Capitolo 47

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3 settimane dopo

Stavo passando una notte di inferno.
Continuavo a svegliarmi con un forte mal di testa e la pancia non smetteva di tormentarmi.
Mi giro e rigiro nel letto.
Tolgo le coperte, le riprendo.
Mi spiaccico il cuscino in faccia, lo lancio via.
Provo tutte le posizioni possibili per scacciare i dolori, ma infine ci rinuncio e mi metto seduta.
Appoggio la schiena allo schienale morbido del letto e inizio a massaggiarmi le tempie, esausta dal male.
Mentre fisso il vuoto cercando di riaddormentarmi, mi ricordo che era la settimana in cui mi sarebbe dovuto venire il ciclo.
Quindi corro in bagno per controllare, ma nulla.
Inizio a sudare e a mordermi le unghie.
Continuo a ripetermi "stai calma Camila, stai calma" ma non riuscivo a tranquillizzarmi.
Cazzo e ora che faccio?
Magari era solo in ritardo il ciclo.
No, impossibile. Sarebbe stato troppo in ritardo.
Faccio dei respiri lunghi e profondi e chiudo gli occhi.
Ripenso alle parole rassicuranti di Neymar quella sera, ma dopo poco ritorno ad essere nervosa.
Guardo l'orologio: erano le quattro di mattina.
Agisco d'istinto ed esco di casa, in pigiama, per andare alla farmacia più vicina.
"Buongiorno, cosa le serve?" mi chiede un signore dietro al bancone.
"Un test di gravidanza per favore" rispondo io.
Lui annuisce e sparisce nel retro.
Dopo poco torna con in mano il test e me lo consegna.
"Quanto è?"
"Niente"
"Oh...no davvero non si preoccupi, ho i soldi con me posso pag-" ribatto io lusingata.
"È gratis" insiste lui sorridendomi.
"Grazie mille, arrivederci"
"Buona fortuna!" esclama il gentile signore.
Torno di corsa in casa e mi precipito in bagno.
Faccio ciò che era scritto sul foglietto delle istruzione e poi aspetto, seduta sul gabinetto.
L'attesa sembrava infinita e io continuavo a massacrarmi le unghie.
Cammino avanti e indietro.
Poi intravedo una linea azzurra comparire sul test.
Lo prendo in mano tremando e vedo che la linea si fa sempre più accesa.
Mi lascio cadere per terra, incredula.
Il cuore mi batteva a mille e non sapevo se essere felice o triste.
Inizio a piangere: erano lacrime confuse, non ero né felice né triste.
Ero incinta del bambino di Neymar.
ERO INCINTA DEL BAMBINO DI NEYMAR.
L'idea inizia a farmi agitare ancora di più e non sapevo che fare: se chiamare qualcuno o aspettare il giorno dopo.
Infine decido di prendere un tranquillante e mi butto sul letto, addormentandomi in poco.

Mi sveglio riposata da un lungo sonno, forse avevo preso una dose eccessiva di tranquillante, ma ormai il "danno" era fatto e io avevo dormito meravigliosamente.
Barcollo in bagno e mi guardo allo specchio.
Avevo delle occhiaie nere sotto agli occhi e i capelli sparati in aria mi faceva sembrare una pazza.
Mi sciacquo il viso e guardo l'orologio.
Erano le dieci e mezza.
Quel tranquillante era davvero servito, avevo dormito sei ore.
Imprecando, corro a vestirmi e prendo al volo una brioche, che butto in borsa.
Salgo in macchina e inizio a guidare per andare a lavoro.
Mentre ero ferma al semaforo rosso accendo il telefono per la prima volta quella mattina.
Sullo schermo compaiono tutte le chiamate perse da parte di Neymar, quindi decido di richiarmarlo per dirgli che stavo bene.
Ma proprio mentre stavo per avviare la chiamata, la testa mi inizia a girare e la pancia brontola.
Sentivo di dover gettare fuori quello che avevo mangiato la sera prima, ma ero in mezzo al nulla.
Cerco di resistere, ma non ce la faccio più, quindi accosto con la macchina e vomito pure l'anima in un campo.
Povero contadino...
Dopo essermi leggermente ripresa, torno in macchina e riprendo il mio viaggio verso il centro.
Prima di entrare, mi do uno sguardo allo specchietto e avevo un aspetto orribile.
La pelle era pallidissima e il viso era segnato.
Tiro fuori dal mio kit di emergenza un correttore e del mascare e li applico in macchina.
La situazione non era migliorata, ma di sicuro sembravo meno morta.
Quindi decido di entrare.

