«Harry, sono a casa!» urlò Louis, ma non sentendo alcuna risposta andò in camera da letto e trovò il ragazzo dormire. «Amore, dai svegliati sono le otto.» Il liscio si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito; tutte le volte era sempre la tessa storia, Harry era impossibile da svegliare. Si avvicinò al volto del ragazzo e iniziò a lasciargli dei piccoli baci sulle guance, era molto freddo quindi si premurò di coprirlo meglio con la coperta. «Dai amore, ho portato il gelato e stasera fanno 'Le Pagine Della Nostra Vita', se dormi te lo perderai.» il riccio continuava a dormire, allora Louis iniziò a scuoterlo leggermente; è vero che Harry era difficile da svegliare, ma era abbastanza strano. «Harry, Har tesoro, alzati.» Louis velocizzò i movimenti fino a scuoterlo quasi con violenza, ma il ragazzo restava immobile. Il cuore del liscio quasi si fermò, con le dita tremanti toccò il collo del più piccolo, ma non sentì il suo cuore battere; chiamò il suo nome ad alta voce, lo scuoteva da una parte all'altra e urlava il suo nome ma senza risultati. A quel punto Louis realizzò: era freddo; non si svegliava; niente battito. Alcune lacrime caddero sul volto del più grande, si sedette sul letto e si portò Harry su di se mentre si dondolava avanti e indietro, le lacrime avevano ormai preso il via e Harry era morto. Louis rimase tutta la notte abbracciato al suo ragazzo, quella fu la loro ultima notte insieme.

Larry Stylinson -ONE SHOT-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora