9. La mia condanna

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       Da leggere assolutamente con la canzone
In my blood - shawn mendes🎧

Dopo pochi minuti,però, mi venne voglia di ballare, così, un po 'in disparte, iniziai a scatenarmi con a fianco la mia amica che rideva come una matta per via dell'alcool.
Ora sento troppo caldo così con molta fatica per colpa dei tacchi mi avvio al piano di sopra spingendo un po di gente ubriaca marcia ed esco in una terrazza.
Le stelle sono proprio belle questa sera, si vedono bene dato che non ci sono le nuvole a coprire il cielo.
Mi piace guardare il cielo la notte, quando non ci sono le nuvole e non piove.
Mi fanno sentire al sicuro, come se non ci fosse cosa più bella delle stelle che luccicano per ricordarti che, forse, qualcosa di bello in questa vita c'è.
Mentre penso la porta-finestra dietro di me si apre così mi giro per vedere chi fosse
《Oh, ciao Charles》saluto il ragazzo che è appena uscito
《Ciao, se vuoi me ne vado》mi chiede incerto sul cosa fare e con una faccia indecifrabile
《No no, tranquillo》gli dico per poi girarmi e tornare ad ammirare il cielo 
《È bello vero?》mi dice guardando anche lui il cielo e mettendosi affianco a me
《Si, sai, a volte spero di vedere una stella cadente, ma non ci riesco mai》confesso ridacchiando e guardandolo per poco
Ridacchia anche lui appoggiandosi alla ringhiera del poggiolo
Così riesco a guardarlo bene e porta dei jeans un po strappati con una camicia bianca e una giacca sopra.
《Chissà, magari è la volta buona》 mi dice per poi fare spallucce con la testa in su ad ammirare il mare di stelle
Stiamo zitti per un paio di minuti, ma questo silenzio non è imbarazzante, è piacevole e rilassante
Dopo qualche istante vedo quella tanto attesa stella cadente
《Guarda Charles, ne ho vista una》escamo come una bambina alla vista di un giocattolo che voleva da tanto tempo.
I miei occhi si illuminano, non sono mai stata fortunata, o forse era solo colpa del destino, fatto sta che la mia vita ho avuto più bassi che alti, direi molti di più, quindi quando mi capita anche una piccola cosa ma buona a me sembra una grande cosa.
Il mio sorriso si allarga e, come tradizione dice, esprimo il mio desiderio chiudendo gli occhi.
Quando li riapro guardo il monegasco vicino a me
《Oh, ma dai, non mi prendere per il culo anche tu》 gli dico lanciandogli un'occhiataccia 
《Io non ho detto niente》ride lui distogliendo lo sguardo così gli faccio la linguaccia.
《Comunque complimenti per oggi francesino》mi complimento prendendolo un po in giro
《Ma dai, non sono francese》mi guarda male con quegli occhi color verde smeraldo tanto belli quanto profondi.
Poi sentii delle urla che richiamarono Charles, probabilmente lo stavano cercando.
《Missà che ti cercano》lo avviso
Così lui sentendo le voci e cercando di capire cosa dicono mi saluta
《Allora io vado》mi fa segno con la mano mentre con l'altra afferra la maniglia 
《Va bene, ciao francesino》lo saluto sorridendo leggermente
Lui mi sorride facendo spuntare lievemente le sue fossette e poi chiude la porta
Ero rimasta sola lì al freddo, in quella terrazza, ma non mi importava, era una vita che ero da sola, sapevo cavarmela da sola, ci ero abituata.
Rimasi lì a guardare le stelle per ancora mezz'ora, non mi stancherò mai di farlo, finché la porta si aprì di nuovo rivelando la la mia migliore amica
《Allora, come mai qui tutta sola soletta?》mi chiese sedendosi affianco alla sedia su cui ero io.
Evidentemente l'effetto dell'alcool era svanito.
《Niente, mi rilasso, sono stanca》dissi con una mezza verità.
La verità era che sì, ero stanca, ma non volevo stare in mezzo alla gente, e poi mi sentivo tremendamente fuori posto.
Kate mi conosce bene, sa che sono la persona migliore al mondo a mascherare i sentimenti, così rimase lì a guardarmi, ad aspettare che mi girassi per guardarla negli occhi.
Gli occhi, che per quanto la gente mi dicesse che fossere belli, erano la mia più grande condanna
So mascherare le mie emozioni come nessun altro ma i miei occhi dicono sempre la verità, per questo ho sempre paura che le persone cerchino di studiarmi attraverso essi, perchè so già che ci riuscirebbero, scoprirebbero come mi sento e a cosa sto pensando
È una cosa che mi spaventa terribilmente, ho paura che qualcuno possa capire il mio passato, le mie sofferenze, e che tramite quello mi faccia del male.
Per questo non mi fido mai di nessuno, sono poche le persone che seno riuscire a guadagnarsi la mia fiducia
Ma mascherare gli occhi non ci sono mai riuscita, è come se parlassero per me, come se riuscissero a spiegare ciò che non posso fare a parole.
Sono la luce del mio viso, non si spengono mai.
Sono un libro aperto.
Sono la mia condanna.

Quel fottutissimo monegasco ||Charles Leclerc||حيث تعيش القصص. اكتشف الآن