Appena arrivo nel mio ufficio, trovo il mio capo seduto su una poltrone con le braccia incrociate e uno sguardo severo.
"Eccoti, finalmente sei arrivata"
"Mi scusi moltissimo, sono stata male e mi sono- " spiego io freneticamente.
"Sì sì tranquilla, non ti ho chiesto perchè. Ti stavo solo aspettando per chiederti una cosa un po'...personale" mi interrompe lui, facendomi fare un sospiro di sollievo.
"Oh, ehm sì certo, mi chieda pure"
"Mi hanno riferito che ti frequenti con Neymar, è giusto?"
"Sissignore, ma se è un problema me lo dica pure"
"No no assolutamente, tranquilla Camila" risponde lui ridacchiando.
"Volevo solo dirti, e lo so che sembrerà un po' strano dirtelo, di non farlo sconcentrare troppo dal calcio. Sappiamo tutti com'è fatto...ha i suoi alti e bassi. E, dato che sei una ragazza per bene ed educata, vorrei che tu fossi un punto fisso, di riferimento per lui..." mi spiega lui.
La sua richiesta era in effetti piuttosto insolita, ma lo comprendo.
"Certo signore. Farò del mio meglio per tenerla sulla buona strada" rispondo io sorridendo, e lui fa lo stesso, poi si alza e se ne va.
Mi lascio andare sul divanetto e guardo il soffitto, pensando a come agire.
Non avevo il coraggio di scendere in campo.
Decido di chiamare la mia migliore amica, che risponde subito.
"Pronto?"
"Agnés, sono Cami"
"Sì lo so, cosa c'è?"
"Ehm...è difficile da dire..."
"Cosa hai fatto Camila?!"
"No niente di grave! Tranquilla..."
"E allora cosa vuoi dirmi?"
"...sono incinta" dico io tutto d'un fiato.
Sento la bionda sospirare sopresa e poi grida facendomi saltare in aria "OMMIODDIO CAMILA SONO TROPPO FELICE PER TEEE!!! DIVENTERÒ ZIA! DIVENTERÒ ZIA! Aspetta, diventerò zia vero?"
"Non lo so ancora, penso di sì...il punto è che devo dirlo a Neymar..."
"IL PADRE È NEYMAR?!"
"Ovvio Agnés! Chi altro vuoi che sia?!" esclamo io.
"Giusto giusto...beh, cosa aspetti? Sarà al settimo cielo!"
"Ne sei sicura?"
"Certo che ne sono sicura! Sei la sua ragazza ideale Cami, non ti lascierà per nulla al mondo" mi tranquillizza Agnés.
"Hai ragione...ok, ho deciso. Ora scendo e glielo dico. Grazie Agnés, veramente"
Lei mi saluta e mette giù.
Inizio a pensare nella mia mente come dirglielo.
Cammino avanti e indietro per la stanza con le mani tra i capelli.
Cosa gli avrei dovuto dire?
Ei Neymar, ti ricordi quella volta che abbiamo scopato senza preservativi, quando tu mi avevi detto di fidarmi? Beh, sono incinta.
E se avrei rovinato tutto?
Cazzo, perchè non posso avere una relazione normale?

Scendo le scale a passo svelto, saltando l'ultimo gradino, e arrivo al campo d'allenamento.
Appena lo vedo, sento un vuoto allo stomaco e quasi svengo.
Vado a sbattere contro ad un signore, ma non me ne accorgo nemmeno e continuo sulla mia strada.
"Signorina! Sta bene?" grida lui, ma io non gli rispondo.
Faccio un lungo sospiro e raggiungo Neymar.
Gli picchietto sulla spalla e lui si gira di scatto, per poi abbracciarmi.
"Ehi amore, come stai?" dice il brasiliano dandomi un bacio in fronte.
Io non rispondo e faccio un sorriso forzato.
"Cami, cosa c'è? Ho fatto qualcosa?" mi chiede Neymar a bassa voce.
Cazzo se aveva fatto qualcosa.
"No no, non è niente..." rispondo io evitando il contatto visivo.
"A me non sembra, Cami sai che puoi dirmi tutto, cos'è successo?"
"Ti devo parlare...in privato"
Lui annuisce e ci allontaniamo dal campo per restare da soli.
Quando eravamo solo noi due, il calciatore mi chiede impaziente "Cosa mi devi dire?"
Io guardo in basso mentre gioco con le mie dita.
Deglutisco una, due volte e poi mi faccio coraggio.
"Sono incinta" dico fredda.
Vedo la sua bocca aprirsi e indietreggia leggermente.
Poi i suoi occhi si fanno sempre più scintillanti e le labbra si allungano in un sorriso.
Si butta addosso a me, stringendomi fra le sue braccia.
"Aspetta, ma ne sei felice?" gli chiedo io incredula.
"Ovvio che sono felice!" esclama Neymar, sempre più emozionato.
"Non so se hai capito...ho in grembo tuo figlio Ney" ribatto io alzando le sopracciglia.
"E per fortuna che è il mio!" dice lui ridendo.
Era fatta.
Era andato tutto liscio.
Inizio a sorridere pure io e lo abbraccio.
Lui mi alza leggermente da terra e mi sussurra "Te l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene"
Io rido e appena riappoggio i piedi a terra, mi fiondo sulle labbre in un lungo bacio.
Senza fiato, ci stacchiamo e restiamo fronte contro fronte, lui con il mio viso tra le mani.
"Non hai idea di quanto sono felice" dice lui.
"Sono lacrime quelle che vedo?" gli chiedo io ridendo.
In effetti i suoi occhi erano bagnati e lucidi.
"Può essere..." risponde lui sorridendo.
"Avevo paura di rovinare tutto" confesso io.
"Stai scherzando spero? Perchè avresti rovinare tutto? Era da una vita che aspettavo questo momento" ribatte lui, facendomi tranquillizzare.
"Oh quindi quando mi hai vista per la prima volta hai pensato oh cazzo questa la voglio proprio mettere incinta?" scherzo io.
"Ovvio. È stato amore a prima vista per me"
"Pure per me. Non riuscivo a concentrarmi nemmeno per un secondo. Sei troppo bello"

Spazio autrice ♡
Ecco un nuovo capitolooo!!!
Come avevate intuito, la nostra cara Camila aspetta un bambinooo
Secondo voi sarà un baby ney o una baby cami?
Scusate per l'attesa, ci vediamooo ♡

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora