> Capitolo TREDICI.

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''Di cosa dovevi parlarmi?'' Cambio argomento, il suo sguardo che poco fa si era leggermente addolcito si incupisce un pò.

Si avvicina lentamente, una volta di fronte a me la sua mano si posa con estrema delicatezza sul mio viso e lo avvicina piano al suo,facendo quasi toccare le nostre labbra. Lo respingo un pò infastidita.

"Scusami" borbotto.

''Alexa tu mi conosci, sai che non riesco a tenermi le cose dentro'' prende un respiro.

''Dove vuoi arrivare?'' Balletto, senza sapere cosa dire.

''Alexa cazzo tu mi piaci, davvero tanto, ci conosciamo da poco ma per me é come se ti conoscessi da una vita'' dice prendendo le mie mani nelle sue. No, questo é tutto sbagliato. Non amo Niall, né mi piace, ma nonostante tutto doverlo respingere in questo momento mi sta mettendo davvero in difficoltà.

''C-che?''

''Cercherò di essere più diretto...non so dirti come dirtelo, so che odi tutti quei discorsi da telenovela, ma io amo tutto di te Alexa, ci sono un mucchio di cose che avrei da dirti''

''Niall scusa ma...non...io non-'' farfuglio qualcosa, ma non riesco a dare un senso a ciò che dico, né a pensare qualcosa che abbia un nesso. Non mi sono mai fatta alcun tipo di problema nel rifiutare qualche ragazzo, ma si è sempre trattato di cose non concrete ,sono convinta che dietro ciò che sta dicendo Niall non ci siano scommesse o imbrogli e, dopo tanto posso dire che mi dispiace.

''Non devi scusarti, lo accetterò''

Non so come muovermi, né cosa fare o cosa dire.
Non voglio che la nostra amicizia si perda ,ma è ovvio che adesso è distrutto e avrà bisogno dei suoi spazi e probabilmente, senza volere ,ci allontameremo.

''Vorrei dirti cosa penso ma non ci riuscirei''

''Provaci'' sorride,stupendomi, e lo ammiro tanto.
Faccio scivolare via lentamente le mani dalle sue, sospirando. Quasi mi dispiace, ma non posso fare altrimenti.

''Credimi, se potessi scegliere di chi innamorarmi, l'avrei già fatto con te Niall, ma in questo momento non mi interessano le relazioni, non voglio sbagliare di nuovo.'' Dico e mi rendo conto che sarei dovuta rimanere zitta.

''Sbagliare di nuovo?'' Chiede piegando leggermente la testa.

''Oh, lascia perdere''

''Hei, non mettere il broncio piccola'' mi dispiace così tanto sentire che nonostante tutto continua a comportarsi con me come se niente fosse.

''Non ho messo il broncio, Niall davvero, non voglio perderti, noi...tu...io-''

''Allora Alexa ha dei sentimenti'' ride. Gli rivolgo un'occhiataccia e subito cerca di zittirsi.

Ore 21:30

Sono ben tre ore che sono stesa su questo divano a fissare il vuoto, non ho un determinato pensiero per la testa, piuttosto una massa di idee confuse.
Mi pongo le solite domande alle quali non so dare una risposta, cerco di capirmi ma non ci riesco. Ripenso a Niall, non può essere serio, no davvero. Avrebbe bisogno di una ragazza che lo meriti.
Il cellulare vibra, facendomi sussultare, so già chi é, so già cosa vuole.
Ho un brutto presagio, se rispondo finirà male, se non rispondo altrettanto.

''Pronto?'' Sbuffo chiaramente irritata.

''Ti sto aspettando a casa mia'' dice e nella sua voce é constatabile la rabbia.
Riattacco, in realtà non voglio andare a casa sua, so che finiremo per litigare, e credo che stasera non sarà di passaggio. Svogliatamente mi preparo, poi esco.
Il tragitto sembra più lungo del solito, quando apre la porta di casa mi accoglie con un'occhiataccia che non mi piace per niente.
C'é qualcosa di diverso in lui stasera, sembra stare male.

''Cosa voleva?''

''Ciao anche a te''

''Alexa ti ho chiesto una cosa, rispondimi cazzo!'' Urla e automaticamente spalanco gli occhi. Non credevo in una reazione simile.

''Non ti importa'' dico pacata.

Mi prende per il polso, stringendolo fino a farmi veramente male, non dico nulla, semplicemente resto in silenzio aspettando una sua reazione che non tarderà ad arrivare.

''Dimmelo cazzo!'' Urla ancora più forte. Il mio sguardo incontra il suo, pieno di rabbia e disprezzo, noto che i suoi occhi sono rossi, gonfi. É ubriaco, é ovvio.

''No! Non ti importa! Non sono tenuta a dirtelo, é la mia vita cazzo!''

''Cosa ti ha fatto? Ti ha toccata?!''

''Ma cosa avrebbe dovuto farmi?! E poi ti ripeto che non sono cazzi tuoi!'' Esco bruscamente dalla sua presa.
Mi guarda sorpreso e mi allontano leggermente da lui.

''Oh si invece! Tu sei solo mia é chiaro?!''

''Non sono un oggetto, non puoi trattarmi così!''

''Perché no?''

''No! Non puoi! Non ne hai il diritto!''

''Smettila di fare la bambina!''

Non reagisco,sto semplicemente a guardare,cercando di capirci qualcosa.

''Sono ubriaco'' sembra parlare più con sé stesso che con me.

''Lo so, si vede''

''Vai in camera''

''No.''

''Odio le tue prese di posizione. Ho detto che devi andare in camera!'' Urla ancora di più, é rosso in viso, sul collo sono ben visibili le vene.

''E io ho detto di no!''

''Fai quello che ti ho detto, mi stai facendo incazzare seriamente, sei impertinente''

Mi prende per un braccio, lo stringe forte strattonandomi verso la sua camera. Mi spinge dentro, sbatte la porta e poi fa girare la chiave nella serratura diverse volte, senza lasciarmi andare.
Vengo bloccata al muro, bruscamente mii toglie la maglietta e per poco non la stappa, fa lo stesso con i pantaloni.
Subito dopo sento il rumore la cinghia della sua cintura, toglie anche lui la maglietta.

''Adesso ci divertiamo'' sussurra al mio orecchio, morendo la pelle del mio collo fino a farmi male.

[***]

Mi sveglio dolorante , il mal di testa mi sta uccidendo,ripenso un attimo a ciò che è successo e cerco di spiegarmelo. Era ubriaco fradicio e spero che non fosse consapevole delle sue azioni. Non é a letto, non so dove sia, é uscito dalla stanza appena ho avuto l'occasione di stendermi sul letto.
Decido di tornare a casa, così mi alzo e recupero le mie cose. É notte fonda e mi chiedo dove possa essere andato.
Mi dirigo verso la porta ma mi fermo davanti al salone, é seduto con la testa fra le mani, il corpo scosso dai singhiozzi. No, credo di essere impazzita.
Vederlo così in qualche modo mi distrugge.
Abbasso lo sguardo, ed esco dalla porta, lasciando proprio lì quei pochi frantumi che erano rimasti del mio cuore.

Blackmail.Where stories live. Discover now