Coincidenza?

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Ritornando da Gon e Killua, nella palestra di Tamashï, tutti erano a dormire seneramente. O meglio, quasi tutti.
Gon era in uno stato di dormiveglia che si rigirava nelle lenzuola.
Aveva avuto lo stesso incubo.
Lo stesso scontro tra le due figure.
Il buio.
Il ticchettio.
E Tsukiko. Ma la sua espressione era più terrificante. Occhi rossi e dei denti con delle sottospecie zanne da cui colava del sangue.
Il ragazzo dagli occhi azzurri si stava avvicinando, sempre di più. Gon si sentì gelare, leggero, mentre piano piano cadeva, o meglio, sprofondava in un buio immenso, che gli stava risucchiando ogni singola parte del suo corpo. Fin quando non sentì una frase che non capì.
"Sai, dovresti proteggere quella persona. Sopratutto da te stesso".
Continuava a rifletterci e a non capire a quale persona o a cosa si rivolgesse.
Il nero che lo avvolgeva non era un vuoto, era più intenso, erano i suoi illimitati e enormi pensieri che gli farfugliavano in testa ma a cui non trovava risposta. Per questo il nero pece si estendeva sempre di più.

Killua invece era lì. A guardarlo come a capire cosa potesse succedere. Stava iniziando a credere che quel strano incubo che ebbe Gon giorni prima non fosse più una assurda coincidenza. Dallo stato del suo "più che amico" capiva che ne stava vivendo un altro e che probabilmente era un segno che forse si sarebbe rivelato realtà. Non ne sapeva molto, per non dire niente. Gon era sempre stato una persona fantasiosa e per questo non aveva dato troppa importanza a quei comportamenti. Ma era bastata la seconda volta per metterlo in allerta.
Lo prese tra le braccia e lo strinse a se come se fosse un pupazzo soffice. Cercò in tutti i modi di svegliarlo scuotendolo e ci riuscì nuovamente.
"Kil....lua. Cosa sta succedendo? Mi sento la testa girare e-" cercò di spiegare Gon ma la sua voce lo abbandonò.
"Gon, è la seconda volta in qualche giorno. Se pensi che sia ancora una coincidenza sappi che non la penso così. Quell'incubo ti ha fatto stare pure male. Ora ti porto in infermeria e te ti riposi. Ovviamente il sottoscritto starà a farti da guardia notturna. Ti pare che ti lascio?" Disse Killua lentamente per fargli arrivare il messaggio chiaramente.

Minuti dopo Killua si trovava su una sedia davanti ad un lettino bianco.
Stava riflettendo...




SPAZIO AUTRICE.

Allora. Okok si sono assente da quasi 2 mesi, e si, MI DISPIACE. Diciamo che arriva a tutti quel momento in cui lo studio ti fa abbandonare alcuni dei tuoi progetti. Spero che possiate scusarmi, anche perché questo capitolo è corto ma... PROMETTO (e questa volta per davvero) che farò uscire più capitoli, anche perché manca ancora un po' alla fine e questa storia  è iniziata ad Aprile, quindi sarebbe meglio finirla velocemente.
Bhe, con questo vi saluto, buone feste a tutti:).

Killugon~ (h×h)Where stories live. Discover now