The Apologies

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When we finally kiss good night
How I'll hate going out in a storm
But if you'll really hold me tight
All the way home I'll be warm

***

Pensi che Harry possa essere davvero anche solo vagamente attratto da me?

Mentalmente, tutto questo sfiora quasi l'impossibile. Sto dicendo fisicamente. Nel senso, non ti sopporto, ma andrei volentieri a letto con te. Più volte.

Potrebbe essere anche solo lontanamente possibile?

Un pochino?

Quindici messaggi e sette hanno il nome di Harry. Complimenti.

LiAaAaaaAaAAm.

Non è questo il punto.

Solo perché insegni a dei bambini non scrivere come loro, prima di tutto.

Secondo, la tua reclusione forzata ti ha appena dato modo di ammettere a me (l'hai già ammesso a te stesso) che a te Harry piace in decisamente ogni senso possibile?

... Forse.

Bene. Numero tre: Harry è attratto da te. Mentalmente e fisicamente. Se non fosse così, non ti terrebbe testa ogni volta, non uscirebbe solo per parlarti e non troverebbe la scusa più stupida e idiota per avere la tua attenzione, che comunque gli dai. Fisicamente, il suo sguardo è infrantendibile.

E, poi. La cosa di Martin. Lo sai.

Gli salta sui nervi.

Sì, lo so. Che cosa stupida. Martin è un coglione.

Un coglione che ci prova con te e con cui anche tu ci hai provato per farlo arrabbiare. Harry ha tutte le carte in regola per essere disgustato dalla sua esistenza.

Perché sto avendo una conversazione matura con te?

... Niente.

Louis. Cosa è successo?

Ne parliamo quando l'avrò capito.

Grazie, Li.

Questa è una bugia. E' successo di tutto, in appena un giorno.

Dopo la faccenda della vasca di acido, Louis era stato silenzioso, e si era andato a fare una doccia. Aveva davvero chiesto ad Harry un favore nel più innocente dei modi possibili. Non ci stava nemmeno pensando, insomma, Harry aveva ufficialmente demolito tutto quello che provava, e in realtà, Louis lo sa, non ci ha pensato, non parlava seriamente, ma era quello il punto. Harry non pensava a come parlare con lui, a parlare da adulti. Era quello che lo feriva. Gli faceva salire l'amaro in bocca. Gli aveva persino chiesto se voleva qualcosa da mangiare, Louis gli aveva risposto con un tono aggressivo che non aveva riconosciuto come proprio, ma non se ne era pentito. E, davvero, tra tutte le cose che aveva nella testa si era fottutamente dimenticato di un telo, un solo, dannato telo, e per quello Harry l'aveva fissato come se volesse raggiungerlo lì dentro e farsi fare più o meno qualsiasi cosa. Louis l'avrebbe trascinato di forza, se solo avesse detto una parola, ma non l'aveva fatto, e lui si era solo divertito un po' a sottolineare che, a quanto pare, Harry era un dannato bugiardo, e che l'effetto che aveva su di lui era lo stesso identico effetto che Harry stesso gli provocava. Non era stupido e nemmeno un idiota che si rigirava attorno ad un'attrazione che non esisteva. Almeno fisicamente, erano fottuti a vicenda. Louis aveva approfittato di quella sensazione che gli aveva bruciato i muscoli solo un po', non troppo, e aveva passato il tempo in cui non aveva tormentato Harry sorridendo al vuoto per il sollievo, perché Harry mentiva, sì, ma a sé stesso e a Louis, e in nessun caso stava funzionando.

Let It Snow ||L.S.||Where stories live. Discover now