83 - do you like it? -

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Swami's POV

"Prova a farlo lì, vicino alla casetta." Suggerì ad Alessandro che mi aveva chiesto dove poteva disegnare una cosa in più

Il piccolo Morata guardò il suo disegno per qualche istante e poi allungò la manina per prendere il pennarello rosso.

Alice, Alvaro e i bimbi come aveva detto Alice, erano venuti a fare una visita a Federico e avevamo cenato insieme.

Avevo giocato con i gemelli, come promesso ad Alessandro e adesso i due stavano disegnando mentre Edoardo era sul punto di addormentarsi tra le braccia di Alvaro.

"Non sono mai stati così tranquilli." Disse Alice facendo ridere Francesca e Adriana

Scossi anch'io la testa divertita e vidi la Campello guardarmi.

"Ti voglio assumere come babysitter." Disse poi ed io scoppiai a ridere contagiandola

"Señoritas, que hacen?
Fate ridere anche noi?" Domandò Alvaro mischiando italiano e spagnolo

"Ho detto a Swami di volerla assumere come babysitter per le nostre pesti.
Ma non mi ha preso sul serio." Disse Alice con teatralità al marito

Lo spagnolo rise e Edoardo lo guardava cercando di capire il motivo.

Quando posai gli occhi sul mio bubi, lo trovai sorridente.

Come sempre negli ultimi giorni, Federico stava seduto tranquillo mentre teneva la gamba rialzata.

Ed in quel momento, un sorriso gli ormava il viso.

Incatenò i suoi occhi ai miei e lo vidi mordersi il labbro.

Non mi ci volle più di un secondo per capire cosa gli passasse per la testa.

Per un rapido istante i suoi occhi si posarono sulla mia pancia ed io sentì il respiro mancarmi.

Ogni singola volta che gli occhi di Federico si posavano su di me, mi sentivo una ragazzina alla prima cotta.

Sarei rimasta a guardarlo per tutta la sera, se il
mio cellulare non avesse iniziato a squillare.

Scossi la testa e lo presi.

Ed inutile negare che risi tra me e me ancor prima di rispondere.

"Scusatemi un secondo." Dissi per poi alzarmi e allontanarmi

"Pronto?"

"Oh!
Magari uno dei due mi risponde!" Esclamò Nicolò appena risposi alla chiamata

"A quella testa bacata da pirla del tuo ragazzo
gli è per caso esploso il cellulare?" Domandò ed io scoppiai a ridere

"No Nico, gli funziona."

"Lo chiamo da almeno mezz'ora." Borbottò
"Mi stavo preoccupando, ti ho disturbato per questo." Aggiunse

"Non mi hai affatto disturbato.
Aspetta che te lo passo." Dissi rientrando in salone ed avvicinandomi a Federico

Lui mi guardò e scosse la testa come a domandare cosa stesse succedendo.

Gli mimai il nome del suo migliore amico e lui annuì

"Te lo passo." Dissi a Nicolò

"Grazie Swami, e scusami." Mi rispose
"Non dirlo più."

"Non dirgli che te lo sto dicendo, ma prenditi cura di lui come stai già facendo.
Baby Chiesa fa il forte e lo è ma sappiamo entrambi la delicatezza del momento." Quasi sussurrò Nicolò e per un istante non seppi se sorridere per la sua preoccupazione o farmi mancare l'aria

Tra tutti i soprannomi possibili proprio Baby Chiesa?

"Non dubitarne, ciao Nico."
"Ciao Swami."

Una volta lasciato il telefono a Federico, mi risedetti dove ero seduta prima.

Alessandro e Leonardo stavano continuando i loro disegni, con una buffa espressione concentrata in viso.

Alice, Francesca e Adriana li stavano osservando mentre parlavano tra loro.

Alessandro si voltò verso di me, subito dopo aver posato il pennarello che teneva in mano.

"Ti piace?" Domandò ed io annuì sorridendo

"È bellissimo." Risposi scompigliandogli i capelli e il piccolo Morata mi sorrise, poi prese il disegno tra le mani e me lo porse.

"È per te, perché sei mia amica." Mi disse ed io mi morsi l'interno della guancia per non cedere

Sorrisi al bimbo e gli baciai la testa.

"Grazie amichetto."
"Lo appenderò a casa." Dissi e Alessandro mi guardava felice

"Pure questo è per te!" Esclamò Leonardo raggiungendomi e dandomi il suo disegno

Sorrisi anche a lui, e come fatto al fratello gli scompigliai i capelli e gli diedi un bacio.

"Grazie piccolo."

Leo mi sorrise e poi mi chiese se avrei appeso anche il suo.

Annuì e gli sorrisi nuovamente.

"Certo, li metterò vicini." Dissi e i gemelli si guardarono per poi girarsi verso Alice e sorriderle

"Mamma hai sentito?" Domandarono insieme

"Che vi avevo detto?
Sapevo che le sarebbero piaciuti." Disse Alice dolcemente mentre io iniziai a sentire nuovamente il suo sguardo addosso.

CUPIDO HA FATTO GOAL - Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora