30- quella voce

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⚠️ attenzione: scena esplicita (non completa)

Elizabeth
Non so che nome dare alle cose che provo quando Daniel mi sta accanto.
Sento il battito del mio cuore fin nelle orecchie, e non sono nemmeno in grado di respirare come una persona normale. Credo che quando viene usata l'espressione farfalle nello stomaco, non ci si riferisca solo al tipo di pasta che si mangia.

Nell'istante in cui i suoi occhi tenebrosi si posano su di me, sento le budella contorcersi per arrivarmi fino alla gola. E poi quelle labbra sottili, così fameliche, che quando prendono le mie mi dimentico persino come mi chiamo.

Mi guarda con la testa in un altro mondo, fissando la mia bocca con desiderio e fame. Ha cambiato del tutto atteggiamento.
Divento rossa dall'imbarazzo, ma al tempo stesso sento uno strano calore tra le gambe, che in realtà si è acceso da quando ho conosciuto questo vampiro così dolce ma allo stesso tempo rude.

Sono accaldata, e non per la febbre.
Improvvisamente mi sento molto meglio, con un'energia che mi porta a sorridere come un'ebete per tutto ciò che è successo poco fa.

Non mi aspettavo quella chiamata.
Sono contenta che Gerard si sia pentito, e in qualche modo le sue parole hanno ricucito, seppur di poco, dei pezzi lacerati della mia anima. Anche se non potrò mai dimenticare del tutto, posso dire di essere felice, almeno per ora.

- come ti senti?- la sua voce mi riporta sulla Terra, o meglio, sul letto sotto di noi.
- sto bene- rispondo sorridendo, sentendomi leggera come una farfalla. Anche se lui è sopra di me, si preoccupa di non essere troppo pesante reggendosi coi gomiti e le ginocchia.

Da questa prospettiva, il suo viso è ancora più bello.

- senti ancora la febbre? Margherita mi ha detto che non era grave...- scuoto la testa, e per qualche motivo sconosciuto il mio sorriso scompare quando ricordo quella donna dai capelli rossi e ricci.

È davvero bella, e mi spaventa il fatto che loro due siano molto legati, a quanto ho visto... in più è una vampira, e non posso competere con una così.
Mi mordo il labbro, strappandomi una pellicina in silenzio.

- che hai?- si accorge del mio cambiamento d'umore, che non fa che peggiorare nel momento in cui penso che probabilmente è stato lui a morderla.

- nulla- rispondo con un nodo alla gola, mentre torturo l'interno di una guancia coi denti.
- dimmi, El- si avvicina di nuovo al mio viso, ma, invece di darmi un bacio, prende a sfiorare le mie labbra con le sue.

- Margherita è come te, vero?
- mh sì, ma non è nata vampira. Perché me lo chiedi?
- come lo è diventata?- ho paura di quello che sta per dirmi. Se avessero avuto una relazione mentre lei era umana? E se avesse rotto con lei una volta averla morsa? Insomma, lei non dimostra tanti anni, e certamente può essere stata con uno come lui, che potrebbe avere chiunque.

Sorride fino a mostrare i canini bianchi.
- con questi- la punta della sua lingua prende a leccarli, mentre io sono sul punto di piangere e non so perché.

Perché diamine mi dà fastidio il fatto che quei canini siano stati nella carne di un'altra donna, per giunta per renderla immortale?

- gelosa, ragazzina?- quel sorriso diventa un ghigno inquietante, insieme ai suoi occhi che si illuminano. Sembra contento di vedermi nervosa, che stronzo!

- no!- scuoto la testa, cercando di togliermi dalla posizione in cui mi trovo ora.
Mi manca l'aria, e non lo voglio più addosso!
Lui non si sposta di un centimetro, anzi: quando cerco di sgusciare fuori dalla sua trappola, lui mi prende dolcemente i polsi per poi bloccarli ai lati della mia testa.

𝓣𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓓𝓲 𝓣𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora