Ventiquattro

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"Si è suicidata," ripetei le parole di Caden.

Era visibilmente teso, ma in realtà non rimangiò quelle parole.

"Ma perché?" Chiesi.

"Perché qualcuno muore sempre dove sono coinvolto io, Sky?"

"Non l'hai uccisa tu."

Caden non disse niente a questo, e in realtà non doveva. Lo guardai mentre raccoglieva di nuovo la busta dal tavolino da caffè, le sopracciglia scure aggrottate mentre la guardava.

"Caden." Esitai. "Cos'è successo veramente?"

Alzò lo sguardo su di me e sapevo che capiva cosa intendevo veramente. Una parte di me mi spinse a lasciar perdere tutto questo. Ma l'altra, più grande, aveva bisogno di sapere cosa era successo esattamente con quella ragazza. Con Ana.

Scosse la testa e distolse lo sguardo. "Ana era arrabbiata con me."

"Perché?" La mia voce uscì come un leggero sussurro.

"Perché si." Si accigliò, poi il cipiglio sparì e io osservai il movimento della sua gola mentre deglutiva. "Perché all'epoca ero troppo impegnato a cercare mia madre. Durante il breve periodo in cui siamo usciti insieme, ho sempre cercato mia madre o inseguivo mio padre ed erano sempre...solo i miei guai. Non potevo darle più di questo".

Feci scivolare la mia mano sopra la sua e sopra la busta che sembrava stringere adesso. Quasi istantaneamente, la lasciò andare e intrecciò le nostre dita.

"È stato un brutto momento per me, Sky. E non lo dico come scusa. Cazzo, sono consapevole che Ana sarebbe viva se non fosse stato per me, ma non potevo." Scosse di nuovo la testa. "E' stata dura e non riuscivo a tirarmene fuori. Papà ha sempre avuto un nemico dietro l'altro. Non potevo uscire da quella dannata casa senza il suo permesso. Non c'era niente...di sicuro. L'unica cosa sicura a cui riuscivo a pensare era mia madre. Ma se n'era andata così tanto tempo fa, non pensavo di poterla trovare mai."

Inspirai lentamente. "Allora, l'hai fatto? Trovato tua madre, voglio dire?"

Distolse lo sguardo da me. "No. Non voleva essere trovata."

Lo fissai finché non dovetti distogliere lo sguardo, qualcosa che si muoveva dentro di me quando proprio non potevo sopportare di sentire la tristezza immensamente nascosta nella sua voce. Avrebbe sempre voluto solo sua madre intorno. Lui era un bambino e lei se n'era andata senza nemmeno un addio. Non avrebbe mai desiderato di poterlo vedere solo un'altra volta?

"Quando è successo l'incendio, quando Kevin ha ucciso mio padre e la mia matrigna, Blake...penso che fosse furioso quando ha scoperto che anche Rena fosse dentro casa." Disse, quasi come un ripensamento. "Non sarebbe dovuto succedere e non era il piano. Era arrabbiato e furioso con me. Quindi se la prese con le poche persone che mi erano rimaste".

"Ana?" Chiesi.

Fece una mezza scrollata di spalle quasi triste e disinvolta. "Sì. Penso che stesse cercando di farle il lavaggio del cervello contro di me o qualcosa del genere. Avrei dovuto immaginarlo e probabilmente avrei dovuto preoccuparmene."

Scossi la testa prima che potesse finire quella frase. "Caden--"

"L'unica cosa che mi ha fatto andare avanti è stata la vendetta, Sky." Mi interruppe, gli occhi fissi nei miei. Qualcosa, qualcosa di così amaro, nel verde dei suoi occhi mi fece stare zitta. "Non l'ho ascoltata. Non l'ho ascoltata quando aveva bisogno di me. Ho fatto un casino. Abbiamo litigato e Ana voleva che lasciassi andare tutto e andassi avanti e non potevo. Volevo vendetta e basta."

Passò un breve silenzio.

"E poi si è suicidata," disse.

"Blake non ha mai pensato che fosse suo padre e non tu a rovinare tutto?"

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora