IMPULSE.

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Sussurro parole,
tra le rondini
e l'erba dei prati.
(Floriana Porta).

In una delle sue più intricate rappresentazioni, il corpo umano era un quadro di terminazioni nervose nascoste fra carne e ossa; il loro muto sfrigolare partiva dal cervello e si riversava nelle membra per conferirgli una volontà meccanica.

L'essere un concetto base dell'anatomia umana imparato ancor prima del distinguere la differente personalità di ciascuna stagione l'aveva indotta a reputarsi difettosa, sicché il suo fisico soleva sorprenderla con sbalzi di dolorosa euforia, ma altrettanto sicura che quel reticolato di microscopiche pulsioni elettriche rappresentasse esclusivamente il 90% di sé.

Il restante 10% non rientrava a far parte della sovrapposizione di tessuti epidermici e organi, era inafferrabile come la scia di una stella cadente, appena scorgibile e di inaccessibilità identica agli intimi segreti che un animo aveva il diritto di proteggere.

Se fosse esistito soltanto quel 90%, perfetto, preciso, matematico, probabilmente avrebbe desistito dal guardarlo con la consapevolezza che anch'egli, a modo suo, fosse difettoso, una persona scorbutica, abituata a suturare le proprie ferite con l'orgoglio.

Eppure quel 10% pareva contraddire il freddo cinismo di lui con gesti inadatti a un uomo che per tutta la vita era sempre rimasto dedito solo ed esclusivamente a se stesso.

Fu un attimo, un sospiro schiantato contro le asettiche pareti di un corridoio poco trafficato.

Sentì il suo respiro così vicino da fremere e il calore delle labbra umide e schiuse farsi largo fra le sue.

La stava baciando.

Dentro l'Anima.Where stories live. Discover now