POV'S ARABELLA:
Dopo il crollo che ho avuto davanti a Mary sono rimasta in palestra per il resto del pomeriggio, non volevo tornare a casa ma sapevo che i miei fratelli sarebbero impazziti quindi per evitare che mettessero sottosopra la città per trovarmi mi caricai di tutto il coraggio che avevo e uscì dalla palestra.
Una volta uscita una folata di vento mi investì la faccia procurandomi dei brividi di freddo, sicuramente mi sarebbe preso un malanno nei prossimi giorni poiché ero sudata e non mi ero portata nessun giacchetto dietro.
Dopo 20 minuti di camminata mi trovavo a metà strada, il paesaggio intorno a me era avvolto dal buio vista l'ora tarda e l'unica cosa che riuscivo a vedere erano i brevi spazzi illuminati dai pochi lampioni che c'erano al bordo della strada
Mi dovetti fermare varie volte per colpa del dolore alla gamba e il senso di bagnato che sentivo sul leggins era segno che stava sanguinando
Quando ripresi a camminare mi dovetti fermare nuovamente per colpa di una macchina che si era accostata improvvisamente dietro di me.
Andai subito in panico, se qualcuno avesse deciso di farmi del male non se ne sarebbe accorto nessuno visto il luogo isolato
AXEL: cazzo Arabella ti ho trovato sai che ore sono?
Appena sentii quella voce mi rilassai subito, mi voltai per piantare il mio sguardo negli occhi di Axel
Si trovava a pochi passi da me, aveva uno sguardo preoccupato e sollevato allo stesso tempo e con la mano si portava continuamente indietro il ciuffo ribelle che gli ricadeva davanti agli occhi
Diavolo era una visione, ma che cazzo Arabella riprenditi non lo conosci neanche
ARABELLA: come hai fatto a trovarmi
AXEL: sono ore che io e gli altri ti stiamo cercando, stavo tornando a casa per dire di organizzare delle squadre di ricerca fino a quando non ti ho vista camminare sul ciglio della strada, ma io dico ti sei per caso impazzita
ARABELLA: ma a te che cazzo importa non mi conosci neanche perché mai dovresti essere preoccupato per me
AXEL: non può fregarmene niente di te mi preoccupavo solo per i tuoi fratelli, ti sei comportata da imbecille
Non so perché ma il fatto che a lui non interessasse niente di me mi procurò una fitta al cuore, ma non capivo il perché infondo noi non eravamo niente per lui ero solo la sorella dei suoi migliori amici
Così per evitare di far vedere quanto ci fossi rimasta male alzai la mia maschera di freddezza e gli risposi con tutto l'odio che provavo in quel momento
ARABELLA: se è così allora puoi andartene e riferirgli che sto bene così ti toglierai questo peso
Detto questo mi rigirai e ricominciai a camminare senza prestargli attenzione
AXEL: dove cazzo vai adesso vieni qui
Non lo ascoltai e continuai a camminare accelerando il passo per mettere più distanza possibile
Non sentii più nessun rumore per questo credetti che si fosse arreso ma le mie ipotesi vennero smentite quando non sentii più la terra sotto i piedi
Mi ritrovai improvvisamente con la testa in giù e davanti si presentò la schiena di quel troglodita
Mi aveva messo sulla sua spalla tenendomi come un sacco di patate e mi stava portando verso la sua auto
ARABELLA: METTIMI SUBITO GIÙ O GIURO CHE NON LA PASSI LISCIA
di tutta risposta mi diede un pacca sul sedere e mi strinse maggiormente la gambe per fermare il mio tentativo di scendere
Rimasi a bocca aperta, come cazzo si permette prima mi urla che non gli frega niente di me, poi mi carica sulla sua spalla e per finire mi sculaccia
![](https://img.wattpad.com/cover/321232487-288-k373543.jpg)
YOU ARE READING
PRINCESS MAFIA
ActionARABELLA AMETISTA ROMANO è una giovane ragazza di 16 anni che dopo la morte di sua madre e del compagno verrà a conoscenza di qualcosa che non si sarebbe mai immaginata. Dopo aver fatto dei controlli scoprirà che il padre biologico è ancora vivo e p...