𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗏𝖾𝗇𝗍𝗂𝖼𝗂𝗇𝗊𝗎𝖾

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Quando si tratta di arte Beomgyu prende molto seriamente il suo lavoro, lo si denota dalla determinazione espressa dai suoi occhi e l'intensa dedizione per ogni dettaglio apparentemente superficiale ma in realtà necessario per rendere vivo il soggetto rappresentato.

Chi lo osserva può assistere alla visione di un giovane appassionato, dall'aria pacata e gentile mentre picchietta con le dita sul foglio da disegno il tratto grigiastro della matita.

Il suo umorismo giornaliero lascia spazio alla parte professionale della sua personalità, rendendolo più affascinante e dolce nei modi di porsi a chiunque gli sta intorno.

"Potresti alzare il mento e guardare nella mia direzione, per favore?" alla sua ennesima richiesta, un sospiro ricolmo di stanchezza esce dalla bocca di Yuri, scelta dallo stesso artista come modella per un progetto del corso.

"Quando finisce questa tortura? Mi si stanno atrofizzando le gambe" le lamentele di quest'ultima non bastano a smuovere la compassione del castano, consapevole di prentendere la perfezione.

"Manca poco, resisti per qualche minuto" la rassicura, passando lo sguardo dal foglio alla sua figura continuamente "sei stata molto gentile ad acconsentire la mia richiesta, grazie"

La ragazza fa come le è stato detto, rivolgendogli un'occhiata annoiata "l'ho fatto solo per saltare la lezione di storia" come sempre non vuole dargli alcuna soddisfazione, accenando un sorriso appena le iridi di lui si spostano verso il basso.

"È un motivo più che valido" la risposta pronta del giovane non tarda ad arrivare, seguita da una smorfia divertita "la spalla sinistra più in alto" ordina, ignorando il borbottio della sua ragazza che nonostante tutto si impegna per poterlo agevolare.

Per Yuri è difficile dimostrare apertamente l'ammirazione che ha per lui, ritenendosi una persona fortunata ma allo stesso tempo non degna di ricevere amore. Il suo carattere scostante è complicato da gestire eppure il castano lo fa sembrare così naturale, risvegliando in lei la speranza di potersi fidare.

Vederlo così concentrato quasi la fa ridere, sapendo perfettamente che appena usciti dall'aula continuerà a tormentarla con le sue solite battute "se il mio ritratto diventerà famoso voglio più della metà del compenso, sia chiaro" una parte di lei adora venire presa di mira dai suoi scherzi, invogliandosi a conversare.

Per quanto ci provi a rimanere in silenzio, non riesce a trattenere l'impulso di parlare e interrompere la quiete all'interno dell'aula, costringendo il più alto a darle corda "vedrò cosa posso fare"

Rimanere immobile non si rivela essere il problema principale, lo sono invece le occhiate sfuggenti da parte degli altri studenti che vengono beccati a fissare Yuri più di una volta dallo sguardo attento e veloce di quest'ultima.

"Cosa vogliono da me questi plebei?" sussurra, contenta di essere al centro dell'attenzione ma tremendamente irritata a causa del chiacchericcio in sottofondo, provocato da probabili commenti sul suo conto.

Beomgyu, consapevole di essere osservato a causa della loro relazione, continua imperterrito lo schizzo "è la prima volta che vieni a scuola con i capelli sciolti"

"Cosa vorresti insinuare?"

"Che sei splendida" al complimento sussegue un'espressione soddisfatta mista a maliziosa, resa volutamente esplicita. 

Per la corvina non c'è modo di nascondere il leggero rossore in espansione sulle guance è ciò la porta ad innervosirsi ulteriormente "sono consapevole di essere una dea, ma ciò non toglie il fatto che vorrei prenderli a schiaffi"

"Pazienza luce dei miei occhi, ho quasi finito e poi sarai libera"

L'imbarazzo si tramuta in vera e propria vergogna e l'espressione della minore cambia drasticamente, con tanto di sguardo omicida "lo fai apposta, sei proprio uno stronzo" dice, sfruttando uno dei molteplici momenti in cui il castano non la guarda per coprirsi il viso con una mano.

𝖳𝗁𝖾 𝖦𝗋𝖾𝗒-𝗁𝖺𝗂𝗋𝖾𝖽 𝖻𝗋𝗈𝗍𝗁𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora