41- distruggere e riparare

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Elizabeth
- la pelle umana si rigenera in risposta a una ferita, creando un nuovo strato cellulare... essendo ancora umana, ti sono rimaste delle cicatrici: il tuo Lupo non era sveglio abbastanza da far sparire del tutto le ferite profonde. Ma ora che sei completamente una lupa, puoi facilmente rigenerare la pelle senza lasciare tracce.

Lo guardo incuriosita... non capisco cosa intende, ma farò il possibile per non avere più la schiena in questo stato. Me ne sono sempre vergognata, arrivando addirittura a portare giacche nelle estati più calde. Forse, grazie a Cristian, non avrò più questo problema.
Che sia la volta buona che qualcosa va bene?

- cosa dovrei fare allora?- sospira a fondo in silenzio, prima di abbassare lo sguardo.
- devo procurarti nuove ferite, negli stessi punti. Solo così la tua pelle si rigenererà del tutto, e tu non avrai più alcun segno- orrore è ciò che penso all'istante, accompagnato da un colpo al cuore.
Io non proverò di nuovo dolore, non negli stessi punti... non può essere!

Non potrei mai sopportarlo... ogni centimetro di queste cicatrici, se solo sfiorato, mi riporta a ricordi terribili... alle urla, al frastuono del cuoio sulla mia schiena. Non posso tollerare nuove ferite, nuovo dolore...

- pensa a cosa avrai dopo, Elizabeth: un corpo di cui non potrai più vergognarti, non dovrai più ricordare guardandoti... ti voglio aiutare, fatti aiutare...
- farà tanto male- gli dico con gli occhi lucidi, tremando al solo pensiero.
- lo so, ma passerà in fretta. Le ferite guariranno in pochi minuti.

- perché lo fai? Nonostante il modo in cui ti tratto...- In risposta, sospira portando, per un istante, lo sguardo sulle mie labbra.

- perché so che non vuoi questo legame, ed è il minimo che posso fare per te. Ti capisco perfettamente: se il tuo cuore ti porta da un'altra parte, lo accetterò anche se per me sarà molto difficile- mentre lo ascolto, lo stupore arriva palesandosi sulla mia faccia.

- se ti sono sembrato scorbutico in questi giorni, perdonami. Ho rovinato parecchi rapporti per questo carattere, ma con la mia comp... con te, non voglio questo- sembra davvero sincero, tanto che un sorriso nasce sul mio volto.

- grazie.
- sei bella quando sorridi- mi dice un po' sollevato, e io non posso far altro che arrossire.
- non sono niente di che.
- se fossi solo un po' più alta, avresti potuto fare la modella- e con quest'offesa scherzosa, possiamo dire addio al bel momento!
- grazie mille, eh!- gli faccio la linguaccia, e lui ride mostrando i suoi denti bianchi e la sua contentezza nell'avermi lì.

Se non avessi già Daniel in testa, Cristian sarebbe stato il ragazzo giusto per me. Pensandoci, abbiamo già la strada spianata dato il legame e la mia natura; con lui, sarebbe tutto più facile.
Ma nella vita niente è certo, e tutto sembra accadere per stravolgere i piani.
Oramai sono innamorata di un vampiro, e ne pagherò le conseguenze se dovesse servire... che lui mi voglia o no. Nonostante le ultime cose che ho saputo sul suo conto, nonostante il modo in cui mi ha trattata l'ultima volta.

Affronterò le conseguenze, così come ora sopporterò altre torture per avere un corpo di cui non dovrò più vergognarmi in giro.
Farò questo sforzo, perché non ho intenzione di farmi piegare di nuovo dal mio passato. Avrò una nuova vita, un nuovo corpo, cose che Dio solo sa quanto le desideravo.

