GEORGIA MILLER

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Immagina per coxvsbae

Tu e Georgia siete amiche da quando avevate entrambe cinque anni.
Siete cresciute in due roulotte vicine, entrambe avevate dei genitori non propriamente amorevoli e vi siete sempre occupate l'una dell'altra.
Poi avete deciso di scappare insieme, attraversando diverse città fino ad arrivare a Wellsbury.
Nel corso di tutti questi anni la tua amica ha avuto due figli e parecchi ragazzi.
Ormai sei costretta ad ammettere che Georgia ha smesso di piacerti come amica tanto tempo fa, ma il fatto che lei vada sempre con uomini diversi e poi vi costringa a trasferirvi sicuramente non aiuta.
Ed ora lei è lí, in cucina.
Ha addosso solo una vestaglia, e ringrazi mentalmente non sia in intimo dato che spesso capita che giri per casa cosí.
Tieni sotto controllo i tuoi sentimenti e ti sforzi di non arrossire passandole vicino e versando anche a te un bicchiere di vino rosso.
Lei si lecca le labbra e si avvicina pericolosamente a te per prendere dei biscotti dalla credenza sopra la tua testa. Non stacca gli occhi dai tuoi fino a quando non si allontana per svegliare Austin.
Non la capisci proprio quella donna.
Non riesci a comprenderla fino in fondo.
Sta giocando con te?
O le interessi davvero?
Magari si sente così tanto a suo agio con te da avere anche comportamenti un po' strani.
Senti che intanto le tue guance sono andate a fuoco, ovviamente.
Come sempre fai fatica a controllarti in sua presenza.
Ginny ha capito tutto, o almeno così credi dato che fa sempre allusioni sulle famiglie formate da due mamme.
Austin sarebbe solo contento, ti considera come una seconda madre e tu saresti felice di diventarlo a tutti gli effetti.
Vorresti soltanto urlare a Georgia che a te lei non interessa solo come amica, ma la paura ti frena sempre e alla fine non fai proprio un bel niente.
Vedi Ginny scendere per fare colazione, ha uno strano sorriso sulle labbra. Nell'ultimo periodo è sempre felice, cosa alquanto strana trattandosi di lei.
T/n: "Ehy, hai dormito bene?" le chiedi cercando di capire da dove provenga tutta quell'allegria, così magari da rubarne un po' anche tu.
G: "In realtà non molto" ti risponde la ragazza davanti a te, facendoti diventare ancora più confusa.
Lasci perdere perché capire gli adolescenti è uno dei compiti più ardui che ci siano in questo mondo, e ti concentri sulla tua colazione osservando fuori dalla finestra il vicinato.
Vedi un ragazzo, il figlio dei tuoi vicini probabilmente, avviarsi verso casa sua.
In quel momento noti la direzione dalla quale lui proveniva e non puoi fare a meno di pensare al sorrisino che fino a poco prima era dipinto sulle labbra di Ginny.
I ragazzi di oggi non si riescono minimamente a tener sotto controllo, pensi mentre sorseggi il tuo caffè un po' troppo amaro per i tuoi gusti.
Almeno loro due avevano cominciato la mattinata di buon umore.

Finalmente eri sola.
Adoravi quella che ti piaceva definire la tua famiglia adottiva, ma rimanere in casa completamente sola senza il minimo rumore era un qualcosa di impagabile.
Eri sdraiata sul divano in salotto quando senti scendere dal piano superiore qualcuno.
Strano, solitamente per quell'ora tutti erano già usciti da un po'.
Una donna fin troppo bella per essere vera fa capolino dalla porta.
Ti sorride gentilmente e si siede ai tuoi piedi, posizionando le tue gambe sulle sue.
Inizia ad accarezzarti delicatamente i piedi osservando non curante la stanza attorno a voi.
Senti che il tuo viso si sta già scaldando terribilmente e cerchi di nascondere la faccia sotto un cuscino.
Georgia ridacchia, ma subito dopo torna a contemplare il salotto.
T/n: "Non dovresti essere al lavoro?"
G: "Oggi mi sono presa un giorno tutto per me"
È una riposta semplice ma in quel momento ti chiedi allora per quale esatto motivo non sia andata dall'estetista o dal parrucchiere per rilassarsi un po' e godersi quella giornata, invece di rimanere lì sul divano con te.
Non glielo domandi, ti vergogni troppo, ma gusti quel momento come una piccola vittoria personale.
Intanto Georgia ha iniziato a accarezzarti le gambe, sempre più presa dalla vista che la finestra le offre sul vicinato.
Tu ormai sei un peperone e non sai più da che parte girarti per evitare l'imbarazzo.
Vorresti che parlasse piuttosto di quel silenzio.
È strano che non abbia niente da dire lei, molto strano.
Ti perdi a pensare a quante cose potreste fare insieme, quando la voce della donna accanto a te attira la tua attenzione.
G: "A cosa pensi?"
T/n: "Al nostro futuro"
Avevi la testa tra le nuvole e quell'affermazione ti era sfuggita di bocca.
Il tuo volto che già prima non era propriamente pallido, prende fuoco.
Giri lentamente lo sguardo e noti gli occhi di Georgia intenti a fissare la tua figura.
Si avvicina lentamente alla tua faccia senza smettere di osservarti.
Tu rimani immobile sperando di scomparire e basta.
Possibile che riesci sempre a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato?!
T/n: "Scus- non intendevo quello. Cioè nel senso io ti voglio bene e mi piace vivere con te e i ragazzi e stavo solo pensando al nostro futuro insieme come coinquiline"
Stavi iniziando a parlare a vanvera e la cosa peggiore era che te ne rendevi perfettamente conto ma non sapevi come uscire da quella situazione.
G: "Che ne diresti se per una volta fossi sincera con te stessa e con me?"
Quella domanda ti lascia spiazzata e neanche il tempo di capire a cosa alludesse, che la tua amica posa delicatamente le sue labbra sulle tue per regalarti uno dei baci più belli della tua vita.
Forse finalmente riuscirai anche tu ad essere felice e a vivere la tua vita insieme a Georgia.

Immagina MultifandomWhere stories live. Discover now