Wendy || Samuele Segreto || Amici22

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È ancora mercoledì, la settimana è iniziata da poco, troppo poco. "Hello darling" mi avvolge in un grande abbraccio Isobel, appena tornata da qualche allenamento. Affianco a lei -o meglio dire tra le sue braccia- sembro la sorellina più piccola. C'è una grande differenza di altezza.

Una volta staccata dall'abbraccio inizio a saltare accompagnato da dei gridolini acuti. "Perchè sei felice?" Chiede con il suo italiano sbiascicato, "I explain it in english becaus is very difficult in italian for you. You call me darling, and I know you meant: cara, amore, dolce, tesoro and so on. But Darling is the Wendy's surname, and a me everyone call Wendy. I love it!" Esclamo entusiasta. "Tu sei Darling perché sei Wendy, ma Darling perché sei dolce, tenera, amorante" spiega soddisfatta e non posso che ridere per la sua affermazione. "Iso, non si dice amorante, si dice amorevole" la correggo e inizia a ripetere la parola finché non le viene, più o meno, bene.

All'improvviso la porta si apre e l'aria fredda crea uno sconfortevole contrasto con le calde temperature presenti in casetta, grazie ai caloriferi. "Veniamo a dare il benvenuto" si affaccia all'interno dell'abitazione Gianmarco agitando la mano per segno di seguirlo.
Uscendo vedo che oltre a Samuel e Ramon seduti sulla panchina, Megan e Gianmarco in piedi con poco distanti da loro Mattia che prende un bagaglio in mano, c'è una ragazza abbastanza alta e mora. Una delle nuove ragazze che potranno prendere il posto di alcuni di noi. Lei credo sia la cantante.

"Piacere Vera" le dico con un sorriso smagliante, porgendole la mano che prontamente afferra dicendo un "piacere Valeria". Inizia a parlare con Megan sulle sue radici e appena risponde con "anche Aaron è umbro" il ragazzo fa la sua apparizione.
Parli del Diavolo spuntano le corna.
E poi mi dicono che non devo essere così legata ai detti. "Sei de Foligno?" Chiede con incredulità il biondo, quando la ragazza gli risponde affermativo continua a ripetere "è de Foligno". La cosa che mi fa più sorridere, è che è entusiasta per cosi poco. (di certo sono l'ultima persona a poter dire che abbia troppo entusiasmo).

La ragazza inizia a parlare un po' di se, definendosi un po' maschio e che viene chiamata 'la bro'. "Sai cucinare, amore?" Le chiede Megan. Ma neanche è entrata da dieci minuti e già la chiama amore. Inizio a non sopportare più questa parola. Stesso discorso vale per tutti i fra, bro che si scambiano. "Si, io vivo da due anni da sola e so cucinare" risponde con fierezza. "Tanto non importa se sai cucinare o meno, tanto abbiamo Speedy" mi indica Gianmarco, gli assottiglio lo sguardo e dico un divertente "una vacanza non me la merito?".
La portiamo a fare il giro della casa e le spieghiamo i vari corridoi in modo non si perda in questo labirinto più che casa.

Pochi minuti dopo la stessa cosa di prima avviene, ma questa volta a palesarsi direttamente in casetta è una bella, e soprattutto molto truccata, ragazza che enuncia un allegro "hola." Mattia le va subito incontro abbracciandola, mentre io mi avvicino sorridendole. "Piacere Vera" le porgo la mano che stringe "Aurora. Posso dire che sei stratosferica" dice con un tono strano. Non capisco se mi stia prendendo per i fondelli o meno, anche se credo che la risposta sia la prima.

Le facciamo fare il giro della casa e nuovamente la porta si apre, se non mancava qualcuno che era a lezione dovrebbe essere la terza ragazza, nonché l'ultima. Vederla entrare dalla porta, con la mascherina in dosso, mi fa rovesciare l'acqua sul tavolo. Per un momento mi sembrava perfettamente Ludovica. Però essendo l'unica in cucina -poiché tutti sono in camera blu con le due nuove arrivate- mi affretto a salutarla. "Piacere Vera" ormai vado in automatico, "Vanessa" risponde, "gli altri sono tutti di la, se aspetti un secondo pulisco qua, intanto puoi toglierti giacca, mascherina e posare le valige la" indico l'angolo della porta finestra che si avvicina ai tavoli con la gamba. Con questo gesto noto quanto mi sia alzato il developpe.

Asciugo con un panno l'acqua che involontariamente ho buttato sulla superficie dell'isola e accompagno la ragazza in camera blu. "È arrivata Venessa" dico con entusiasmo facendo il mio, ormai solito, ingresso trionfale.