JAMES POTTER

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Immagina per Helena400030

Sei una Grifondoro del quarto anno e ovviamente frequenti la Migliore Scuola di Magia e Stregoneria del mondo: Hogwarts!
Adori la tua scuola e ami con tutta te stessa la tua casa.
Il rosso ti è sempre piaciuto come colore e quando sei sola nella Sala Comune, circondata esclusivamente da quel colore, ti senti più a casa che mai.
C'è un solo problema. E questo problema possiede sia un nome che un cognome: James Potter.
Il ragazzo di cui ormai sei innamorata da tempo, che invece di desiderarti preferisce darti fastidio in mille modi diversi.
Sei quasi sempre tu la vittima dei suoi scherzi con i malandrini.
Solo Remus sembra essersi accorto del tuo interesse per il suo amico e cerca sempre in ogni modo di evitare che gli scherzi gli sfuggano di mano.
Sei diventata parecchio amica di quel ragazzo nell'ultimo anno, tanto da fargli un regalo per Natale. Hai preso una vostra foto e l'hai incorniciata, così da non farlo mai sentire solo neanche durante le vacanze.
Sai bene quanto abbia paura di rimanere completamente solo, Remus. È una paura che condividete, ma tu sei cosciente di essere più fortunata di lui.
Essere un lupo mannaro non è affatto semplice per un adolescente.
Già, te lo aveva rivelato una sera che l'avevi visto più giù del solito. Eravate sulla Torre d'Astronomia e tu ti stavi lamentando per uno stupido compito di pozioni andato male, quando poi ti eri accorta di quel velo di tristezza che copriva gli occhi del tuo amico.
Avevi dei sospetti, ma speravi con tutta te stessa che rimanessero tali e non che si trasformassero nella verità.
Però avevi cercato di aiutarlo sempre, in particolare durante le notti di luna piena. Anche quando Sirius si addormentava e rimanevate solo tu e James svegli a tenerlo d'occhio.
Adoravi in fondo quei momenti perché erano gli unici in cui riuscivi a parlare civilmente con il ragazzo che tanto ti piaceva. E speravi che per una volta fosse cambiato e disposto a smetterla di darti costantemente fastidio, anzi magari si accorgesse anche di te in quel senso.
Però ovviamente tali speranze non hanno mai riflettuto la realtà dei fatti.
Ed ora che ci sono le vacanze di Natale e Remus se n'è andato da Hogwarts, hai leggermente paura che i suoi amici possano fare qualche cavolata che coinvolga anche te.
E non ci vuole molto prima che il tuo sesto senso si trasformi in verità.