Il biondo diventa serio, ponendomi la domanda che mi aspettavo.
- allora?
- va bene, ma non sopporterei mai tutto in una volta sola.
- faremo in due volte, se ti farà stare tranquilla. Non voglio... farti pesare troppo la cosa.
- dove si fa?
- non qui, si sporcherebbe tutto di sangue. L'ideale è un posto con dell'acqua- prendo un bel respiro, tirando fuori un luogo a me tanto caro.
- al lago- non posso credere di dover tornare lì, per soffrire oltretutto.

È un posto caro anche a Daniel, ne sono sicura.
Forse lo rivedrò proprio lì, oppure no?
Chissà cosa starà facendo ora... mi starà pensando? Mi starà cercando? O avrà rinunciato a me? Se lo avesse fatto... non so come potrei sentirmi. Forse, mi sentirei più abbandonata in quel caso che in tutta la mia vita.

Non riuscirei a rinunciare al suo sguardo così profondo e scuro, come un pozzo senza fine, che mi inghiottiva e al tempo stesso mi faceva sentire viva. Lui, che con soltanto la sua voce mi riportava alla realtà dopo un attacco di panico. Una realtà che con lui diventa una favola, ma senza diventa un inferno.

L'amore rende dannatamente vulnerabili.
La semplice decisione della persona che amiamo può determinare una catastrofe nel cuore e nell'anima, o una gioia mai provata prima. Tutto sta nell'altro, in quello che fa, in quello che dice, in quello che pensa. Nell'istante in cui ci si rende conto di non avere il pieno controllo delle proprie emozioni, si è oramai nelle mani di un bambino che ha il potere di distruggere o riparare una bambola. E non si può fare nulla se non desiderare di essere distrutti e riparati, di continuo.

L'amore fa parte della vita e, come tutto, non è mai rosa e fiori.
Anzi, forse è proprio quando non va tutto per il verso giusto che si capisce quant'è forte il sentimento.
Daniel non poteva sapere la mia natura, quando ci siamo avvicinati. Si è innamorato di me e l'ha dichiarato, ma a un'umana.
Cosa dirà alla lupa? Cosa dirà alla ragazza che appartiene a ciò che lui detesta?

Dopotutto, non è cambiato niente per me.
Nonostante sappia cosa scorre nelle mie vene, non riesco a considerarmi lupa anche nel carattere. Più che lupo, mi sento ancora un cucciolo, o un vaso mezzo rotto e con qualche crepa ancora da aggiustare. Sono esattamente come quando mi ha conosciuta, solo con qualche consapevolezza in più su chi sono.

So che, dopo questo episodio doloroso, tornerò da lui. So che mi riprenderà tra le sue braccia, lo spero, ne ho bisogno.

- verranno anche i miei cugini. Non sarà per niente un bello spettacolo, Elizabeth, soprattutto perché inizierai a ribellarti. Loro ti devono bloccare.
- Posso controllarmi, ne sono sicura.
- per sicurezza, meglio farli venire. Lo faremo domani, mattina e sera.
- va bene- non gli do il tempo di ribattere, che mi sporgo per abbracciarlo.

In risposta, apre le braccia e mi avvolge con dolcezza. Sento il suo respiro che accarezza la mia pelle, regalandomi un istante di spensieratezza e tranquillità. Non nego che la sua vicinanza mi fa un certo effetto ed è piacevole, ma adoro di più stare accanto a Daniel.

- questa decisione ti fa onore, Elizabeth. Non posso capire cosa hai passato, ma so che se sei arrivata fin qui c'è un motivo, ed il motivo è che sei forte come una roccia. Mi dispiace tanto...
- per cosa?- sussurro con le labbra coperte dalla sua maglia. Respiro il suo profumo, ripetendomi che forse è meglio allontanarmi.

- per non averti cercata prima. Avrei evitato tante cose- mentre sospiro, penso che ha ragione.
Avrebbe evitato gran parte delle mie sofferenze.
Ma avrebbe evitato anche la presenza di Daniel nella mia vita.

𝓣𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓓𝓲 𝓣𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora