Sola

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POV T/N

Entrai di fretta in casa. Mia madre stranamente non c'era, o era a lavorare oppure a dormire. In ogni caso non volli controllare.
Che razza di crollo mi era appena venuto?

Come mi sono potuta lasciare vedere da Billy cosi? I miei problemi non lo riguardano. Ho fatto una cazzata ad andarci a letto, un enorme cazzata. Mi presi da bere sedendomi sul divano. E adesso anche Max è infuriata...
Risi quasi isterica passandomi una mano sul viso. "Sai, credo proprio che qui dentro non funzioni qualcosa." Mi dissi, picchiettandomi l'indice sulla tempia.
Appoggiai la lattina sul tavolino di fronte a me. Oggi non andrò a scuola, non ne ho la piu minima voglia. E per l'ennesima volta mi misi a rimuginare sulle parole di Max. Aveva detto che io ero il suo passaporto per un amicizia normale. Da un lato posso capire, ma dall altro, cosi detto sembra praticamente che mi stia usando. Può essere? Scacciai il pensiero scuotendo la testa. Adesso tanto non serve a niente cercare di ragionare, sono nervosa. E quando sono nervosa non mi funziona la testa.
Beh, forse doveva andare così. Forse era predestinato. D'altronde, come può essere che una ragazza incasinata come me potesse vivere una vita normale?
Il mio sguardo si posò sullo specchio in piedi  accanto alla televisione.

Sono patetica. Anche adesso invece di camminare a testa alta riesco solo a crogiolarmi nel dolore, nell' impotenza di non poter cambiare più niente. Storsi la bocca per il ribrezzo che provavo verso me stessa. Come ho potuto? Me la sono cercata.
Scattai in piedi e corsi in camera mia d'improvviso, buttandomi sul letto. E cominciai a piangere, mi liberai di tutta la rabbia accumulata verso me stessa, delle paure che continuamente provavo ad ingoiare invano, e che adesso minacciavano di fuoriuscire.

POV MAX

A scuola, i ragazzi mi avevano chiesto perché fossi così incavolata e dove fosse t/n. Non avevo risposto, avevo cambiato argomento perchè veramente non ne volevo parlare.
Ma adesso che Lucas mi aveva tirato nello sgabuzzino accanto ai bagni mi costrinse a parlare.
"Senti Max sei imbronciata da tutto il giorno, non mi sarei preoccupato più di tanto visto che sei costantemente- eh.. beh, lasciamo stare.." Ma che cazzo? Avrei voluto dirgli di continuare pure, ma non ne avevo le forze. "Comunque, non hai accennato niente. E per di più quando ti abbiamo chiesto di t/n hai storto il naso e ti sei rattristata. Sono sicuro che è successo qualcosa con lei. " Guardai Lucas negli occhi, quegli occhi scuri bellissimi. Pensai ancora una volta a quanto fossi fortunata ad avere loro come amici e soprattutto ad avere Lucas. Non so, lui è speciale. E poi il fatto che mi avesse osservato a tal punto da capire che cosa fosse successo. "Si, me ne sono accorto sai." Disse lui guardandomi dall'alto, allargando il mio sorriso. "E va bene..." Gli raccontai tutto, omettando forse le mie speculazioni di cosa avessero fatto in quella camera.
Quando ebbi finito lo vidi proprio scosso. Con le sopracciglia alzate, gli occhi sbarrati e la bocca a O, sembrava davvero buffo. Gli lasciai il tempo di elaborare attendendo un consiglio. "Beh Max io non so davvero cosa dirti.." Disse grattandosi la nuca a disagio. "Provaci, guarda che è anche amica vostra non solo mia, quindi dovreste aiutarmi tutti ma visto che sei l'unico a esserne al corrente.." Lo fissai aspettando. "Allora, secondo me sarebbe sbagliato essere solo dalla tua parte. Cioè-" Agitò le mani davanti al viso conscio di aver usato le prole sbagliate. Strinsi gli occhi mentre cercò di rimediare: "Nel senso che quando c'è un conflitto di solito la colpa è di entrambe, e lei è anche amica nostra. Io posso dirti quello che penso, ma alla fine devi vedere tu cosa fare." Continuò impacciato. "E cosa pensi tu?" Incrociai le braccia davanti al petto.
Prese un lungo respiro, "Penso che lei avrà avuto i suoi buoni motivi. Non la conosco tanto quanto conosco te, ma non mi sembra una che va a letto con la gente a caso solo per sfogarsi. Per di più tu sei la sua praticamente migliore amica, e non credo ti farebbe mai del male di proposito. Lei avrà fatto quello che in quel momento riteneva di più giusto per se stessa, senza pensando alle conseguenze. E poi fa non dimenticare quello che sarebbe successo se non ci fosse stato Billy."
Ero abbastanza sorpresa che quest'imbecille fosse riuscito a dire questo discorsetto d'un fiato. "Si sarà cosi." Lo ringraziai abbracciandolo, prima di tornare in classe.
Ero ancora arrabbiata, ma forse era stato avventato. Comunque sia, non sarebbe stato facile perdonarla, anche se mi ci fossi messa con tutta se stessa.
Però effettivamente non ci stava provando a rimediare. Altrimenti adesso sarebbe qui a parlarmi.
Forse non le importava più di tanto, gia ha fatto una cosa simile poi neanche si prende le sue responsabilità.  Strinsi i denti pensando che se io non le importavo, tantomeno me ne sarebbe fregato di lei.

POV T/N

Mia madre era appena tornata a casa. Nello stato in cui ero non avevo la più minima voglia di vederla o parlarle.
Sapevo che non era per niente normale il nostro rapporto, e che sarebbe stato meglio e giusto essere affidata ad un altra famiglia ma se fossi finita in orfanotrofio? Comunque sia mi andava bene cosi, avevo imparato a conviverci e prima o poi me ne sarei andata, e quello sarebbe stato il giorno più bello della mia vita.

***

Era ormai da ore che me ne stavo sdraiata sul letto a fissare il soffitto. Stavo seriamente cominciando a valutare l'opzione di prendere il prossimo aereo per qualsiasi altro paese.
Ripensando a stamattina, mi sbattei le mani sugli occhi. Avevo fatto una figura di merda a farmi vedere da Max nel letto di Billy, io al posto suo mi sarei presa a schiaffi. Guardai l'orologio sul comodino, erano le 19:57. Ci avevo rimuginato su fino a sera. Avevo paura di perdere le amicizie che mi ero fatta in questi giorni. Ero sicura che Max avesse già raccontato agli altri dell'accaduto. Merda, chissà che cosa staranno pensando. Che sono una troia, una poco di buono. Ma non volevo darmi vinta, dovevo cercare di chiarire, così almeno avrei potuto dire di averci almeno provato. Ma temevo che non lo avrebbero accettato.
Cosi, capii che dovevo scegliere. Gli amici o... Billy. Era stupido solo pensarci, per tutti sarebbe stata ovvia la cosa più giusta. Ma le sensazioni che avevo provato quella seria, non mi erano mai capitate.

Neanche con Michael.

Scacciai immediatamente il pensiero. Forse, un giorno, sarei stata in grado di parlarne.
Quanto a Billy, non sapevo cosa mi fosse successo. Non era possibile che mi piacesse in quel senso, non poteva.
Pero, anche se stavo cercando di convincere me stessa che fosse solo una cottarella, perchè mi era così difficile lasciarlo perdere? Il suo sorriso, quegli occhi di ghiaccio, le vampate di calore e i brividi che mi provocavano erano quasi surreali. Ma anche se fosse, anche se mi fossi innamorata di lui, non avrei mai potuto. Sarebbe successo di nuovo, e l'avrei perso. Per colpa mia. E questo mi avrebbe dato il colpo di grazia.
Mi guardai il polso con il tatuaggio. Una come me non sarebbe mai potuta essere felice, e neanche avrei dovuto pensarci. Non potevo vivere una vita normale, io non ero normale. Pensai a undici, lei forse poteva. Aveva sofferto abbastanza nella sua infanzia, e si era comunque integrata bene. Anche se come me, lei possedeva doni che le persone comuni si sarebbero solo sognati, poteva dimenticarli. Poi si poteva controllare. Io no. Ero segnata dal mio passato, era successo l'inevitabile e ciò mi aveva fatto capire che io non mi sarei mai potuta legare ad una persona. Allora cosa stavo facendo? Come avevo fatto a pensare che potessi anche avere degli amici? Certo, era troppo bello per essere vero ma io ero cieca dalla speranza. Ma la verità era che io ero destinata a rimanere da sola. Ci avevo messo così tanto a capirlo...
Mi veniva voglia di prendermi a pugni. Mi rannicchiai sul letto appoggiando la testa al muro, mettendomi una mano sulla coscia. Forse il dolore fisico mi avrebbe fatto dimenticare quello mentale. E mentre stringevo i denti, decisi che per il bene di Max, Will, Undi e gli altri, e anche per quello di Billy, sarebbe stato meglio che io uscissi dalle loro vite per sempre.
Volevo piangere, ma non uscivano lacrime. Forse le avevo finite.

POV BILLY

Feci un altro sollevamento. Ero madido di sudore, ma dovevo scaricare la tensione. Oggi a scuola avevo costantemente cercato di beccare t/n, ero persino passato davanti alla loro classe ma non l'avevo vista da nessuna parte. Chissà perchè non era venuta.
Il mio corpo si muoveva, stavo consumando tutte le calorie che avevo assunto in questi giorni, ma la mente era assente. O meglio non riuscivo a non pensare alla probabilità che le fosse effettivamente successo qualcosa. Lei mi piaceva...
Incredulo appoggiai i pesi sull' apposito aggeggio. Non ci credevo proprio di averlo appena pensato. A me non piaceva nessuno, ero io che piacevo a tutti. Quella ragazzina mi aveva fottuto il cervello dannazione.

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⏰ Last updated: Oct 30, 2023 ⏰

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just another slut- Billy x readerWhere stories live. Discover now