«E ora andiamo!» esclamò, squillante. «Ognuno a casa sua, forza, avete bisogno di riposare.»

Lorenzo fu il primo ad andarsene, con la promessa di rincontrarsi il giorno dopo a scuola. Chiara si chiese come si sarebbe sentita al rivedere tutti i suoi compagni meno Gennaro, in più con nessuno che si ricordava di lui.

Poi Veronica e Giovanni restarono a parlare con la Sibilla, e fu il turno di Chiara di andarsene. Durante il viaggio in macchina, suo padre la interrogò. «Ma quindi tu e quella Cassandra…?»

«Che ne sai tu di Cassandra?»

«È venuta qualche volta a studiare a casa. Lei e quell’altro ragazzo.»

«Quell’altro ragazzo chi?»

L’uomo alzò gli occhi al cielo. «Edoardo» borbottò.

Chiara si lasciò sfuggire un sorrisino. Quindi lei, Cassandra ed Edoardo si frequentavano anche in questa versione del futuro diversa. «E che vuoi sapere?»

«Veronica ha parlato… ha parlato di nuora.»

«E quindi?»

«E quindi voglio sapere se quando vengono a studiare, invece di studiare combinate… combinate altro.»

«Pa’! Ma a te cosa importa, si può sapere?»

«Cosa mi importa? Cosa mi…? Sono tuo padre, certo che mi importa!»

«Beh, non c’è niente. Veronica stava esagerando, tutto qui.»

«Mh» commentò lui, secco.

Quando arrivò a casa, suo fratello la ignorò come sempre, mentre sua madre controllò che fosse tutto a posto. Si ritrovò in camera sua con mille raccomandazioni, dopo che i suoi non furono riusciti a scucirle nulla di quello che era successo.

Il senso di colpa di quello che aveva combinato a Umberto e Gennaro – che in quel momento era morto, morto da secoli, e tutta la sua famiglia era stata cancellata – continuava a cucirle addosso un’angoscia che le stringeva il petto e schiacciava le viscere.

Il suo telefono le vibrò nella tasca, la sua prima notifica di quando era tornata nel presente. Osservò lo schermo del cellulare. 

I messaggi erano di un gruppo chiamato Jessico Calcetto. I suoi membri, Edoardo e Cassandra Classe.

[04/02, 14:58] Edoardo ti ha aggiunto

[04/02, 14:59] Cassandra Classe: wtf

[04/02, 14:59] Cassandra Classe: Bel nome, complimenti. Discreto, molto fine.

[04/02, 15:01] Edoardo: Non sapevo come chiamarlo, l’ho fatto scegliere a Colo.

[04/02, 15:02] Tu: Perché non mi sorprende?

Sorrise. Solo Edoardo e Cassandra avrebbero potuto farla tornare di buon umore, e c’erano riusciti in quel momento. Un gruppo insieme era una buona idea, un buon modo per collaudare qualunque cosa ci fosse tra loro.

[04/02, 15:05] Edoardo: Ci vediamo tra mezz’ora davanti a scuola?

[04/02, 15:05] Edoardo: Mi va di vedervi.

[04/02, 15:05] Cassandra: Ho capito, tu sarai quello smielato…

[04/02, 15:06] Edoardo: Se non vuoi venire non ti pregherò di certo. Vorrà dire che mi vedrò con Chiara

[04/02, 15:07] Cassandra: Certo che vengo, altrimenti chi te la abbassa la cresta?

Chiara tentennò. I suoi genitori non le avrebbero mai permesso di uscire, non dopo quello che era successo. Era sul punto di scrivere che non si sarebbe potuta presentare, quando un pensiero la colpì. Era una strega oppure no? Sarebbe uscita di nascosto dai suoi genitori, sarebbe andata da Edoardo e Cassandra come voleva. Perché sì, lei lo voleva, non vedeva l’ora di iniziare questa nuova avventura con loro, di uscire, di sperimentare. Di baciarli, se fosse capitato.

Oddio, sarebbe capitato? Avrebbe potuto. Forse. Chissà. C’era solo un modo per scoprirlo.

[04/02, 15:10] Tu: Ci vediamo tra mezz’ora.

Si infilò ancora il telefono in tasca e si concentrò. Pensò a quando, poco prima, si era trovata davanti a Veronica che le aveva parlato di lei e Cassandra, di essere sua suocera, davanti a suo padre. Sentì tutto il disagio e l’imbarazzo, e desiderò sparire dalla faccia della terra.

Diede una controllata veloce allo specchio della sua stanza, che non le restituì la sua immagine riflessa. Sorrise soddisfatta.

Sarebbe sgusciata via dai suoi genitori, avrebbe visto Edoardo e Cassandra, la loro prima uscita insieme.

Chiara Accolti Marchesi, sedici anni, terzo anno di liceo classico, l’ago della bilancia, strega istruita dagli stregoni, innamorata di una strega e di uno stregone, aveva appena fatto una magia.

Note autrice
Ebbene, festa finita!
Lorenzo ha riavuto i suoi genitori, Chiara ha Cassandra ed Edoardo, i due capi del gran consiglio sono il padre di Edoardo e Veronica, e tutto sembra andato bene, proprio come Gennaro aveva detto. Vi aspettavate una gioia per Lorenzo in questo capitolo? Come dice Adam Kadmon “io non credo”, lol. E invece! Ma nello spinoff si scoprirà cos’è successo e perché e come son “tornati” (o non se ne sono mai andati, in questa linea temporale).
Genny è proprio rimasto fregato, è rimasto nel passato col lavoro gramo di restare al servizio dei Carbone sinché campa, ma chissà... qualcosa potrebbe cambiare. Voi che dite? Una gioia forse se la merita anche lui, no?
Intanto, ho finito la stesura dello spinoff su lui e Lorenzo, quello ambientato nel viaggio a Pozzuoli, che avrà anche una seconda parte ambientata *dopo* la fine di questo libro. Sarà un midquel/sequel, insomma. E magari non è detta l’ultima parola... quindi non disperate e conservate i forconi per un’altra volta!
Spero che la storia vi piacerà, non è molto lunga (sono sette capitoli più un prologo e due epiloghi, per un totale di dieci parti) ma la trovo davvero carina e wholesome ~
Mi prenderò dunque due settimane di vacanza e poi inizierò a postare la nuova storia! Su Instagram avete votato per due capitoli a settimana quindi si farà così.
Un abbraccio, Trachemys.

P.S.
Non è carino che l’ultimo capitolo finisca come il primo? No? Me le canto e me le suono da sola? Okay.

L'Ultima StregaWhere stories live. Discover now