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Non ti lascerò".

Reg era in piedi accanto al letto di Leila con le braccia incrociate sul petto, con un'espressione seria sul volto.

"Dai, devi farlo".

"E chi mi costringerà?".

"Lo farò io", disse Madam Pomfrey. "Non le è permesso rimanere per la notte, signor Black, mi dispiace".

"Ma se le succedesse qualcosa e non ci fosse nessuno?".

"Sei cieco, Black?".

Il serpeverde si voltò verso la fonte della voce.

L'unica altra persona nell'ala dell'ospedale oltre a lei c'era una ragazza bionda del Grifondoro, che aveva anche lei qualche problema alla gamba.

"Già, come se tu potessi aiutarla in qualcosa. Non riesci nemmeno ad alzarti dal letto".

"Questo non cambia il fatto che sono qui".

"Per favore", intervenne di nuovo Madam Pomfrey. "Può venire a trovarla domani pomeriggio. Posso prometterle che non le accadrà nulla di male".

Lui si limitò a scornarsi, distogliendo lo sguardo dalla finestra.

"Reg, ti prego", Leila lo guardò con occhi dolci e imploranti. "Starò bene".

Dopo aver emesso un grosso sospiro, riportò l'attenzione su di loro.

"Ok, come vuoi, me ne vado".

"Finalmente", la ragazza bionda sgranò gli occhi.

"E chi te l'ha chiesto?".

"Reg!" La Tassorosso strinse gli occhi su di lui.

"Cosa?!"

"Per favore, torna a riposare, domani hai lezione".

"Potrei saltare", fece lui scrollando le spalle.

"No, non puoi farlo!".

"Perché no?"

"Perché!".

"Sì, Lila, è una ragione valida, grazie".

"Vuoi portare fuori di qui il tuo fastidioso essere?". La ragazza sull'altro letto ringhiò. "Mi stai facendo venire il mal di testa".

"Ok, questo è il...".

"Addio, signor Black", disse Madama Pomfrey afferrandogli il braccio e cominciando a trascinarlo fuori dalla stanza.

"Non puoi farlo!".

"In realtà posso."

"Ciao Reg!" salutò con la mano. "Ci vediamo domani!".

"Certo, se mi lasciano tornare", disse la signora con un'occhiata laterale.

"Non essere così drammatico, giovanotto".

Dopo averlo fatto uscire, Madama Pomfrey chiuse la porta e tornò dalle ragazze.

"Voi due riposate, ok? Verrò a controllarvi più tardi".

Le ragazze annuirono e lei se ne andò.

"Allora..." La ragazza Grifondoro girò la testa verso Adams. "Io mi chiamo Rita. Il tuo?"

"Leila".

"Piacere di conoscerti. È il tuo ultimo anno qui, vero?".

"Sì", si lasciò sfuggire un sospiro.

"E... Come stai affrontando questa storia della legge sul matrimonio?".

"Beh, all'inizio ero un po' preoccupata, ma non è poi così male".

I want to marry you- Regulus BlackWhere stories live. Discover now