Capitolo sei.

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Abram nel 1756.

Ero in piedi alla porta, cercando di capire questa ragazza, difronte a me, perché cercasse la Dea Jennifer.
<< Si la conosco, perché?>> domandai. Lei si grattò la fronte e mi guardò scocciata.
<< Voglio diventare sua amica>> mi rispose decisa. Se voleva conoscere la Dea Jennifer perché non è andata direttamente da lei? Così gli dissi:
<< Bene, perché non vai direttamente da lei?>>
<< Tu sei un tipo che fa troppe domande per me, visto quello che era successo ieri mi andava di fare quattro chiacchiere con lei , se lei non è qui me ne vado, scusami il disturbo>> Se ne andò. Io chiusi la porta e sbuffai. Ma ti pare che stia con me nella mia capanna? Ma questa ragazza sa che ognuno ha una sua capanna! Non mi dispiaceva se lei vivesse con me, ma non era possibile.

Oggi non c'erano livelli da superare, andai a cercare Jennifer per chiarire quello che era successo, sicuramente stava nel nostro rifugio. Arrivai al posto e trovai lei e quella ragazza, Velma, che aveva bussato alla mia porta stamattina, pensai "ma può stare con lei? Di che livello sarà?" Andai incontro a loro, Jennifer appena mi notò, si alzò salutò Velma e con testa abbassata se ne andò. La guardai allontanare via da me, il mio corpo non si muoveva, la volevo raggiungere, volevo prendere e abbracciarla, ma in quel momento, dentro di me era deluso. "sono uno sciocco" pensai.
<< Che ci fai qui?>> Mi girai di scatto "che ci faccio qui mi chiede?" mi chiesi.
<< Tu che ci fai qui, visto che questo è il mio posto.>> Lei senza dire niente, si distese sull'erba e iniziò a guardare il cielo, feci la stessa cosa. Chiusi gli occhi. In quel momento il vento si alzava e mi accarezzava il viso, una sensazione stupenda, i pensieri per un attimo erano scomparsi. Il mio cuore però non faceva che cercare Jennifer.
<< Jennifer è fantastica.>> disse Velma. Apri gli occhi e mi alzai.
<< Hai permesso di chiamarla solo Jennifer?>> Lei confusa si alzo e mi guardò.
<< Perché non posso chiamarla Jennifer?>> iniziai a riscaldarmi dalla rabbia.
<< Non è permesso dare del tu. E contro le leggi. Lei è la Dea Jennifer.>> dissi.
<< Ah! Ora ho capito tu sei uno di quelli.>> si alzò, senza guardarmi se andò lasciando l'amaro in bocca. Sicuramente è stata Jennifer a dirle del dare del tu, sarebbe capace di farlo... "perché quella ragazza vuole essere tanto amica di Jennifer, non ho chiesto nemmeno di che livello era". Rimanendo nei miei pensieri sentì un rumore dietro a un albero, mi alzai di colpo e mi misi in guardia. Forse qualcuno che ci stava spiando.
<< So che sei lì, esci fuori. Non ti farò del male.>> dissi, ma nel frattempo stavo in guardia pronto ad afferrare il mio incantesimo. Quella figura iniziò a uscirne fuori riconobbi subito il suo viso. Era lei la Dea Jennifer.
<< Ah, è lei>> Jennifer con il suo viso si avvicinò a me, ma senza guardarmi , io rimasi fermo, quel silenzio era troppo rumoroso, non mi piaceva, quando finalmente lei disse qualcosa.
<< Perché hai fatto una cosa del genere Abram?>> disse sotto voce. Il suo profumo dei capelli mi faceva girare la testa, un profumo che mi penetrava la pelle, non riuscivo a rispondere.
<< Ti prego Abram rispondimi..>> Sentì la sua supplica e io risposi.
<< Dea Jennifer, io ho visto tutto ciò che stavate facendo con quell'essere, la mia rabbia mi ha accecato la vista, odiavo vedervi con un altro..>> Strinsi i pugni, volevo chiedere io adesso una cosa.
<< Dea Jennifer, tutto ciò che avete detto era verità? >> Lei fece un basso indietro e finalmente mi guardò negli occhi. Ma erano luminosi e pieni di rabbia.
<< Stai insinuando che in quel momento stavo mentendo ?>>
<< Dea Jennifer io vi ho vista sorridere.>> dissi.
<< Quel ragazzo aveva un incantesimo, mi seguiva, iniziava a toccarmi ma nei suoi occhi c'era un vuoto di sofferenza! Sapevo che se avrei fatto un passo sbagliato mi avrebbe uccisa, quindi ho dovuto stare al suo gioco come se fossi la sua bambola. Ma poi sei arrivato tu e hai rovinato tutto.>> non ci potevo credere a quello che avevo sentito, quindi era in pericolo. Io come uno stupido ho frainteso. Rimasi immobile.
<< Dea Jennifer, io..>> Mi avvinai a lei, ma lei si allontanò.
<< Credevo che fossi diverso Abram.>> Dal suo viso iniziarono a scendere delle lacrime, mi senti sgradevole, come ho potuto non fidarmi di lei! Perché non mi sono fermato quanto mi urlava addosso, in tutto ciò mi aveva anche salvato.
