Capitolo 18

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Jotaro's POV

Sono quasi inquietato da ciò che ha detto T/n sulla sua vita, lei è più strana di quanto immaginassi.

-Tu hai sempre vissuto qui a Osaka?-

(in jojo non viene specificata la città quindi ne ho pigliata una che non fosse Tokio)

-Io sì, nato e cresciuto a Osaka, tu dove vivevi prima?-
-Io vivevo un po' lontana, Okinawa-
-Però-
-I parenti di mio padre abitano lì, dopo che è morto mia madre ha voluto restare sperando di poter ricucire i rapporti con i suoi suoceri, ma loro la odiavano già da un po'. Non li biasimo per niente. Le ci sono voluti sei anni per capire che è inutile rimanere lì, e allora ci siamo trasferiti un po' lontani da loro-
-Giusto un po', certo-
-Si hahaha-

Finisco il tè e appoggio la tazza sul tavolino.

-C'è una domanda che mi faccio da quando ti ho visto la prima volta. Se le ragazze ti danno fastidio, perché ti sta bene avermi intorno?-
-Non è proprio così, le racchie rumorose mi danno fastidio, tu non sei come loro, sei diversa... Non mi dai fastidio se urli, non mi salti addosso, la tua voce è piacevole da ascoltare-
-Anche la tua lo è...-

Le appare un sorriso sulle labbra.

Suona il telefono. T/n si alza, ripone la tazza sul tavolino e corre a rispondere.

-Sì... Oh, capisco, si. No...esatto, quando posso venire?... Va bene, Arrivederci-

Mette giù la cornetta.

-..?-
-Hanno confermato la morte, domani posso andare a ritirare le ceneri-
-... O-ok. Cosa hai intenzione di farci?-
-Le spargerò e cancellerò ogni ricordo di lei, come una Dannatio Memorie, ma non si tratta di Caligola-
-Hm..-

Mi esce una piccola risata sentendo il paragone tra sua madre e Caligola.

Avendo finito anche lei il tè, prende le tazze e va a lavarle al lavabo della cucina.

-Beh, prendo le mie cose e andiamo?-
-Va bene-

Sale le strette scale e va al piano di sopra.
Torna dopo poco con un uno zaino in spalla, lo stesso, medesimo del viaggio.

-Io sono pronta-
-Ok-

Mi alzo dal divano, lei prende le chiavi e usciamo di casa.

Non appena chiude la porta a chiave, ci dirigiamo alla fermata dell'autobus.

-A che ora passa?-

Guardo l'orario,
16:28

-Passa tra sei minuti-
-Manca poco allora-

Prende un walkman dalla tasca piccola dello zaino, mette solo l'auricolare destro e preme il tasto play.

-... Che stai ascoltando?-
-I Talking heads. Vuoi sentirli con me? Questa è " The lady don't mind". È recente, dell'ottantacinque-
-Sono più da jazz in realtà-
-Daii questa qui è troppo bella-
-Va bene-

Indosso l'auricolare sinistro.

~Well the lady don't mind
No no no, the lady don't mind
She just turns her head and disappears and... I kinda like that style~

All'ultima strofa guardo lei.
Sospiro pensando che quella frase valesse anche per me.
Mi piace quello stile.
Chiudo gli occhi e ascolto la canzone.
Non è male come pensavo in effetti.

Torno alla realtà con un piccolo colpo sulla spalla.

-Jojo, la corriera è arrivata-
-Ah-

Saliamo ma, come al solito, non ci sono posti liberi e siamo costretti ad aggrapparci alle aste di metallo.

Time skip

Guardo avanti e vedo le ville a pochi metri, il bus si ferma all'inizio della via.

-Tu non sei mai venuta a casa mia?-
-Non ancora, avrò finalmente l'onore di esplorare la tua immensa reggia-
-Hm.. Non la chiamerei così-

Dico mentre scendiamo sul marciapiede.

