5. Spensierate e ubriache

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Dopo la cena saluto  la mia migliore amica e Giada, che ormai posso definire quasi amica, anche se qualcosa di lei non mi quadra, con due baci sulle guance e torno in camera.
Tendo a fidarmi poco delle persone, sempre per via del mio passato, perciò ancora non mi fido molto di Giada anche perchè non la conosco bene.
Apro la porta e noto che pierre è gia tornato
《Ciao bibi, come mai così tardi?》mi chiede notandomi e alludendo al discorso fatto a inizio serata riguardo a Max e al nostro rapporto.
《Tranquillo, ho solo fatto due chiacchiere in più con Kate e Giada》dico alzando gli occhi al cielo e togliendomi le scarpe.
《L'hai conosciuta finalmente, come ti è sembrata?》
《Simpatica, è veramente una brava persona》 sorrido non molto convinta
Mi siedo di fianco a Pierre che è sul divano e lo abbraccio, nel frattempo lui mette un film su netflix e ci perdiamo a vedere la tv.
Mi piace abbracciarlo, gli voglio un mondo di bene.
Mi metto con le gambe rannicchiate al petto e mi rilasso
A distrarci è qualcuno che bussa alla porta della nostra camera d'albergo.
Chi puo essere a quest'ora?
Pierre si alza e apre, scorgo dietro di lui la figura del monegasco che mi vede e dice a mio fratello
《Se vuoi passo domani》
Così io e Pierre interveniamo dicendogli che non c'è problema e che non disturba.
Lui e Pierre parlano e poi quest'ultimo chiede 《se vuoi rimanere qui a noi fa piacere》io annuisco, in modo distratto, guardando Charles che accetta e si siede alla mia destra sul divano e Pierre affianco a lui.
Io continuo a vedere il film ignorando i brividi che mi sono appena venuti e imponendomi di non guardare a destra anche se è tremendamente difficile.
Ma quando, per l'ennesima volta mi sento osservata, mi giro, fallendo miseramente, e incontro gli occhi del ragazzo affianco a me che mi osserva.
Una marea di brividi si impossessano del mio corpo, sarà il freddo, e non sapendo cosa fare decido di sorridergli timidamente e tornare a guardare il film.
Non so più cosa pensare, e forse neanche voglio, perché ho troppo sonno.
Per la stanchezza appoggio il mento alle ginocchia coperte da dei pantaloni della tuta, ma qualche istante dopo vedo Charles, che notando la mia stanchezza, mi fa segno con la mano di appoggiare la testa sulla sua spalla.
Rimango un po 'stupita da questo gesto, d'altronde ci conosciamo solo di vista.
Un po titubante faccio quello che mi dice lui e cerco di nascondere la faccia il più possibile dato che è rossa come un pomodoro.
Che imbarazzo!
Qualche minuto dopo mi addormento sempre nella stessa posizione beandomi del suo profumo.

Mi risveglio alle 6:30 sempre sul divano ma con la differenza che sono appoggiata al bracciolo del divano e non alla spalla di Charles
Devo dire che però ho dormito bene.
Mi alzo con un po di fatica e trovo Pierre, in cucina, che maneggia con i fornelli.
《Ti prego aiutami tu》mi prega dopo avermi notata, così mi avvicino a lui con le calze di lana regalate da chissa chi.
Non ha mai saputo farci con la cucina perciò rido per poi prendere la moca e fare il caffè che fino a pochi secondi prima Pierre non riusciva a fare
《Era meglio quando la macchinetta del caffè funzionava》si lamenta spostandosi per farmi spazio e sbuffando
La macchinetta si è rotta dopo che qualcuno di nome Pierre ci ha lanciato sopra una pallina da tennis per poi giustificarsi con un "non l'ho fatto apposta"
《Beh si era più comodo ma tu devi imparare a farlo》gli dico e lui sbuffa nuovamente
《Comunque tu ieri non ti volevi staccare dalla spalla di Charles, non volevamo svegliarti quindi ci abbiamo messo un po》avvampo, lo sapevo, non dovevo accettare di appoggiarmi a lui.
Pierre scoppia a ridere così io mi difendo.
《Che cazzo ti ridi》lo sgrido ma lui non sembra voler smettere, così uso la mia arma
Il broncio.
Ogni volta che lo faccio lui, come gli altri, cede.
Lui mi abbraccia dicendomi che sembro una bambina quando mi offendo, o faccio finta.

Dopo avermi preso per il culo per il mio modo di mangiare, che secondo lui è buffo, esce di casa per andare al circuito lasciandomi a casa ad annoiarmi.
Mi straio sul divano sbuffando e rimango verma per un po.
Poi mi viene un'idea, scatto in piedi e afferro il telefono
Chiamo katerina e Giada con una videochiamata e scopro che anche loro sono a casa ad annoiarsi così le invito da me per passare la mattinata insieme.
Perfetto.
Dieci minuti dopo arrivano nella mia stanza e senza fare complimenti entrano e accendiamo la musica con una cassa a me regalata da lewis, di quelle che usa quando prima di una gara fanno le sfilate.
Che incomincino le danze!
Prepariamo snack di tutti i tipi, ci scateniamo come delle pazze, ballando e cantando, e forse beviamo un po.
Dico forse perchè non me lo ricordo, sono impegnata a ridere che non so neanche che ore sono
《Ragazze, sapete che ore sono?》dico balbettando per l'alcool che sta facendo effetto
《No》rispondono in coro per poi ridere
Cerco di guardare l'orologio ma tutto gira e io non capisco niente
《Ragazze scateniamoci!》strilla Kate mentre balla in piedi sul divano muovendo le braccia qua e la.
Io sto per seguirla ma vedo una foto che ritrae me e mio padre, David, insieme fuori da scuola
Dico mio padre perché io e Pierre abbiamo solo mamma in comune, lei stava con mio padre e due mesi dopo la mia nascita si mise con un'altro uomo che ha un figlio, Pierre
Mio papà mi manca moltissimo, riusciamo a vederci solo 3 o 4 volte all'anno ma il nostro rapporto è bellissimo e non cambia mai nonostante la distanza.
《Tutto bene ?》mi chiede Giada che però sta ridendo
Io ho recuperato un po di lucidità quindi non posso fare altro che continuare a bere.
Io e le mie amiche continuiamo a ballare spensierate e ubriache finchè ci addormentiamo sul divano.

Quel fottutissimo monegasco ||Charles Leclerc||Where stories live. Discover now