<< Dea Jennifer, aspetta. Non andare>> Se ne andò e io la seguì chiamandola, ma lei non si fermò. Correvo per raggiungerla, volevo risolvere, volevo dirle quello che provavo. Sapevo che se andavamo avanti così le nostre strade si allontanavano.
<< Dea Jennifer! Aspetti!>> urlai ma lei non volle sapere di girare. Provai di nuovo ma questa volta non la volevo darle del tu.
<< JENNIFER!>> Finalmente si fermò. E io mi misi fermo dietro di lei.
<<Jennifer.. So di essere stato uno sciocco, vederti con quella persona mi ha reso triste e arrabbiato, non volevo vederti felice sapendo che non ero io>> Lei rimase ad ascoltarmi così continuai.
<<Credimi Jennifer mi dispiace>> Dopo un paio di minuti lei si girò, aveva tutto il viso bagnato, mi ero permesso di mettere le miei mani sul suo bel viso. E asciugare le sue lacrime.
<<Permettimi di fare una cosa Jennifer.. permettimi di essere almeno la mano che ti protegge: una cosa che non ho mai saputo fare con nessuno e con te invece mi è naturale come respirare... Ricordati che io ti penso, in ogni momento della giornata... quanto sento la tua voce mi tranquillizza, il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi e quando ti vedo non esiste altro intorno a me. Sei la cosa più bella che mi potesse capitare...>> Jennifer rimase sorpresa, ci guardammo senza dire più niente, sentivamo solo i nostri respiri e le mie mani che pian piano accarezzavano ogni parte del suo viso.
<< Abram...>> Iniziai ad avvicinarmi piano piano alle sue labbra... il nostro respiro faticoso, i nostri cuori che danzavano dall'emozione... Ma in quel momento sentimmo dei rumori, due cavalieri sbucarono all'improvviso, portai Jennifer dietro di me. Che ci fanno i cavalieri qui in questa foresta?
<< Sono i giovani di Grey Stone, che ci fate qui!?>> Io li guardai attento, in qualche modo non mi fidavo.
<< Voi che ci fate qui?>> chiesi freddo, sentii Jennifer afferrare la mia maglia stringendola.
<< Ragazzino, come ti permetti di farci questa domanda? >> Riflettendo i cavalieri oggi dovevano stare al fronte, e se fosse successo qualcosa, con la luce del Grande Mago rifletteva la sua pietra viola sul nostro campo. Senti Jennifer lasciare la presa si mise davanti a me allungando la mano dove c'era il suo anello rosso e pronunciò un  incantesimo.
<< Va via dal mio cuore e non portarmi dolore, oh cavalieri con il mio spirito vi chiedo con un bacio, il mio ultimo, io vi allontano da me!>> Dalla sua mano uscì una luce rossa che si avvolge intorno ai cavalieri, mentre Jennifer prese la mia mano e mi strascinò con se ridendo, quella era un incantesimo proibito.
<< Jennifer quell' incantesimo non l'abbiamo ancora imparato>>
<< è proibito, l ho imparato quando vivevo ancora nel castello, quei cavalieri ormai si saranno dimenticati di noi. >> Ero affascinato dalla sua magia, che non feci altro che sorridere, avevo un altro sogno da superare. Battere la mia amata.
Tornando al nostro solito posto, ci fermammo per un instante, avevamo corso così tanto, ma non eravamo solo noi nel nostro posto, stava anche lei, Velma.
<< Ehi Jennifer! Ti stavo aspettando>> Jennifer dopo aver sentito Velma sorride.
<< Oh credo di aver disturbato qualcosa..>> Noi ci guardiamo in faccia e vediamo le nostre mani ancora unite, lei lasciò subito la mia mano.
<< Non capire male, mi ero persa e lui mi ha trovata, nella foresta succedono delle cose orribili! Cosi ci siamo tenuti per mano!>> il mio cuore si spezzò, ma era meglio così. Nessuno doveva sapere cosa eravamo.
<< Si ha ragione Jen.. La Dea Jennifer>> dissi. Velma ci guardò confusa ma riuscì ad abboccare.
<< Jennifer! Stai bene?>> Velma abbracciò subito Jennifer e con aria tranquilla annuì. Rimanemmo distesi fin al calar del sole, Velma non faceva altro che parlare delle sue lunghe giornate, a superare dei livelli e Jennifer non faceva altro che ascoltare. Ogni tanto i nostri gli occhi si incrociarono e vidi un color diverso sul suo viso, aveva un colore mai avuto, un colore uguale al suo anello; "Rosso". Non faceva che riscaldarmi il cuore. Era bellissima.
<< Velma tu che livello sei? >> Mi incuriosì.
<< Oh beh 299, me ne manca uno è poi diventerò una maga al 100%>> mi rialzò di scatto e la guardò sorpreso.
<< Guarda che ho 24 anni eh>> Non contava l'età, i giovani della sua età non riuscivano mai ad arrivare a quel livello.
<< Velma sei grandiosa>> Disse Jennifer, lei commossa l'abbracciò soffocandola. Risi solo al pensiero. Chi l'avrebbe detto!