T/n's POV

Come faccio il primo passo sul marciapiede inizio a sentire un dolore appuntito alla coscia sinistra, faccio finta di niente e continuo a camminare lungo la via, guidata da Jotaro.

Passa qualche minuto e il dolore si intensifica. Non riesco più a camminare normalmente, fino a quando, non riesco a camminare proprio!
Mi fermo.

-Aspetta Jojo!-

Mi inginocchio e tocco il punto che mi fa male.
Jotaro si volta e viene vicino a me.

-Che succede?-
-Credo che... che un pezzo di vetro sia rimasto nella pelle-
-Non riesci a camminare?-
-Eh, faccio fatica-

Al che lui mette una mano dietro la mia schiena e una sotto le gambe e mi prende in braccio.

-No no no! Che fai?!-
-Non arriveremo più di questo passo-

Cerco di levarmi ma mi arrendo, incrocio le braccia e guardo la strada.
Mi accorgo che arriviamo solo quando Jotaro mi mette giù.

-Quindi... Questa è casa tua?-
-Si, ti presento a mia madre e poi ti faccio fare un giro-

Come varco lentamente l'entrata vengo avvolta da una sensazione bellissima, stranamente mi sento subito a casa

Il dolore di prima viene sovrastato da quella sensazione.
Sento dei leggeri passi venire verso di noi, è Holly.

-Dio mio ma sei tu T/n!-
-Holly-San è un piacere conoscerla-
-Ha fatto un incidente con sua madre mentre tornava a casa, lei sta bene ma mi ha chiesto se poteva stare qui per un po'-
-Oh certo, sei sempre la benvenuta qui, vuoi che ti prepari la camera?-
-Oh sì, grazie mille Holly-San!-
-Puoi chiamarmi solo Holly, non è un problema-

Annuisco e guardo Jotaro indicando la mia gamba, facendogli intendere che devo farci qualcosa prima che si infetti o che altro.

-Ah, mamma, c'è anche un'altra cosa... T/n si è ferita alla gamba prima e ci serve il kit medico-
-Oh! Santo cielo! Lo prendo subito! T/n vuoi che ci pensi io?-
-Verament-
-Ci penso io mamma-
-O-Ok

Ci dirigiamo in fretta in bagno.

-A-allora, il vetro è infilato nella carne ma la pelle è cicatrizzata, come possiamo fare?-
-Bella domanda-
-Forse puoi estrarlo con il tuo stand, è sicuramente più preciso di una pinzetta-
-Sei sicura? Cercherò di essere il più preciso possibile ma farà male lo stesso-
-Lo so-

Abbasso la tavoletta e mi siedo sulla tazza, lui si inginocchia.

Tutto ciò mi sta mettendo a disagio, si sta avvicinando troppo. Spero si dia una mossa.

Mette entrambe le mani sulla mia coscia sinistra, inizio ad arrossire.
Non mi accorgo nemmeno che ha già fatto, ero troppo presa dall'imbarazzo.

-Oh, non ho sentito niente-
-Meno male-

Lo vedo aprire il kit medico e prendere del disinfettante e un batuffolo di cotone.
Ha una mano così ferma...si sta occupando della mia ferita come un modellista prende a costruire il modellino di un battello in legno.

-Puoi ricucirti ora, il mio lavoro è finito-
-Grazie...-

Esce dalla stanza lasciandomi sola.

10^ spazio autrice

Wow 10^ incredibile
Allora, vorrei scusarmi per l'assenza, il flow ha un attimo rallentato.
Capitemi, non sono una macchina, ho momenti sì e momenti no ecco.
Da qui diciamo che la loro relazione sta per intensificarsi ( ͡° ͜ʖ ͡°).

E la canzone dei Talking Heads che ho citato nel capitolo è questa qui.

Ne sono tipo ossessionata da 3 settimane wow
Se volete ascoltarla ascoltatela, se non volete non fatelo.
Detto questo Addioss✨

By your side~(Jotaro X Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora