Albero

67 2 3
                                    

Camminava da un'ora ormai. Probabilmente Mino e Akio si erano già accorti che lui non era fuori ad allenarsi e probabilmente sarebbe stato nei guai. Ma non importava. Chissà perché provava tanto odio verso Killua e Gon, ma soprattutto verso il moro. Se lo chiedeva sempre eppure non riusciva a trovare una risposta. Ogni volta che ci pensava si diceva mentalmente che forse non gli stava a genio quell'ammasso di capelli sparati in aria. Nonostante ciò si stava chiedendo anche quale fosse la difficoltà in tutta questa impresa. Aveva detto a Sayo che sarebbe potuto crepare da un momento all'altro ma non stava succedendo niente. Forse il libro si era sbagliato. No, impossibile.
"Uff, era meglio se ci mandavo Sayo! Che stanchezza quando si arriva? Ah dimenticavo, NON SO NEANCHE DOVE STO ANDANDO!" disse quasi urlando sfacciato. Il libro diceva soltanto di camminare per due ore in una direzione a caso per poi pronunciare delle formule per far apparire chissà che cosa. Pensò Tsukiko in modo sarcastico. Poi si mise a pensare a quelle parole, quelle che aveva detto meno di un minuto prima.

"Era meglio se ci mandavo Sayo"

Per qualche strano motivo pensare a quelle parole gli mandava un senso di insicurezza. Qualcosa di forte. Certo non era la prima volta che si sentiva insicuro...
Ma era diverso. Provava la sensazione di dover proteggere la biondina dal pericolo. La vista si fece offuscata e il mondo si muoveva a rallentatore.
Si riprese.
"Ahhh, ma che vado a pensare. Sarò stanco..." si disse.

Nel mentre arrivò l'ora di attuare questa sottospecie di rituale.

Tsukiko si mise a terra con la testa rivolta vero il terreno e pronunciò le formule che aveva imparato a memoria.

"Mo ippo no Nen no kajitsu o kudasai. Watashi wa sore o nomikomi, ryoku o kakete kiken' nisarasu hitsuyo ga arimasu" 

All'inizio non successe niente.
Ma poi sorse un albero gigante, massiccio e robusto, che sputava tutte le cime degli altri alberi.
Il libro parlava di questo frutto che si trovava nella zona più alta di esso.
Era questa la parte letale dell'impresa. Si doveva scalare per raggiungere il frutto e la possibilità di morire era ampia. Tsukiko si fece coraggio ed iniziò ad arrampicarsi.
"E ora mi tocca pure pensare a delle scuse per Akio e Mino. Che rottura..."

‐-----------------------------------------------------------------

Scusate per l'attesa, ma ho avuto un po' troppi impegni questo mese....
Cercherò di essere più attivo :"^.

Killugon~ (h×h)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora