo.
Nel corridorio si sentiva solo il suo respiro e i suoi passi leggeri.
Per il resto c'era un silenzio surreale.
La povera ragazza non sapeva dove andare, le stanze erano una decina e non poteva di certo visitarle tutte.
Prima di prendere una decisione però, aveva bisogno di appoggiarsi perché il suo fisico non avrebbe retto per molto.
Si appoggió su una porta, accostata e non chiusa come le altre.
All'inizio la ragazza non se ne accorse, ma lo scoprì quando cadde all'interno della stanza.
Non ebbe neanche il tempo di guardarsi intorno, i suoi occhi vedevano solo il pavimento scuro.
Un momento! Non era in terra! Era...sospesa in aria!
No ma che! Qualcuno la stava tenendo per i fianchi!
Con fatica alzò lo sguardo per vedere chi fosse e il suo cuore iniziò a battere veramente velocemente.
Itachi.
Lui era lì.
Itachi era lì.
Il viso della ragazzo esprimeva preoccupazione e il suo occhio destro era bendato.
Cosa gli era successo? Era forse per quello che Itachi era stato portato di corsa nella sua camera?
Ci avrebbe pensato dopo, adesso era troppo felice di essere con lui.
Sakura -Itachi...sei...sei... qui- sussurró spingendolo verso quello che doveva essere un letto.
Itachi era sbalordito, Kisame gli aveva riferito tutto sull'accaduto di Sakura ma vederla in quello stato...
Viso rossissimo, occhi rossi e pieni di lacrime, labbra secche, occhiaie pesanti e chakra debole.
Sembrava una persona in fin di vita.
L'Haruno dal canto suo era felicissima di averlo rivisto.
Gli era mancato e non sapeva neanche il perché.
Itachi -Sakura...hai la febbre, perché sei qua?- la rimproveró il ragazzo cercando di allontanarla da quella specie di abbraccio per guardarla meglio.
Alla ragazza non importava cosa le dicesse, era super felice di essere con lui e di vederlo in forma.
La rosa si sentiva leggera come una piuma e aveva una voglia infinita di parlare.
La febbre le faceva quell'effetto.
Sakura -Io sto bene....tu...come stai piuttosto? - chiese la ragazza sedendosi sul letto nero dell'Uchiha.
Le gambe non gli reggevano più e neanche la testa.
Itachi era sbalordito, non si preoccupava di se stessa ma di lui...
Il ragazzo posò il dorso della mano sulla fronte della ragazza per sentirne la temperatura.
Quest'ultima scoppió a ridere e si mosse dal tocco di Itachi sdraiandosi con il viso rivolto al soffitto.
Aah che casino! Le girava tutto ma aveva una voglia matta di stare con Itachi!
L'Uchiha maggiore era rimasto a guardarla con uno sguardo preoccupato.
La ragazza bolliva ed anche molto.
Itachi tentò di farla ragionare per farla tornare di là ma lei era impassibile.
Diceva che era venuta per vedere come stava e che adesso era felice di essere con lui nella stessa stanza.
Le parole della ragazza riempirono il cuore di gioia dell'altro.
Sakura si tirò a sedere di scatto e con la stanza ribaltata si alzò appoggiandosi ad Itachi.
Non era consapevole di ciò che faceva, lo voleva fare e basta.
Il possessore dello sharingan rimase inpassibile e capì il perché delle azioni della ragazza.
La febbre non la faceva ragionare.
Itachi -Adesso ti riporto di là.
Senza febbre non faresti mai queste cose- le disse cercando di allontanarla.
Ella fu più veloce e si scostó ridendo.
Sakura -Chi te lo dice?- sussurrò avvicinandosi nuovamente.
L'Uchiha maggiore lola afferrò per il braccio e la tiró a due centimetri dalla sua bocca.
Itachi -basta giochetti, adesso ti riporto di là- spiegò con tono serio.
Qualcosa in Sakura si ruppe, no non voleva tornare di là.
Si pentì del suo comportamento infantile verso il ragazzo e spense subito quel sorriso furbo che aveva sulle labbra.
Con la febbre era un pó lunatica, glielo dicevano tutti.
Sakura -Itachi...perché non mi vuoi vicina a te?-
Il ragazzo in questione roteó gli occhi al cielo.
