I want to marry you- Regulus Black

43

6 anni dopo

La villa Black era decorata con striscioni colorati e palloncini dappertutto. Quando Leila diede un'occhiata alla stanza finita, batté le mani eccitata.

"È proprio necessario?" alzò un sopracciglio verso la moglie. "Non fraintendetemi, è bello e tutto, ma non ricorderà nulla".

"È il suo primo compleanno, Reg! Stai forse suggerendo che dovremmo dargli una pacca sulla testa e continuare la nostra giornata solo perché non se la ricorderà?".

"No, no", il moro alzò le mani in segno di resa. "Non sto suggerendo nulla. Faccia come vuole".

"È quello che ho ritenuto", annuì lei. "Sembra buono, vero?".

"Abbastanza bene per un bambino di un anno".

"Reg!"

"Scusa! Ha un aspetto fantastico".

"Va bene. Torniamo subito in salotto".

Lui annuì, poi i due si diressero verso la suddetta stanza dove c'erano i loro ospiti.

"Guarda! Stai volando! Come fai, ragazzo? Sono impressionato!".

"Attento, Sirius", lo rimproverò Orion con gli occhi stretti. "Non farlo cadere".

"Rilassati, vecchio mio. Ci stiamo solo divertendo, vero, Tom?". E tenne il bambino in aria con un sorriso, facendolo ridacchiare. "Visto? Gli piace!".

Waldburga e Joanna erano sedute su uno dei divani e chiacchieravano mentre i loro mariti badavano al bambino.

"Bene", sorrise. "Andiamo in sala da pranzo?".

"Puoi dire torta", disse Reg accigliato. "Non è che lui capisca".

"Non sottovalutare mio figlio!".

"Tuo figlio? Ahi!"

"Portalo di là mentre io prendo la torta, va bene?".

"Certo."

"Oh, io prendo la macchina fotografica!". Sirius esclamò felice, consegnando il bambino al padre.

Lila andò in cucina a prendere la torta che aveva fatto quel giorno e vi pose al centro una sola candela. Afferrando il vassoio su cui era appoggiata, si avviò verso la sala da pranzo.

Quando entrò nella stanza, tutti cominciarono ad applaudire, tranne il fratello di Reg, che era troppo impegnato a registrare tutto e decise invece di iniziare ad applaudire.

Gli enormi occhi marroni del bambino cominciarono a scintillare mentre guardava la madre posare la torta sul tavolo di fronte a lui.

"Buon compleanno, Tom Black Adams", lo fissò con orgoglio.

"Perché sei così formale?". la sua moglie aggrottò le sopracciglia. "È tuo figlio, non un collega".

"Oh, Merlino", Sirius finse di asciugarsi una lacrima. "Ricordo molto bene il giorno in cui sei nato, ragazzino. È come se fosse stato solo un anno fa".

"Forse perché era un anno fa?". Orion strabuzzò gli occhi su di lui.

"Questa è la battuta, amico mio. Ma stiamo ancora lavorando sul tuo umorismo, quindi lascio correre. Comunque, venite tutti qui! È ora di fare una foto di gruppo!".

Fecero come aveva chiesto e si misero intorno al piccolo.

Dopo che il flash li ebbe accecati, finalmente si sedettero al tavolo e tagliarono la torta.

"Non posso crederci", sorrise dolcemente Joanna. "Il tempo vola così in fretta. Prima che ce ne accorgiamo, il piccolo Arvin andrà a Hogwarts".

"Il mio piccolo Serpeverde", disse il moro sognante, facendo sbuffare Leila.

"Non sarà un Serpeverde".

"Sì, lo sarà".

"Non lo sarà. Ti sembra un Serpeverde?".

"Perché, che aspetto dovrebbe avere un Serpeverde?". Lui inclinò la testa di lato.

"Non lo so", scrollò le spalle. "Ma non come lui, questo è certo".

"In dieci anni possono cambiare molte cose, amore".

"Beh, suppongo che dovremo aspettare e vedere".

"Aereo!" Sirius tagliò corto, spostando una forchettina con sopra una torta davanti alla bocca di Tom, che era aperta mentre i suoi occhi seguivano il dolce.

"Si sta divertendo troppo", sussurrò Reg a Leila.

"So che sto invecchiando, ma posso ancora sentire, sai", rispose suo padre. "E non esiste una cosa come il troppo divertimento, ho ragione, Tom?". Gli fece il solletico, ottenendo in cambio un grande sorriso.

Il moro scosse la testa sorridendo, poi continuarono a festeggiare il primissimo compleanno del piccolo.

Regulus non aveva idea di come sarebbe stato il loro futuro, ma una cosa la sapeva.

In quel momento, era felice.

FINE