💜Capitolo 2💜

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Era da più un'ora che Silvia stava in bagno, e io, da brava amica qual'ero, andai a controllare.

Entrando vidi Silvia asciugarsi il volto... Probabilmente aveva pianto, dato che quando entrai finse di essersi asciugata dall'acqua quando invece erano lacrime. Con voce debole le chiesi :<<Tutto bene?>> e lei :<<Si, sto bene. Torna in classe, ti prego! E non dire niente a nessuno.>>. Anch'io comunque dovevo andare in bagno, perciò non tornai in classe ugualmente. Mi diressi al lavello di fianco a Silvia. Avvicinandomi notai sulla sua manina un livido scurissimo, quasi sanguinava quel coso. C'era solo una cosa da fare. Per la prima volta mi tolsi la maschera, e Silvia dopo aver visto il mio volto maculato e graffiato mi strinse forte tra le sue braccia e io feci lo stesso.
In quello stesso momento entrò anche Sally, che vedendoci abbracciate, in un primo momento non comprese cosa fosse successo. Però poi Sally mi vide senza la maschera di coniglio e si unì all'abbraccio.

Durante la ricreazione la bidella bussò alla nostra classe e disse :<<Silvia, sono venuti a prenderti...>>. Il volto della mia amica si scurì, e bisbigliando disse :<<E ora cosa le è successo?!>. Sally le si avvicinò ed iniziò ad accarezzarle il volto, e per incoraggiarla le disse :<<Dai, forse non è successo nulla!>>, ma lei :<<No! Forse l'avrà fatta stare male di nuovo... Quell'idiota!>>. Sally, impotente l'accarezzó la guancia e la salutò abbracciandola.

A mensa quindi rimanemmo io e Sally. Il mio unico chiodo fisso era Silvia. Dov'era? Come se la stava passando?
Diversamente, Sally guardava insistentemente le finestre oltre le quali vi era il cortile. Per essere precisi, il suo sguardo era rivolto ad un bimbo biondino dagli occhi verdi... Il suo sguardo era come rapito!
<<Tutto bene?>> le chiesi, e lei :<<Si, stavo solo osservando quel bambino dell'altra classe. Si chiama Gregory. Anche lui ha qualcosa che ci accomuna. Anche la sua mamma, come la mia, non esce mai di casa...>>. Io le chiesi ancora :<<Perché pensi questo?>>, e lei :<<Perché in questi quattro anni non ho mai visto la sua mamma accompagnarlo all'asilo...>>.
<<Tu cosa pensi?>> mi chiese finalmente Sally, e io un pò stufa le risposi :<<Onestamente penso sia parecchio vile da parte tua dimenticare la questione di Silvia! Chissà come sta ora?>>. Lei un pò infastidita replicò :<<Come osi chiamarmi vile?! Comunque la storia di oggi non mi ha destato troppa preoccupazione, non è la prima volta che la portano via in anticipo. E poi la sua sofferenza non è la tua! Più che confortarla non possiamo fare altro, questo è un problema degli adulti e deve rimanere tale!>>. Poi continuò prendendomi la mano :<<Promettimi che manterrai il segreto! Silvia mi ha raccontato che ultimamente la sua mamma è sempre triste e silenziosa, ed è allettata... Perciò nei giorni "no", Silvia deve prendersi cura di lei.>>.

Il primo giorno d'asilo fu molto strano, per non dire angosciante. Conobbi due dolcissime coetanee, entrambe avevano problemi di famiglia... Ma avevano la forza di supportarsi l'un l'altra. Mentre tornavo a casa con la mia mamma avevo la testa altrove. Non riuscivo a smettere di pensare a tutta la giornata trascorsa. Le parole di Sally echeggiavano nella mia testa. Ero così presa dai pensieri che non mi resi conto di essere tornata a casa, e che mi ero seduta al tavolo con i miei genitori.

Il pazzo psicopatico diede un forte pugno sul tavolo, per lo spavento mi fece trasalire, e velocemente tornai alla realtà. <<Si può sapere cosa ti preoccupa?>> chiese mia madre, e io :<<È stata una giornata intensa!>>. E ancora quest'ultima mi chiese :<<Come ti trovi con i tuoi compagni di classe?>>, e io timidamente risposi :<<Bene... molti bambini inizialmente mi hanno preso in giro per la maschera, e hanno tentato di strapparmela dal volto, ma alla fine sono riuscita a fare amicizia con due bimbe dolcissime!>>. Quello psicopatico interruppe la nostra conversazione e domandò :<<Bonnie, posso sapere perché diamine ti sei portata a scuola quella stupida maschera da coniglio?>>,e io :<<La metto per i graffi... che mi hai procurato!>>. Calò il silenzio. L'uomo si alzò dal tavolo e prese la maschera da coniglio che avevo poggiato sul pomello superiore della sedia. La prese e la gettò nel fuoco del camino... Poi guardando la mamma la minacciò :<<E tu, Linda, non osare proferire parola!>>. Dopodiché mi prese per un braccio e mi strattonò in cameretta, in seguito mi scaraventò in terra e chiuse la porta a chiave.

 Dopodiché mi prese per un braccio e mi strattonò in cameretta, in seguito mi scaraventò in terra e chiuse la porta a chiave

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