Capitolo III

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LOUIS.


Se Louis avesse potuto silenziare la voce di Harry lo avrebbe fatto. Aveva passato così tanto tempo lontano dal campeggio che i ragazzi probabilmente si stavano chiedendo che razza di guida fosse, visto che stava più tempo nella natura che insieme a loro. Dopo che Harry lo aveva lasciato da solo a finire di raccogliere la legna per il fuoco, Louis si era dovuto sforzare per fare ritorno al campo prima che facesse notte, in modo da aiutarli ad accendere il fuoco e assicurarsi che tutti avessero montato le tende. Con sua grande sorpresa, il fuoco stava già bruciando e i ragazzi erano impegnati in un'attività volta ad accrescere il senso di appartenenza al gruppo, diretta da Harry e Zayn. Non era rimasto in zona abbastanza tempo per capire di cosa si trattasse perché, appena i suoi occhi avevano incrociato quelli di Harry dall'altra parte del campo, si era sentito intrappolato e gli era tornata in mente tutta l'umiliazione provata durante il loro incontro di poco prima. Non aveva intenzione di ammettere quello che aveva provato dopo la sua defezione, e di sicuro non voleva che il suo ragazzo avesse quel tipo di arma da usare contro di lui. Era lampante che lo odiasse, e il sentimento era reciproco.

Louis aveva finito per portare Clifford al lago per fargli fare una nuotata. Si era seduto su uno dei tronchi sulla riva ed era rimasto ad aspettare la pace che lo invadeva ogni volta che si trovava all'aria aperta, ma le chiacchiere e le risate che giungevano dal campo si erano rivelate una distrazione troppo forte. Proprio come stava accadendo in quel momento. Louis aveva scelto un punto più vicino al fuoco per cenare e dopo aveva cominciato a controllare lo zaino per la milionesima volta, benché non fosse necessario. Louis lo aveva fatto solo per evitare di vedere cosa faceva Harry. Con la coda dell'occhio, aveva visto Zayn avvicinarglisi varie volte, ma ogni volta che lo toccava doveva sforzarsi di girare la testa dall'altra parte, così da non essere tentato di alzarsi e spaccargli la faccia.

Cazzo, erano in campeggio nel bel mezzo della natura, non in discoteca. Non si sarebbe stupito se quei coglioni fossero sgattaiolati via nella notte per una sveltina. Il pensiero di Zayn che piegava Harry sopra qualche roccia, come aveva detto il giorno prima, insieme alle parole che gli aveva sputato in faccia quella sera stessa, fecero rimontare la sua rabbia.

Una parte di lui che tu non hai mai avuto.

Louis aveva capito di essere gay l'estate precedente alla rottura con Harry. All'inizio non era stato chiaro perché il suo cuore iniziasse a martellare ogni volta che vedeva quel riccio, o perché i palmi gli sudassero così tanto e non riuscisse a respirare quando lo toccava. Per non parlare delle erezioni che aveva sempre ogni volta che gli stava vicino. Alla fine, le cose si erano aggravate così tanto che aveva paura ad andare a nuotare in piscina con lui, nel caso notasse la sua situazione imbarazzante nell'acqua cristallina. Ciò aveva limitato le loro nuotate allo specchio d'acqua dolce nella proprietà dei suoi genitori e, visto che suo padre gli gridava contro ogni volta che li beccava a farlo, Louis e Harry si erano ridotti ad andarci di notte, quando tutti dormivano.

Una volta che Louis si fu reso conto che i sentimenti per Harry andavano oltre l'amicizia – e questo solo dopo essersi masturbato tra gli alberi al buio mentre tornava a casa dopo una sessione di nuoto particolarmente movimentata – si era preoccupato per l'impatto che avrebbe avuto la loro amicizia. Louis non aveva avuto l'impressione che Harry provasse le stesse cose. Perciò aveva fatto del suo meglio per fingere che quei sentimenti non esistessero. Quando aveva trovato il coraggio di confessargli la verità, Harry aveva iniziato ad allontanarsi da lui, e Louis aveva temuto che dicendogli di essere gay avrebbe allargato il divario fra loro ancor di più. Dopo l'incontro fortuito al parco giochi, quando avevano cinque anni, erano diventati inseparabili. Nonostante il fatto che Harry fosse parte ricca di Greenwich e i suoi genitori fossero ben radicati nella classe medio bassa, era sempre stato uno stronzetto insistente. Louis aveva ammorbato i suoi genitori chiedendo loro di riportarlo in quel parco fino a quando, alla fine, non avevano ceduto. Il parco era vicino a casa sua e andava a piedi, ma per la famiglia di Harry ci volevano ben dieci minuti di macchina. L'unica ragione per cui gli era capitato la prima volta era perché Harry aveva costretto la sua tata a fermarsi lì sulla strada di casa, dopo un appuntamento dal dottore. E tutto perché, vedendolo seduto sull'altalena dal finestrino della macchina, aveva deciso che Louis aveva bisogno di un amico.

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