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<<Il suo odore sarà per te un tormento.
La sua pelle pallida sarà una continua tentazione.
Il suo corpo esile ma forte sarà per te una salvezza,
perché lei stessa sarà costretta a superare ostacoli di cui non sarai subito a conoscenza.
Tra tutte le sue condanne, ce n'è una peggiore per lei: il suo destino è offrirti l'anima>>.

Le parole della veggente non servirono a consolare l'animo affranto del povero ragazzo davanti a lei.
I suoi occhi neri come le tenebre saettarono verso tutte le parti della stanza in cui si trovavano. Tutto, pur di non rivedere gli occhi bianchi di quella donna.
Non era pronto a sentirsi dire quelle parole.

L'odore della stanza era nauseabondo, pensò il ragazzo di appena ventidue anni: era il tipico odore di umido, di muffa che cresce sempre di più sulle pareti, nascosta da chissà quale mobile.
Sulla grande vetrata a sinistra erano state appese delle tende rosse di pizzo per coprire la camera.
La luce rossa soffusa permetteva di distinguere vagamente i tratti della donna: occhi color smeraldo, capelli rossi, rughe accennate ai lati degli occhi e delle labbra come piccole crepe sulla ceramica. Un viso perfetto, si disse il ragazzo. Ancora perfetto, prima che il tempo facesse il suo corso.
La donna esercitava i suoi utili servigi in un quartiere malfamato, sporco e lurido, frequentato soltanto da genti ignoranti e povere. Era il posto ideale dove andare per non essere riconosciuto, pensò il giovane prima di entrare nel piccolo localino con all'entrata la scritta "Veggente Margherita ai vostri servizi".

Eppure, ora il ragazzo desiderava stare lì non un minuto di più. All'improvviso, le pareti della già minuscola stanza stavano cominciando a diventare troppo strette, troppo soffocanti per lui che aveva già molte responsabilità sulle spalle.

Pensò alla donna dal volto perfetto ma segnato appena dal tempo, al suo fantastico dono di prevedere il futuro per chissà quale gene trasmesso nel corso delle generazioni della sua famiglia.
Il fatto di conoscere gli eventi futuri doveva essere certamente una maledizione, ma a Daniel questo parve un'occasione da non sprecare assolutamente.
Bastava un cenno di assenso, soltanto un "sì", per avere quel dono tutto per sé.

<<So cosa sei, ragazzo. So cosa vuoi da me, e lo avrai soltanto se mi prometterai protezione>>
<<Protezione da cosa?>> il sorriso dolce di Margherita parve colpire nel profondo il giovane.
<< Quelle come me sono molto richieste, nel vostro mondo. Ne ho incontrati molti prima di te, ma mai nessuno di loro si sentiva come ti senti tu ora>>.
<<Come?>>
<< Sei smarrito, ragazzo. Posso aiutarti a ritrovare la giusta via>> rispose la donna i cui occhi color smeraldo avevano preso a luccicare sotto la luce dalle mille sfumature rosse.
<<Siamo solo povere umane in cerca di un protettore, altrimenti saremmo date in pasto a quelli della tua razza. Perché credi che mi trovi in questo squallido posto? La tua gente non si avvicinerebbe mai qui, eppure tu l'hai fatto: io voglio ricompensare questa intraprendenza. Accetta i miei servigi, ragazzo>>.

Il giovane si ricompose: in preda al panico della rivelazione, aveva perso la sua solita postura da altolocato quale era.
I suoi occhi neri luccicarono, un sorriso appena accennato e sinistro comparve sul suo volto che non aveva sicuramente nulla di umano per la sua bellezza.

<<Per sempre?>> chiese lui aspettando con impazienza la risposta.
<< Per sempre>>.

A quelle parole, la sediola, su cui si era accomodato il giovane dopo aver offerto a Margherita un generoso compenso, si ribaltò a terra. Il chiasso venne ignorato del tutto, perché a cogliere di sorpresa la donna era ben altro.
Una folata di vento prese per un secondo ad accarezzare i suoi capelli ricci e rossi, prima di accorgersi di avere davanti a sé due occhi dello stesso colore della luce soffusa sopra di loro. Erano due fari del colore del sangue.
Il dolore al collo si fece sentire più forte che mai.

Quel ragazzo dall'aria smarrita, dolce e innocua la stava facendo sua. Le stava offrendo il dono dell'immortalità, quello a cui la donna aveva sempre aspirato.
Il bacio doloroso del vampiro la avvolse nelle tenebre, in un sonno dolce e meritato, dopo anni di fughe, nascondigli e servigi a persone provenienti da tutto il mondo. Finalmente non doveva più badare a se stessa, doveva soltanto obbedire al nuovo padrone.

𝓣𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓓𝓲 𝓣𝓮Where stories live. Discover now