Stai scendendo per andare a cena percorrendo lo scalone che ti porta alla Sala Grande.
Non siete rimasti in molti ad Hogwarts, ma la cosa non ti dispiace.
Ti piace tutta quella tranquillità.
Arrivi davanti al portone e non fai in tempo a percorrerlo che ti cade sulla testa una strana poltiglia.
Ti tocchi i capelli unti e capisci immediatamente che si tratta di sciroppo.
Noti un gruppetto di ragazzi Grifondoro mettersi a ridere al proprio tavolo e subito vengono seguiti a ruota da tutta la sala.
Le lacrime iniziano a inumidirti gli occhi.
"Non piangere". Ti ripeti queste semiplici due parole nella testa, ma non riesci a controllarti.
Sei arrivata al culmine e non ce la fai proprio a fare finta di nulla come al solito.
Come se tutti quegli scherzi per te fossero realmente divertenti, e non una pugnalata al tuo piccolo cuoricino.
Una lacrima ti bagna la guancia e dopo questa ne seguono altre.
Prendi la tua borsa con i libri che ti sono caduti per lo spavento e corri via da quel luogo, da quel ragazzo.
Odi il modo in cui ti stava guardando, in cui tutti ti stavano guardando.
Sei soltanto l'oggetto dei loro stupidi scherzi, piace così tanto vederti ferita a quei grifoni.
Sei stata una stupida a credere di avere una speranza con James.
Non l'hai mai avuta.
A lui diverte solo guardarti piangere come una bambina. Ed è esattamente quello che ti senti ora.
Una bambina che è caduta e si è sbucciata il ginocchio. E ora corre dalla mamma per farsi mettere il cerotto.
Come vorresti che esistesse un cerotto per il cuore, che potesse cancellare tutti i sentimenti che provi per quel dannato ragazzo.
Senza rendertene conto sei sulla Torre di Astronomia, il luogo che più ami di Hogwarts.
Ti accovacci in un angolo e raccogli le gambe al petto.
Immagini le condizioni in cui devi essere in quel momento.
Vestiti stropicciati, occhi rossi e mascara colato.
Improvvisamente senti dei passi.
Qualcuno deve averti seguita.
Pensi subito ad un professore, ma non fai in tempo a ricomporti che un ragazzo della tua stessa età sbuca dalla scala.
James Potter ti sta fissando e tu non sai cosa fare.
Vorresti sputargli addosso tutto ciò che ti sei tenuta dentro per anni, ma ovviamente non ci riesci.
J: "Tutto bene?"
Non gli rispondi, alzi appena gli occhi per fargli notare quanto sono rossi dal pianto.
J: "Non volevamo che andasse a finire così".
A quel punto collassi.
T/n: "Ah no!? E esattamente come volevate che finisse!? Con me che mi mettevo a ridere per il vostro spiccato senso dell'umorismo da bambini di cinque anni? Oppure volevate che mi arrabbiassi e facessi una scenata davanti a tutti così da mettermi ancora più in imbarazzo? Dai Potter, dimmelo, cosa volevate dimostrare con questo fottutissimo scherzo!? Che siete dei veri maschi alfa? Che siete invincibili? Sono proprio curiosa di sapere, perché è da quattro anni che mi date fastidio e che mi fate vivere con la costante paura di essere vittima dei vostri dannati scherzi!"
Non hai urlato. Tu non urli mai.
Ma quelle parole sono state pronunciate con così tanta convinzione e astio che James è sbiancato.
Ora sei in piedi e gli stai puntando la bacchetta contro.
L'hai chiamato Potter per di più, e la cosa non dev'essergli sfuggita dato che si intravede un velo di tristezza nei suoi occhi.
J: "Davvero ti abbiamo fatto tutto questo?"
I tuoi occhi si arrossano di nuovo e abbassi la bacchetta.
Le lacrime vorrebbero scendere tutte insieme, ma permetti solo ad una questo privilegio.
Ti hanno rovinato la vita ed era ora che lo capiscano.
Ti risiedi per terra in quell'angolino che ora ti sembra tanto sicuro.
J: "T/n"
Il tuo nome suona estremamente bello pronunciato da lui. Ma ti concentri e cerchi di spazzare via quei pensieri.
T/n: "Va via, perfavore".
Hai una voce ferma, non vuoi che lui capisca quanto quella conversazione ti stia destabilizzando.
J: "No, io rimango qui. Non ho mai avuto il coraggio di farlo in quattro anni, ma adesso ci sono."
Si siede accanto a te e ti fissa negli occhi.
Non ho mai avuto il coraggio di farlo in quattro anni.
Cosa intende?
T/n: "Cosa vuol dire questo?"
J: "Che forse James Potter è meno Grifondoro di quanto pensano tutti"
Alzi lo sguardo. I suoi occhi sono ancora lì.
J: "È colpa mia tutto questo. Sai, gli altri non hanno mai avuto nulla contro di te. Anzi Remus ti adora, sei come una sorella per lui" fa una breve pausa, giusto il tempo di assimilare quelle informazioni "Mi piaci, T/n. Mi sei sempre piaciuta. Ma ovviamente tu non hai mai ricambiato e ho sempre cercato il modo di farmi notare da te, quindi ho cominciato a prenderti in giro sperando che tu mi notassi".
Stava scherzando vero!?
Che razza di modo era quello per farsi notare da una ragazza?
Ma in fondo stavi parlando con James Potter. Quello era il suo modo.
Ti avvicini lentamente alle sue labbra.
Non pensi di essergli mai stata tanto vicina in tutti quegli anni.
T/n: "E chi ti ha detto che non ricambiassi?"
Quelle parole le sussurri sulle sue labbra lentamente.
E immediatamente il ragazzo ti si fionda addosso.
Quel bacio è ciò che aspettavi da tanto tempo.
Hai i capelli sporchi, il trucco colato, gli occhi rossi, ma non ti importa di niente.
C'è James lì. E questo basta e avanza.

Immagina MultifandomWhere stories live. Discover now