Aveva già conosciuto diverse persone che avevano questo tipo di comportamento durante la febbre.
Era una cosa fuori controllo anche per un Uchiha.
Soprattutto se la ragazza in questione era Sakura Haruno.
Sakura -Nessuno mi vuole! Naruto mi dá la caccia, Sasuke vuole solo sfruttarmi e tu mi ignori- disse con tono triste.
Gli occhi del fratello di Sasuke si aprirono di scatto.
Era questo ciò che provava la ragazza ogni volta?
Era questo ciò che si portava dietro?
Itachi -Stai delirando- rispose tentando di farla sedere sul suo letto.
La rosa si ribellò un pó e con un colpo di forza spinse il ragazzo a diversi metri da lei.
Le forze sembravano esserle tornate improvvisamente senza la ragione.
Sakura -Perché non mi riveli tutto? Non ti fidi di me? Cosa ho che non va?- urlò lasciando uscire le lacrime che tanto le premevano.
Lacrime amare, salate e acide.
Lacrime che provenivano dal cuore
Il cuore di Itachi si strinse improvvisamente e il suo corpo si mosse verso la ragazza in lacrime involontariamente.
Erano solo lui e lei.
Basta fingere cose mai provate, che tutto si riveli.
La verità era quella, lui dipendeva da lei e se n'era accorto solo ora.
Ma adesso non poteva fare ciò che voleva fare.
Non era opportuno e poi  c'era possibilità che lei non si ricordasse nulla.
Il ragazzo tiró a sè la ragazza e la abbracció stringendola solo come stringeva Sasuke.
Che loro due fossero le persone più importanti che avesse adesso?
Probabile.
Ancora una volta ispiró a lungo l'odore della ragazza  costatando che questa volta era diverso da come era sempre.
Era un odore stanco e privo di emozioni.
La ragazza interruppe il pianto improvvisamente per godersi il momento.
Itachi Uchiha l'aveva abbracciata per ben due volte.
E lei ne era felice.
Sakura -Dormi con me Itachi, ti prego- sussurrò la ragazza nel suo abbraccio.
Aveva bisogno che qualcuno fosse vicino a lei.
Itachi era in crisi, cosa poteva fare?
In quel momento di sicuro avrebbe accettato, ma era sicuro che Sakura non dicesse così solo per febbre?
Poco gli importava, se poteva renderla felice l'avrebbe fatto, adesso che poteva.
Sciolse l'abbraccio e con delicatezza la fece sdraiare sotto le coperte raggiungendola dall'altro lato.
Non avrebbe dormito, forse si sarebbe alzato una volta che lei si fosse addormentata.
E per fare ciò si girò di spalle pensando a tutte le emozioni provate.
Ad un tratto sentì delle braccia stringerlo per i fianchi.
Girò velocemente la testa e vide che Sakura si era letteralmente appiccicata a lui stringendolo in una presa forte ma delicata.
Ed...era bello essere abbracciati da qualcuno.
Da quanti anni qualcuno non gli mostrava il suo amore? Troppi...
E per quello si era lasciato andare.
Non sapendo cosa fare si rigiró e chiuse gli occhi.
Forse si sarebbe addormentato come la sua compagna.
Infatti Sakura era già in un delicato sogno, si era addormentata quasi subito.
La febbre le aveva consumato tutte le risorse.
L'Haruno aveva abbracciato Itachi con molta insicurezza e non ebbe neanche il tempo di vedere la sua reazione, era crollata subito.
Sotto le coperte, vicino ad Itachi Uchiha si srntiva bene.
Non era un effetto della febbre e non lo era neanche il fatto che non sentisse la mancanza di Sasuke.

Sai -Naruto dove stai andando?- chiese l'amico vicino all'uscita del palazzo dell'Hokage.
Naruto si fermó a metà strada e senza girarsi rispose
Naruto -Vado a catrurare Sakura, se ha tradito il villaggio non posso permetterle di distruggere Konoha-

Eccomii! Spero che vi sia piaciuto.
Infiniti grazie a tutti quelli che leggono, votano a favore e recensiscono
Non so davvero come ringraziarvi!
Nel prossimo capitolo ci saranno moltissimi colpi di scena!
Alla prossima!♡

You're killing me ||SasuSaku||Where stories live. Discover now