I giorni passarono e i livelli diventano sempre più difficili da superare. Io e Jennifer dal quel giorno ci vedemmo poco, nessuno sa che siamo due amanti. Finalmente lei era diventata mia ma ero consapevole che eravamo distanti e andava bene così.
<< Abram stai attento, non è così che si usa la magia.>> un mio superiore si salvò dalla mia magia, avevo sbagliato di nuovo.
<< Abram per oggi basta. Sei a un buon punto altri 10 livelli e hai finito, ma stai attento a come usi i tuoi sentimenti, ricordati sentimenti e magia sono un'unica cosa.>>
<< Si! Mi dispiace per oggi>> Il mio superiore mi sorrise e mi mandò a casa.
Lungo il tragitto volevo andare a rilassarmi al solito posto. Convinto che c'era anche la mia amata, ma rimasi deluso, non c'era nessuno. Mi sdraiai e vidi il cielo tutto arancione "ormai lei starà diventando una grande maga al 100%" pensai. Iniziai a ricordare quello che era successo nella foresta giorni fa, ricordo ancora il suo profumo, il suo viso bagnato, e le sue labbra...dicono che sono le migliori da baciare.
<< Sapevo che eri qui!>> Sentì un filo di voce, quella voce che mi avevano raggiunte come delle noti di mille melodie.
<< Jennifer!>> Sorrido, la prendo per le braccia e la stringo a me, mettendo il suo viso sul mio petto.
<< Jennifer mi sei mancata!>> dissi con tutto il respiro che avevo, stavo esplodendo di felicità.
<< Anche tu Abram>> lei senza aspettare ricambiò quell'abbraccio, poi rimaniamo seduti affianco, la sua testa era appoggiata sulla mia spalla e io non facevo altro che tenere la sua mano.
<< Abram, come va?>> mi chiese
<< Ora che sei qui sto bene>> sorrise
<< Abram.. ti devo dire una cosa>> Divenne triste all'improvviso. Mi guardò negli occhi, i suoi occhi erano una tristezza profonda. Gli toccai il viso e lei si appoggio alla mia mano iniziandola a baciarla. Divenni tutto rosso, mi avvicinai a lei iniziando a baciare ogni piccola parte del suo viso; la fronte, gli occhi, le sue guance, il suo naso e quando appoggiavo le labbra sul suo collo così caldo, le mie paure non sapevano più del mio nome. Quando finalmente arrivai alle sue labbra rimasi a fissarle, e la baciai. La baciai con tutte le parole che vorremmo dire senza riuscire a dire, restavano tra le nostre labbra e il mio cuore iniziava a gonfiarsi come il mare in tempesta.

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Buonasera amici!
Finalmente Abram e Jennifer si sono baciati! Sono così commossa! Ma cosa vorrà dire Jennifer ad Abram? Questo lo scopriremo domani! 
BUONANOTTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE dolci amori. 
Mena<3 

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