22 Gennaio

Ho baciato un ragazzo. Sì, inizio proprio così. Non amo girare troppo intorno alle questioni, mi piace dirle così, faccia a faccia, o faccia a carta se vogliamo essere puntigliosi. Non ho mai creduto che l'amore possa essere così bello, da sempre non ho fatto che soffermarmi sul fatto di quanto fosse doloroso, o peggio, disgustoso, e infatti lo penso ancora un pochino... MA ora ho capito quanto sia bello sapere di avere qualcuno, non troppo lontano, che ti ama per così come sei, magari perché entrambi siete persone rotte e bisognose di essere aggiustate l'uno dall'altro. E' questo che voglio fare con Charlie: aiutare a farlo stare meglio, così come lui fa con me tutti i santi giorni, da quando l'ho trovato steso a terra come un imbecille sul punto di morte. In fondo l'amore potrebbe definirsi anche così, no?

Guardo la mia grafia (pari a quella di una persona che sta scrivendo mentre sta avendo un'infarto) e sbatto ripetutamente gli occhi per un paio di volte, quasi avessi la voglia di creare un'uragano solamente con l'ausilio delle ciglia.

Piego la testa e impugno nuovamente la matita.

Ma ho abbastanza paura... E se non fossi all'altezza delle aspettative di Charlie?

Ecco, la punta di amarezza era obbligatoria, altrimenti non sarei stata io, ma una versione di me in stile "Barbie fairytopia", vale a dire vestita di rosa e con un sorriso plasticoso fissato perennemente sulla mia faccia.

Qualcuno bussa alla porta e con uno scatto faccio scivolare il mio diario sotto al letto, fingendo poi di essere alle prese con una complicata lettura di un libro pesante quanto un mattone. Non vorrei mai che qualcuno scorgesse il mio diario... Chi mi può garantire che poi non lo voglia leggere? Insomma, c'è un motivo se lo imbosco sempre nell'angolo più nascosto e buio del mio letto.

La porta si apre e la figura slanciata di Eddie sbuca da dietro di essa. Si è cambiato d'abito rispetto stamattina, ora sta decisamente meglio, il suo nuovo outfit valorizza ancora di più la naturale bellezza con la quale stordisce le ragazze.

«Salve uomo delle candele, posso aiutarla?» sfodero un sorrisetto di scherno, a cui Eddie risponde on un'alzata di spalle.

«Volevo solo avvisarla, donna delle critiche, che sto per abbandonare il nido per recarmi da un mio coetaneo, nonché mio caro amico».

Annuisco, scatto in piedi e afferro una felpa abbandonata sul pavimento. Sento lo sguardo di Eddie fissarmi mentre la sto indossando, forse ha già capito quali sono le mie intenzioni, e infatti la domanda non tarda ad arrivare:

«Anche tu esci?»

«Sì, mi hai fatto venire voglia di abbandonare il nido»

«Strano, di solito tu ami restare nel nido»

«Anche i pulcini ogni tanto devono fare un volo di prova» lo guardo con aria compiaciuta, mentre lui assottiglia le labbra.

«Va bene» dice alla fine «ma mi raccomando: vedi di controllare l'orario e di...»

«Non fare tardi» concludo io, sorpassando la sua figura e fermandomi qualche centimetro davanti a lui. «Sta' tranquillo, stavolta non mi caccerò nei guai, promesso»

«Sarà meglio per te».

***

Suono il citofono e attendo qualche istante, le mani in tasca e una lieve agitazione che mi scuote dentro e scalda il mio corpo. Credo sia una cosa buona, dal momento che l'ho provata anche quando... Quando ero sul tetto con Charlie.

«Chi è?».

Trattengo a stento un sorriso che mi cresce dall'interno.

La Fantasma ~E l'articolo NON é sbagliato~Where stories live. Discover now