Kai Parker Smut

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Tipo:smut

Hai guardato lo spettacolo divertente che stava mettendo in scena.  Un leggero strato di sudore gli si forma sulla pelle.  Petto nudo in fuori e mostrando quanto stavano diventando profondi i suoi respiri.  I suoi addominali si irrigidirono mentre tiravano le manette che lo tenevano legato alla sedia.  Avevi le sue gambe spalancate, il suo cazzo fuori, l'aria fresca che solidificava il sifone mentre guardavi lo spettacolo meraviglioso.

     "Questo è carino."  Ridacchiò.  "Questo patetico tentativo di dominio."  Lui ha scosso la testa e tu hai sorriso.

    "È?"  Canticchiasti, lasciando cadere lentamente la vestaglia rossa di seta drappeggiata intorno alla tua pelle.  Avevi addosso una lingerie rossa altrettanto brillante, che copriva alcuni pezzi, ma sicuramente non tutti.  La vista fece quasi soffocare Kai mentre guardava il tessuto cadere sul pavimento della camera da letto.

    "Fammi uscire."  Si schiarì la gola.

"Oh no, tesoro."  Scossi la testa, avvicinandoti al sifone in evidente calore.  "Non sai che aspetto ha una punizione?"  Hai chiesto.

    "Ecco che cos'è? Uno scatto d'ira? Per cosa? Cosa ha turbato così tanto la moccioso stasera?"  Ha parlato, lo stesso tono condiscendente nella sua voce che ha avuto tutta la notte con te.  Sfortunatamente per lui, era quasi finito dalla tua parte cattiva.  Il che non sarebbe stato carino per lui.

    "Dimmelo tu, Parker. Sei il re degli scoppi d'ira."  l'hai  deriso.  "Cosa mi ha fatto arrabbiare così tanto?"  hai chiesto, chinandoti su di lui, le mani appoggiate sui braccioli a cui erano ammanettate le mani.  "Ti darò un suggerimento."  Hai sbuffato al suo roteare gli occhi.  "è una rossa."  Hai preso in giro il suo respiro mentre ansimava e annuiva con la testa.  "Oo- colpa mia, volevo dire era. Era una rossa..." sorridi.  Il suo umore cambiò all'istante.  Il corpo si irrigidì sotto di te mentre la confusione prendeva il sopravvento.

   "Era?"  Si schiarì la gola.

"Mhm. Non ti ricordi?"  hai chiesto, approfittando ora del tuo turno per essere condiscendente.  "Le hai mandato un messaggio per incontrarti al 'tuo posto' stasera."  Hai spiegato.  "Purtroppo c'è la luna piena..." Kai chiuse gli occhi per un secondo, prima di emettere un profondo sospiro.  "Hai provato a salvarla, ma stasera i lupi erano così vischiosi. L'hanno fatta a pezzi."  Hai emesso un minuscolo 'hmph' mentre scrollavi di dosso il pensiero della povera rossa innocente che è rimasta coinvolta nel pasticcio tossico che erano Y/N Y/L/N e Malachi Parker.

    "Meschina gelosia".  mormorò Kai, mantenendo il contatto visivo con te, cercando di stabilire il proprio dominio, solo che non funzionava molto bene.

    "No, no, no, la gelosia implica che mi senta minacciata e insicura del mio posto nella tua vita... e letto... mente... eccetera."  Gli hai passato un dito sotto il mento.  "Personalmente credo che il termine 'estremamente territoriale' si adatti meglio".  Hai spiegato.

    "Lo chiamo essere una puttana pazza e gelosa."  Kai ha sfidato.  "Ma ognuno ha il suo modo, immagino."

    "Pensavo fosse per questo che ti piacevo così tanto."  Hai inclinato leggermente la testa di lato.

     "Prima che tu iniziassi a uccidere ragazze a caso con cui ho parlato."  Lui ha spiegato.  "È un po' strano, soprattutto perché non stiamo nemmeno insieme."  Scosse la testa e quasi sentisti un picco di dolore attraversarti.

     Tu e Kai avete 'cazzeggiato' negli ultimi mesi.  Ovviamente l'hai tenuto sul dl sapendo come erano i tuoi amici quando si trattava della tua vita amorosa.  Odiavano ogni ragazzo che hai avuto.  Ma considerando che ogni ragazzo che hai avuto è finito per essere una persona terribile, orribile e incasinata chi può dare la colpa a loro?  Ma Kai?  Kai era diverso.  Il tuo pazzo e il suo pazzo si sono complimentati bene a vicenda.  Ed è proprio per questo che i tuoi amici non ti volevano vicino al sifone.

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