CAPITOLO 30

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POV'S ARABELLA:

I successi 3 giorni passarono molto velocemente e il mio "primo" giorno di scuola era ormai arrivato

Da quando Axel aveva dormito con me avevamo instaurato un rapporto bellissimo, avevamo passato molto tempo insieme e mi ha anche aiutato nei momenti no

Alla fine accettai di andare a scuola per tre motivi: uno il fatto che Axel venisse con me era stato un grande incentivo, due se mio padre voleva che andassi ci sarei andata ma lo avrei fatto con il botto e tre avrei passato meno tempo possibile in casa con lui

Per questo ora mi trovavo in bagno a prepararmi, avevo deciso di mettere dei jeans abbastanza stretti di un celeste chiaro con dei tagli qua e la, un top bianco che lasciava una bellissima visione dei miei tatuaggi e mi valorizzava il prosperoso seno e avevo deciso di boccolarmi i capelli

Presi la mia giacca di pelle e lo zaino che mi avevano dato il giorno prima e scesi le scale per andare in garage a prendere la mia moto

Fa strano anche a me, dopo la litigata con papà nonno ha deciso di consolarmi regalandomi una Ducati Panicale V4 S 110 e non potevo essere più felice di così

Prima di venire qua partecipavo a varie corse clandestine per poter raccogliere più soldi possibili ed ero anche brava, però trasferendomi  e stando sempre sotto osservazione non ho potuto continuare

ARABELLA: buongiorno nonna

Quando entrai in cucina diedi un bacio sulla guancia a mia nonna dandogli il buongiorno e rubando uno dei suoi meravigliosi biscotti

Ogni mattina lei e le zie venivano in cucina e preparavano dolci di ogni tipo e ogni volta era uno spettacolo per le mie papille gustative

AMELIE: buongiorno amore mio pronta per oggi?

ARABELLA: per niente ma non ci posso fare niente purtroppo sono ancora minorenne quindi non posso abbandonarla ma se lo stronzo pensa che da adesso vada bene a scuola si sbaglia di grosso

Ero ancora arrabbiata con mio padre e questo lo sapevano tutti poiché lo dimostravo ogni giorno

Non lo calcolavo durante i pasti e per il resto della giornata, se eravamo soli nella stessa stanza lo guardavo storto e me ne andavo e molte volte potrei anche avergli bucato le ruote della macchina o messo sottosopra lo studio

AMALIE: Arabella modera le parole dopotutto è tuo padre

Evitai di rispondergli, se lo avessi fatto le avrei detto cose poco gradevoli e non volevo offenderla lei non c'entrava nulla ma dovevano capire di non intromettersi in cose che non gli riguardano

Così la salutai e mi diressi verso il garage, sarei andata da sola visto che i miei fratelli erano già usciti perché dovevano vedersi con il loro gruppo di amici

Da quello che sapevo la struttura in cui andavo fungeva sia da liceo che da college/università per questo la maggior parte di loro andavano lì

Presi il casco che avevo comprato lo stesso giorno in cui ricevetti la moto, inserii le chiavi e partii spedita verso scuola

Non avevo fretta di arrivare ma l'adrenalina che mi scorreva nelle vene quando guidavo a tutta velocità era una cosa fantastica

Ed ecco che in meno di 10 minuti ero arrivata davanti all'ingresso, arrivai verso il posteggio delle moto e scesi levandomi il casco muovendo i capelli per rimetterli in ordine

Quando alzai lo sguardo pronta per entrare notai che gli occhi di tutti i presenti erano puntati su di me

Le ragazze avevano uno sguardo furioso e invidioso, come biasimarle riconosco di avere un bel corpo e anche di essere una bella ragazza quindi non le considerai più di tanto, invece i ragazzi mi mangiavano con gli occhi e alcuni avevano avuto anche il coraggio di fare fischi e apprezzamenti ad alta voce

PRINCESS MAFIAWhere stories live. Discover now