> Capitolo QUINDICI.

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Wolverhampton, 20 Dicembre.

É passato un mese da quella sera, un mese intero, beh, credo anche di più.
Sono cambiate molte cose, alcune in meglio, altre in peggio, naturalmente.
Ho iniziato a fumare, all'inizio ci ho provato per curiosità,per svago, giusto per provare cosa ci trovano le persone di rilassante in questa merda e, cavolo, ormai anche per me é quasi diventato un vizio, uno sfizio di cui non riesco più a fare a meno facilmente.
Fumo soprattutto quando sono troppo tesa, per rilassarmi, a volte funziona, altre no.
Il mio rapporto con Niall é cambiato, passiamo molto più tempo insieme, lui é sempre quel ragazzo alla mano che ho conosciuto e siamo sempre più affiatati, ma questo non ha cambiato per niente le emozioni che provavo e sono sicura di provare tuttora per Liam.
Non ci ho più parlato, lo vedo spesso in giro. Devo ammettere che ha provato molte volte a chiarire un pò le cose, ma da perfetta stronza e codarda che sono,l'ho sempre evitato.
Credo sia il momento di iniziare a dimenticare, credo sia il momento di ammettere soprattutto a me stessa che mi é piaciuto fin da subito, che continua a piacermi tuttora.
Devo anche ammettere che non ho mai provato qualcosa di simile nei confronti di qualcuno, mai niente di così intenso, mai niente di così forte.
Alla fine sono completamente invaghita di lui.
Mi manca e potessi tornare indietro avrei preferito vivermi attimo per attimo ogni singola cosa. Dai momenti più sciocchi e romantici, a quelli più intensi,anche le stupide liti.
Devo arrendermi all'idea che sono gelosa delle ragazze che gli vanno dietro,sono gelosa anche quando rivolge loro un sorriso, ma è vero che sono anche maledettamente invidiosa.
Credo sia il momento di ammettere che,anche se i rapporti con lui non sono durati poi tanto, in me é scattato qualcosa, qualcosa di forte. Quel qualcosa che in me non scattava da anni.
Solo dopo tutto questo tempo, che sembra un eternità, riesco ad ammettere a me stessa che me ne sono innamorata, forse perché il valore delle cose si apprezza quando si perdono, e per esperienza posso dire che é proprio così.
É iniziato tutto per una stupidaggine e siamo finiti per non poter più fare a meno l'uno dell'altra.
Adesso mi ritrovo a passeggiare da sola fra le strade di Wolverhampton, le vetrine dei negozi sono sontuosamente addobbate, il rosso ed il dorato ormai dominano su tutti gli altri colori, annunciando l'arrivo del Natale.
Oggi é il venti Dicembre, le persone passeggiano per le strade animate da una tale frenesia, quasi tutti con delle buste fra le mani, serenamente sorridenti. Con il Natale anche il mio compleanno si avvicina, una data che ho sempre odiato, il ventitré Dicembre, mi ricorda davvero troppe cose.
Un tuono squarcia il cielo, facendomi sussultare, alzo la testa verso l'alto quando la pioggia inizia a cadere.
Velocizzo il passo, ovviamente non ho un ombrello e ovviamente ha iniziato a diluviare. Mi riparo sotto un balcone, ormai completamente zuppa,aspettando che smetta di piovere. Tremo dal freddo e cerco di considerare la situazione, casa mia è troppo lontana e sono a piedi, essendo una persona molto intelligente, ma se rimano qui impalata mi ammalerò, beh forse mi ammalerei in entrambi i casi, prendere un taxi é la cosa più sensata per il momento.
La pioggia non sembra voler smettere, apro la borsa disordinata e prendo il piccolo pacchetto delle sigarette, lo apro e ne estraggo una. La porto alla bocca, consapevole che fumare non mi porterà a nulla di buono, la accendo e inizio ad inalarne il fumo, la nicotina mi rilassa subito così mi appoggio al muro e sospiro un pò desolata.
Inizio a camminare verso casa quando la pioggia si é calmata del tutto, prendo l'ultimo tiro dalla sigaretta, poi la butto a terra calpestandola con il piede.
Cammino un pò disattenta,come al solito,urtando ogni tanto qualche persona, fin quando non vado a finire contro qualcuno.

''Io-mi dispiace'' mormoro senza alzare lo sguardo, continuando a camminare.

''Alexa, aspetta'' la sua voce mi giunge alle orecchie e i brividi percorrono la mia schiena, é ancora più profonda e roca di quanto ricordassi e non posso negare quanto mi sia mancata.

Blackmail.Where stories live. Discover now